Strage sul lavoro: quattro morti in un giorno
Giornata nera, due operai muoiono nel Lazio: uno vicino Frosinone, l'altro a Viterbo. Nel comasco un edile viene colpito alla testa da una pietra. A Trieste schiacciato dallo sperone di roccia in una cava. Il 21 novembre un'altra vittima a Spoleto
di rassegna.it
E’ stata un’altra giornata di sangue sui luoghi di lavoro: oggi (22 novembre) quattro operai sono morti in poche ore, due solo nel Lazio a breve distanza tra loro. Le altre tragedie sono avvenute a Trieste e in un cantiere del comasco. Le quattro vittime si aggiungono all’operaio edile morto ieri pomeriggio in un cantiere di Spoleto, nei pressi di Perugia.
Un operaio ucraino di 28 anni è morto stamani a Supino, in provincia di Frosinone. Il giovane è caduto da un'altezza di circa 10 metri mentre stava lavorando su un'impalcatura per la riparazione del tetto di una fabbrica. Poche ore dopo, l’altro incidente nel Lazio: a Soriano nel Cimino (Viterbo) un lavoratore italiano di 58 anni è rimasto schiacciato da due lastre di peperino, la pietra locale, ognuna dal peso di alcuni quintali. Per lui non c’è stato nulla da fare.
A Montano Lucino, nel comasco, ha perso la vita un operaio edile di 56 anni. Durante le operazioni di scavo in un cantiere, l'uomo, di cui ancora non è stato reso noto il nome, è stato colpito alla testa da una pietra ed è morto sul colpo.
La mappa dei morti ci porta quindi nelle cave di Aurisina, in provincia di Trieste. Qui un operaio stava lavorando con una macchina escavatrice, quando è rimasto schiacciato dalla caduta di uno sperone di roccia.
Un'altra tragedia era avvenuta ieri pomeriggio. Un edile ha subito un infortunio mortale mentre era impegnato in un cantiere per la costruzione di un'abitazione, nei pressi di Spoleto (Pg). A pochi chilomentri da Campello sul Clitunno, dove proprio venerdì si celebrerà la ricorrenza dei 5 anni dalla tragedia della Umbria Olii, in cui persero la vita 4 lavoratori, il 25 novembre 2006.
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