Il nuovo governo dei padroni, incassato il plebiscito del Parlamento e con il sostegno attivo di Bersani-Casini-Berlusconi, è pronto a scaricare sui proletari e le masse popolari la crisi attraverso una serie di provvedimenti che non lascino niente fuori, per tutelare padroni,ricchi e banche e far diventare i proletari e i poveri sempre più poveri.
Questo bisogna dirlo subito forte e chiaro, in tutte le forme possibili e con tutte le iniziative
sindacali e politiche possibili.
Non conta in questo caso tanto il numero,i numeri verranno poi, ma il posizionamento attivo sui posti di lavoro e nelle piazze.
Gli studenti hanno cominciato il 17 e bisogna continuare con determinazione e autonomia;
i proletari devono partire nella nuova fase.
Bisogna tener conto e denunciare il fatto che i sindacati confederali, Cgil della Camusso compresa, sono già allineati al nuovo governo e pronti, per così dire, ad assumersi le loro responsabilità nel far passare i provvedimenti.
Bisogna denunciare i 'baciatori di rospi' presenti nella sinistra di opposizione che vogliono coprire la natura del governo Monti e dargli la tregua necessaria perchè si consolidi.
Bisogna guardarsi dai gaudenti per la caduta di Berlusconi, pronti a diventare giulivi pretoriani
del nuovo governo dei padroni.
Lo sciopero generale indetto per il 2 dicembre da USB e alcuni sindacati di base, è una buona occasione per cominciare a mostrare la nuova opposizione. Non conta l'esito di massa dello sciopero comunque impossibile in questa fase, ma il posizionamento attivo, la prima risposta, il punto di riferimento da offrire.
A quanto pare, però l'USB, ci ripensa, con ragionamenti tutti politici sui tempi lunghi,tutti da
fare, ma non si vede perchè non cominciare con la lotta del 2 dicembre.
USB e rete dei comunisti si stanno abituando e ci vogliono abituare a una logica che annuncia sfracelli e si ferma al primo ostacolo.
E' successo così anche il 15 ottobre, che deviazioni di corteo e assedi di palazzi annunciati, ai primi fuochi di guerriglia, si siano trasformati in retromarce, giustificazioni e critiche di avventurismo.
Si ripete questa logica il 2 dicembre ?
Proletari comunisti è comunque perchè le forze del sindacalismo di classe e di base disponibili- tra le quali non consideriamo il cobas confederazione dei Bernocchi, e le forze politiche di opposizione reale, tra le quali non consideriamo Casarini e Uniti per l'alternativa,scendano in sciopero e in piazza il 2 dicembre.
proletari comunisti
20 novembre 2011
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