Treviglio - Giovedì pomeriggio un gruppo di tute blu della Fiom ha voluto così protestare contro le deroghe al contratto nazionale firmate dal sindacato.
Same, operai della Fiom
lanciano uova alla Cisl
Giovedì pomeriggio di protesta degli operai Fiom della Same di Treviglio che hanno contestato in modo plateale la firma da parte di Cisl e Uil dell'accordo sulle deroghe al contratto nazionale siglato ieri a Roma; accordo non approvato dalla Cgil che tramite il suo segretario generale Guglielmo Epifani ha fatto sapere di considerare l’intesa “una scelta sbagliata” sia “per Confindustria che per Federmeccanica” perché “porterà inevitabilmente a non avere più un contratto nazionale degno di questo nome".
Protesta che ha bloccato il traffico sull'ex ss 11 ed arrivata fino alla vicina sede locale della Cisl dove le tutte blu aderenti alla Fiom hanno lanciato uova ed altri oggetti per rimarcare il loro "no" all'accordo.
"Un gruppo di 100 operai della Same, accompagnati da funzionari della Fiom, ha raggiunto in corteo la sede intorno alle 15, rimanendoci per mezz'ora - spiega Luca Neri della segreteria Fim-Cisl di Bergamo - ed ha iniziato a lanciare petardi, uova e ad insultarci". Neri non utilizza mezzi termini. "Si è trattata di un'aggressione vera e propria e ci hanno messo in difficoltà anche con gli iscritti tra cui pensionati che si trovavano da noi per consulenze. Ci sono stati attimi di smarrimento - continua - di fronte ad una manifestazione squadrista. Sinceramente mi aspettavo del malcontento ma non che potesse degenerare in questi modi".
Cisl - Questa la decisione dopo la protesta con lanci di uova e petardi vero la sede di Treviglio del sindacato da parte di operai Fiom della Same.
"Rompiamo le relazioni con la Cgil"
Dopo l'assedio di giovedì pomeriggio di alcuni operai Fiom della Same alla sede della Cisl di Treviglio arriva la puntualizzazione della stessa Cisl in merito all'episodio.
“Un fatto gravissimo e inaccettabile- dice Ferdinando Piccinini, segretario generale della CISL bergamasca-. Un atteggiamento cosi antidemocratico e offensivo nei confronti di un’altra organizzazione sindacale non si era mai riscontrato negli anni scorsi. Il fomentare un clima di scontro sociale tra lavoratori è irresponsabile e grave con le derive pericolose che può assumere.
La CISL bergamasca e tutte le categorie sospenderanno tutte le relazioni unitarie con la CGIL invitandola a prendere inequivocabilmente una forte presa di distanza e di condanna di tali atti.
Siamo inoltre valutando di procedere dal punto di vista legale per i danni arrecati alla sede e per le pesantissime offese ricevute. Crediamo che il compito di dirigenti di un sindacato sia anche quello di mantenere un clima democratico e di rispetto il dibattito e il confronto tra le varie organizzazioni rifiutando e isolando ogni forma di violenza. La CISL Bergamasca rimane comunque determinata a proseguire per la sua strada di un sindacato responsabile, libero e democratico che offre risposte concrete a lavoratori e pensionati”.
Per Ferdinando Uliano, segretario generale della FIM CISL, “si tratta di un atto premeditato in quanto alcuni dirigenti della FIOM nella mattinata avevano soppeso gli impegni unitari per organizzare questo vero e proprio atto squadrista tipico degli anni più cupi del ventennio fascista contro un’organizzazione sindacale democratica, i suoi lavoratori e i pensionati.
I massimi dirigenti sindacali della FIOM bergamasca se ne sono anche resi corresponsabili con la loro presenza fisica.
Lo riteniamo un atto gravissimo e intollerabile per qualsiasi organizzazione democratica del nostro paese, che offende non solo la FIM e la CISL, i nostri operatori, gli iscritti e i pensionati, ma anche la storia di un’organizzazione sindacale come la CGIL.
La FIM CISL sospende immediatamente i rapporti unitari e chiederemo l’immediato incontro tra i segretari di FIM FIOM e UILM di Bergamo”.
Fim Cisl: un esposto in Procura
su episodi violenti e intimidatori
30 settembre 2010Cronaca
La sede della Cisl di Treviglio Treviglio, lancio di uova alla Cisl Piccinini: E' rottura con la Fiom
Un "assalto squadrista" è avvenuto oggi presso la sede Cisl di Treviglio da parte di un manipolo di militanti Fiom della Same capitanati dal segretario generale della Fiom di Bergamo. Un atto che la Fim-Cisl definisce "vile e di gravità inaudita". La Fim-Cisl, si legge in una nota, "raccoglierà un dossier su tutti gli episodi violenti ed intimidatori subiti negli ultimi mesi da dirigenti della Fim e presenterà un esposto alla Procura della Repubblica. Chiediamo alla Cgil di intervenire con durezza nei confronti di una organizzazione che sembra davvero aver perso la testa e ha smesso di essere un sindacato confederale".
Sacconi - Il ministro del Welfare commenta quanto accaduto a Treviglio, con il lancio di uova della Fiom contro la Cisl.
"Un'odiosa manifestazione, atto grave"
L'odiosa manifestazione della Fiom Cgil contro la sede Cisl di Treviglio denunciata dalla stessa Cisl, se correttamente riferita dalle agenzie, è un atto gravissimo che si inserisce nella campagna di odio promossa dalla sinistra contro il sindacato riformista». Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, commenta in una nota il lancio di uova e petardi contro la sede della Cisl a Treviglio, in provincia di Bergamo, da parte di un gruppo di operai Fiom della Same, in corteo per protestare contro le deroghe al contratto dei metalmeccanici siglate da Federmeccanica con Fim-Cisl e Uilm. «È bene che simili episodi siano isolati dal giudizio critico di tutti coloro che vogliono operare per consolidare il nostro tessuto democratico», aggiunge Sacconi
Confindustria esprime "severa condanna per quanto accaduto oggi a Bergamo, dove una manifestazione della Fiom-Cgil è degenerata in atti gravissimi, con il lancio di oggetti contro la sede Cisl di Treviglio". "Alla Cisl - si legge in una nota - va la piena solidarietà di Confindustria, che continua ad essere fortemente preoccupata per il ripetersi di episodi che non aiutano il confronto democratico e civile nel quale si stanno impegnando le parti sociali".
La Cgil - Il segretario regionale e provinciale della Cgil commentano la manifestazione della Fiom a Treviglio contro la sede Cisl.
"Ragione nel merito, ma metodi sbagliati"
In relazione ai fatti accaduti oggi davanti alla sede Cisl di Treviglio, il segretario generale della Cgil Lombardia Nino Baseotto ha inviato un comunicato stampa, condiviso anche dal segretario generale di Bergamo Luigi Bresciani: “Considero grave e sbagliata la decisione di FIM e UILM di firmare con Federmeccanica un accordo che accentua ancora di più la possibilità di derogare a normative e parti economiche il CCNL. Da questo punto di vista tale accordo allontana ulteriormente le posizioni all’interno dei sindacati confederali, dopo la scelta di Federmeccanica prima di escludere il sindacato più rappresentativo delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, la Fiom, dal rinnovo del CCNL, e, poi, di disdire il CCNL del 2008. Esprimo quindi – ha proseguito Nino Baseotto – un giudizio sindacale netto e preciso, ma con altrettanta chiarezza dico che non condivido e giudico sbagliata la scelta di indirizzare la protesta dei lavoratori Same di Treviglio contro la locale sede della CISL. Penso sia un errore grave qualsiasi atto che porta a considerare controparte o avversario un’altra organizzazione sindacale, e non le controparti datoriali e il governo che da tempo lavorano a dividere il sindacato. Questo vale per noi come per tutti”.
Uil - La Segreteria della UIL di Bergamo unitamente alla Segreteria Regionale esprime la propria solidarietà alla CISL di Bergamo.
"Si favorisce chi cerca lo scontro sociale"
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La Segreteria della UIL di Bergamo unitamente alla Segreteria Regionale esprime la propria solidarietà alla CISL di Bergamo colpita questo pomeriggio dall’aggressione della propria sede di Treviglio da parte di un gruppo di lavoratori della Same nel corso del corteo organizzato dalla Fiom Cgil. Le Segreterie della UIL esprimono inoltre tutta la loro preoccupazione per il fiorire, nell’ultimo mese, di iniziative manifestamente “aggressive” nei confronti di altre sigle sindacali secondo una logica che nulla ha a che vedere con il normale e civile confronto democratico.
Questo clima corre solo il rischio di alzare il livello di tensione e favorire, in questo modo, chi nello scontro sociale pensa di raccogliere consensi, a costo di procurare ulteriori divisioni all’interno del mondo del lavoro, sulla base di una presunta e aprioristica legittimità delle proprie posizioni. L’iniziativa di oggi ha così già prodotto il grave risultato immediato di sospendere i rapporti unitari anche confederali (in attesa di una presa di posizione della CGIL), che a Bergamo avevamo tentato, pur con tutte le difficoltà del caso, di non interrompere, soprattutto in questo momento delicato a causa della crisi e delle ricadute sul piano produttivo e occupazionale.
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