da una lettera di operai indesit - uscita su 'operai contro'
.....Oggi rientrano in fabbrica i 430 operai della Indesit di Brembate Sopra, dopo una
settimana di cassa integrazione.
Già ieri nonostante la fabbrica chiusa, stazionava fuori dai cancelli un TIR con
targa polacca, pronto per l’odierno carico di lavatrici.
Il 7 e 8 ottobre sono fissati gli incontri fra le parti al ministero del Lavoro.
Gli operai più attenti sono allarmati perché il confronto prefissato in due giorni
consecutivi, puzza di volata finale.
Questi operai hanno ben ragione di essere preoccupati per le posizioni della Fim –
Cisl (maggioritaria in fabbrica), posizioni venute chiaramente allo scoperto da
quando proprio il rappresentante della Fim – Cisl, in un assemblea di fabbrica a fine
luglio ha dichiarato “da oggi il presidio è facoltativo”, sabotando in tal modo la
partecipazione operaia alla lotta e il presidio stesso.
La Fim – Cisl ha continuato a sabotare la resistenza degli operai, dicendo al
presidio che 150 operai potrebbero essere accompagnati alla pensione ecc. ecc. Ha
praticamente propagandato la chiusura della fabbrica con gli ammortizzatori sociali.
Gli operai resistono, ma se non fermano la Fim – Cisl con le sue posizioni, sarà per
loro praticamente impossibile evitare il licenziamento e la chiusura della fabbrica.
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