sabato 2 ottobre 2010

pc quotidiano 3 ottobre - Gli immigrati di Brescia rispondono alla repressione poliziesca





proletari comunisti ha partecipato alla manifestazione a Brescia di sabato 2 ottobre, indetta dal presidio degli immigrati in lotta per il permesso di soggiorno e dall'associazione diritti per tutti, quella che segue è una breve cronaca della giornata:
verso le 16 da piazza della loggia parte un corteo combattivo di circa 700-800 persone al 99% immigrati, dall'egitto, marocco, tunisia, pachistan, india, senegal etc., tanti striscioni e cartelli scritti a mano, dalle casse del furgone niente musica ma parole che esprimono esasperazione e desiderio di giustizia, diversi ragazzi con megafoni dislocati tra i vari spezzoni del corteo lanciano slogan che i manifestanti ripeteranno incessantemente e con la stessa rabbia per tutte le 3 ore di manifesatzione.

durante il percorso che tocca i quartieri popolari del centro cittadino e la zona della stazione, il corteo si ingrossa fino a raggiungere le 1500-2000 presenze, sempre a stragrande maggioranza immigrati; al rientro in piazza loggia, dopo una breve assemblea con alcuni interventi si torna davanti all'ufficio della prefettura per ripristinare il presidio permanente.
una trentina di persone si appresta a trascorre all'adiaccio la quarta notte consecutiva

gli slogan, ripetuti ininterrottamente per tutta la durata del corteo sono semplici ma significativi: non siamo animali non siamo criminali
basta razzismo,siamo stanchi, basta giocare,abbiamo pagato, basta truffe,italia vergogna, bossi-maroni assassini,basta violenza, basta polizia, non siamoanimali diritti per tutti, lavoro per tutti, non siamo schiavi...


volantino diffuso all'iniziativa:

Proletari comunisti è a fianco dei lavoratori immigrati in lotta a Brescia per il permesso di soggiorno.

Questo governo ha mandato la polizia contro il presidio per la sanatoria ma anche a Brescia gli immigrati hanno dimostrato di non volere accettare la condizione di “invisibili”, di schiavi senza diritti e hanno risposto alla violenza poliziesca con un corteo cittadino e il presidio permanente davanti alla Prefettura.

I ritardi e i costi pesanti per la regolarizzazione, le domande rigettate, sono tutti effetti di un provvedimento figlio del razzismo di stato di questo governo che, col “pacchetto sicurezza”, ha al centro l’odioso reato di clandestinità.

Questa legge razzista deve saltare! Nessun diritto per gli immigrati si può affermare se non cade il pacchetto sicurezza, così come deve saltare il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, per la cittadinanza per tutti.

Bisogna estendere le contestazioni anche davanti alle sedi della Lega, principale partito che alimenta il clima di odio anti-immigrati.

Ci vuole una manifestazione nazionale per rispondere alla politica razzista e xenofoba delle borghesie imperialiste di cui il governo Berlusconi e quello Sarcozy in Francia rappresentano la punta avanzata nei paesi europei attraverso il moderno fascismo, le deportazioni di massa, il terrore poliziesco contro gli immigrati.

Ma è una condizione che non può più essere accettata. Il vento della rivolta di Rosarno e di viale Padova a Milano si deve diffondere ovunque.

La lotta deve puntare all’unità tra i proletari italiani e immigrati per rovesciare questo governo e tutti i governi dei padroni, per opporre all’inciviltà di un sistema fondato sulla schiavitù dei lavoratori una società dove il potere è in mano agli sfruttati e agli oppressi, liberi ed uguali nei diritti.

La voce degli immigrati di Brescia si deve sentire alla manifestazione dei metalmeccanici di Roma del 16 ottobre, organizzati con proletari comunisti.

Leggi la rivista marxista-leninista-maoista la Nuova Bandiera

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