sabato 4 maggio 2024

pc 4 maggio - Un operaio muore d’infarto alla Stellantis Europe di Atessa - Ad aprile gli operai e le operaie avevano lottato proprio sulle condizioni di sicurezza e salute

Massimo Di Florio, 56 anni, si è improvvisamente accasciato su un carrello colpito da un infarto alle 23,30 di ieri

04 Maggio 2024 alle 12:40

Un uomo di Lanciano è morto la notte scorsa al reparto montaggio dello stabilimento Stellantis Europe di Atessa (Chieti), ex Sevel: erano passate le 23.30 di ieri sera, al terzo turno notturno, quando Massimo Di Florio, 56 anni, si è improvvisamente accasciato su un carrello colpito da un infarto. A seguito dell'accaduto il restante turno di lavoro è stato annullato in comune accordo tra l'azienda e la Rsa di Fim, Uilm e Fismic nei reparti Montaggi e Logistica.


Ad aprile vi era stato uno sciopero e sit in Atessa Stellantis organizzato da Slai cobas e Usb, proprio per rivendicare migliori condizioni di lavoro nello stabilimento Stellantis di Atessa. 

Nel loro comunicato avevano scritto: "Il percorso di rivendicazione ci ha portato nella mattina di venerdì 12 aprile 2024 a promuovere un sit-in di protesta sotto gli uffici dello SPSAL di Chieti (ente di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro).

Una delegazione USB/Slai cobas ha avuto un'incontro con dirigenti dello Spsal per esplicitate le ragioni di tale iniziativa e consegnare un esposto contenente le richieste delle due organizzazioni: controlli su alcune specifiche postazioni di lavoro, l’attivazione di controlli periodici su postazioni a campione in tutte le officine e verifica della correttezza dei DVR (documenti valutazione rischi), verifica delle modalità di gestione della sorveglianza sanitaria e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente.

Nelle quasi due ore di colloquio - informò la delegazione - il direttore dello SPSAL ci ha confermato,

ritenendo fondate le nostre preoccupazioni, che valuterà il contenuto dell’esposto e prenderà opportuni provvedimenti finalizzati alla risoluzione delle problematiche.

Ma in primis ci ha espresso forti dubbi sulla gestione della sorveglianza sanitaria mentre sulla verifica delle postazioni, ha fatto notare le loro difficoltà per indisponibilità di personale per verifiche così complesse, ma si adopererà per poter far fronte a tale impegno, infine sul tavolo permanente si pronuncerà con una proposta formale, lasciando intendere un riscontro positivo.

Naturalmente i veri protagonisti sono stati i lavoratori che hanno partecipato al sit-in ed i numerosi che hanno aderito alla giornata di sciopero proclamato in tutto lo stabilimento da USB e SLAI COBAS, permettendo di rendere tangibili le nostre e le loro preoccupazioni per le ripercussioni sulla salute e sicurezza conseguenti l’aumento dei carichi e ritmi di lavoro a cui quotidianamente sono comandati.

La nostra lotta non si fermerà senza il raggiungimento di risultati concreti e assicuriamo che quella di ieri è stata solo un’altra tappa di un percorso che merita di essere portato avanti con lucidità e caparbietà.

La protesta è stata anche un motivo per ribadire l’importanza di maggiori controlli sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, di cordoglio e rabbia per la recente strage di Suviana e per tutte quelle che purtroppo continuano ad avvenire nel nostro paese.

Il Coord. SLAI COBAS Chieti

Il Coord. USB LP Chieti/Pescara

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