giovedì 2 maggio 2024

pc 2 maggio - Voci del 1° Maggio di lavoratori e lavoratrici di Palermo

Messaggio da una lavoratrice di Palermo

Buon 1 Maggio a noi lavoratori e lavoratrici 

A chi difende il proprio posto di lavoro con coraggio e tenacia, a chi lo cerca ,a chi lo ha perso ingiustamente, a chi non è stato difeso, nel cuore chi è morto per il lavoro sfruttato senza ritegno dai padroni, a tutti i lavoratori del mondo 

A noi lavoratori e lavoratrici persone straordinarie nella "normalità " quotidiana chiamati a lottare per una società senza più sfruttamento e oppressione da parte di un pugno di padroni .

Messaggio di un precario Slai Cobas sc

Cari lavoratori buon primo maggio a tutti i lavoratori e lavoratrici e un pensiero a tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro ingiustamente, a chi è oppresso dal padrone con turni massacranti e senza nessun diritto , a chi lavora in condizioni economiche sottopagate, a chi è morto sul lavoro e alle Donne lavoratrici che spesso vengono prese di mira sul posto di lavoro anche con atti sessisti disgustevoli. Che

sia un primo maggio di riflessione con lo spirito della lotta per tutti noi in cui ci si renda conto che bisogna denunciare tutti i padroni che credono di poter schiavizzare il lavoratore con turni massacranti e paghe da fame, oggi dobbiamo difendere diritti basilari conquistai dai nostri padri operai con la lotta dura contro padroni e governi. 

Facile fare oggi becera propaganda in tv dove per i padroni si stanziano bonus e sgravi per assumere manovalanza ma a che prezzo ? A quali condizioni? 

E mentre il reddito di cittadinanza è stato eliminato da questo governo Meloni i giovani sono costretti a lavori anche a 300/400 euro al mese per 12/13 ore al giorno e se non li accettano sarebbero per questo governo arrogante “scansafatiche”, oggi questo governo dà sempre più manforte ai padroni che si lamentano e pretendono sempre di più di sfruttare i lavoratori

Il primo maggio ci chiama a impugnare la lotta fatta da tanti operai e lavoratori in questo paese e nel mondo e ad organizzarci per resistere ma anche per lottare

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