No Tav, in 200 al presidio di Bussoleno in favore di Dana Lauriola. Tra loro anche la sindaca
La manifestazione è stata organizzata in vista dell’udienza del
14 aprile quando il tribunale di sorveglianza dovrà pronunciarsi sulla
richiesta di scarcerazione presentata dai legali dell’attivista
Un presidio forzatamente limitato nei numeri, per evitare
assembramenti nella piccola piazza di fronte al municipio di Bussoleno,
ma determinato nel ribadire la propria solidarietà all'attivista No-Tav
Dana Lauriola, in carcere da quasi sette mesi alle Vallette di Torino,
ha affollato questo pomeriggio il centro del paese valsusino dove la
portavoce del movimento No-Tav viveva fino al giorno dell'arresto, nel
settembre 2020. Da una settimana il popolo in lotta contro la realizzazione
della Torino-Lione è mobilitato in vista del prossimo 14 aprile, quando a
Torino il tribunale di sorveglianza deciderà sulla nuova richiesta dei
legali di Lauriola per la scarcerazione o almeno l'assegnazione di pene
alternative alla detenzione: un momento importante nella vita
della 39enne condannata il 14 settembre scorso a due anni di carcere per
aver preso parte, nel marzo 2012, ad una dimostrazione al casello di
Avigliana dell'autostrada Torino-Bardonecchia.
Critiche all’azione dei magistrati condivise a grandi linee
anche dall'amministrazione cittadina. Tant'è che oggi la sindaca Bruna
Consolini ha scelto di essere insieme ai circa 200 esponenti No-Tav in
piazza Cavour, come già a settembre, poche ore dopo il trasferimento
alle Vallette dell’attivista. «Nelle motivazioni dell'arresto si legge
che Lauriola è in carcere perché residente a Bussoleno, paese abitato da
innumerevoli No Tav, oltre che per non aver preso le distanze da chi
protesta contro la Torino-Lione. Un fatto inconcepibile» lamentano da
allora gli amministratori di Bussoleno, oggi in piazza per Dana
Lauriola.
Quella odierna non sarà l'ultima manifestazione in programma
tra la Val Susa e Torino di qui a mercoledì, data dell'atteso
pronunciamento del tribunale di sorveglianza. Un altro presidio di
solidarietà è previsto martedì di fronte al carcere delle Vallette:
promosso dalle Fomne contra 'l Tav e dal comitato Mamme in piazza per la libertà di dissenso,
che da tempo sostengono l’attivista protagonista nei mesi scorsi anche
di uno sciopero della fame insieme ad altre detenute della sezione
femminile della prigione.
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