giovedì 15 aprile 2021

pc 15 aprile - Piacenza - Padroni e sindacati confederali complici - non ci vogliono stare. Vogliono solo sconfiggere e isolare gli operai in lotta SI COBAS

Una marcia indietro del padrone frutto anche dell'azione della CGIL e istituzioni, come è testimoniato dalle dichiarazioni dell'infame CGIL di Piacenza e esponenti filopadronali delle istituzioni

Presunto accordo tra Leroy Merlin e S.I. Cobas, la smentita dell’azienda

“Leroy Merlin Italia – si legge in una nota – è costretta a smentire una notizia, diffusa da alcuni giornali locali, in merito a un presunto accordo sindacale stipulato il 7 aprile tra l’insegna e S.I. Cobas Piacenza, per gli addetti alla logistica del deposito di Castel San Giovanni. Comprendiamo il contesto del piacentino – continua Leroy Merlin -, ultimamente caratterizzato da molta agitazione sociale, ma confermiamo che Leroy Merlin Italia non ha sottoscritto accordi sindacali”.

Secondo quanto aveva comunicato il sindacato, l’accordo con Leroy Merlin avrebbe previsto “un premio di risultato” che sarebbe andato a “costituire una sorta di “quindicesima mensilità” per un importo totale pari a 800.000 euro di esborso per il datore di lavoro, quasi 1.600 euro a lavoratore l’anno in più”.        

Cgil: “Per la riapertura di Fedex Tnt fondamentale l’intervento delle istituzioni”

“La strada per far tornare sui propri passi la FedEx Tnt passa anche dall’intervento deciso delle istituzioni e in questo senso vanno le azioni messe in campo da Prefettura di Piacenza, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Piacenza che, come reso noto dagli enti stessi, hanno richiesto l’attivazione del ministero del Lavoro e del dicastero dello Sviluppo Economico. A loro va il nostro ringraziamento”.
Così, in una nota la Cgil di Piacenza esprime apprezzamento per le azioni messe in campo dalle istituzioni nella vicenda della chiusura definita “inaccettabile” del deposito FedEx Tnt. “Sono gesti importanti e non scontati anche i messaggi di solidarietà che continuano ad arrivare da soggetti pubblici, istituzioni e singole persone rispetto al presidio democratico delle donne e degli uomini della Cgil di lunedì mattina. Il sindacato ringrazia il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, e il consiglio comunale di Piacenza. “Ed è lo stesso consiglio comunale che, lo ricordiamo, ebbe un ruolo importante nella costituzione della “Borsa del Lavoro di Piacenza” alla fine dell’800. La solidarietà che ci è arrivata da tutta la compagine istituzionale di Palazzo Mercanti è importante per la Cgil e per il mondo del lavoro tutto. Avanti, insieme” conclude la nota della Camera del Lavoro di Piacenza.

Pecorara: “Situazione intollerabile, bene la richiesta di un intervento governativo” – “Una situazione inaccettabile sotto diversi punti di vista quella che si è venuta a creare con la decisione di Fed-Ex TNT di lasciare la nostra città. Da un lato, una scelta maturata per ragioni incomprensibili che assomigliano tanto a scuse pretestuose da parte della multinazionale, che lascia così in mezzo a una strada 280 lavoratori e quasi altrettante famiglie, dall’altro una protesta da parte di Si-Cobas che ha superato i limiti con la manifestazione di ieri, per la quale esprimo nuovamente la mia solidarietà a Cigl e Forze dell’Ordine. Bene hanno fatto, quindi, già da una settimana le istituzioni locali, con la Prefettura e la Regione, il nostro Sindaco Barbieri che da subito ha mantenuto alta l’attenzione su questa situazione, a richiedere un intervento a livello governativo per cercare di raggiungere soluzioni condivise”.

Così il consigliere comunale Sergio Pecorara, ritorna sulla vicenda Fed-Ex. “Sono stato tra i primi – sottolinea Pecorara – a denunciare, in questa situazione di zona rossa e di forti restrizioni, gli assembramenti incontrollati da parte di alcune frange che, nella protesta, hanno minato la sicurezza di tutti, rappresentando un costo sociale ed economico per la nostra comunità. Certi comportamenti sono intollerabili a maggior ragione nel contesto storico che stiamo vivendo, come ugualmente inaccettabile è il comportamento di un’azienda che senza alcun rispetto per il territorio che la ospita, decide unilateralmente e pare irrevocabilmente di abbandonare in mezzo a una strada centinaia di famiglie. L’auspicio è che quella che giustamente il Sindaco Barbieri ha definito una bomba sociale sganciata sulla nostra comunità possa essere disinnescata al più presto e che possa essere salvaguardato il lavoro e il nostro tessuto socio-economico”.       

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