domenica 11 aprile 2021

pc 11 aprile - Piacenza - Sì alla contrapposizione tra sindacalismo classista e combattivo e sindacalismo collaborazionista dalla parte dei padroni

Si Cobas manifesta “contro” la Cgil. Cisl e Uil: 

La vertenza FedexTnt si sta accendendo con una netta contrapposizione tra sigle sindacali: nella mattinata del 12 aprile si terrà, come comunicato dai Si Cobas, un presidio di protesta davanti alla sede alla sede della Cgil di Piacenza. Iniziativa che è stata contestata da Cisl e Uil

Cgil. Cisl e Uil: “Evitare contrapposizioni tra lavoratori”

cgil
 Da 130 anni e 10 giorni, la Camera del Lavoro di Piacenza difende i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Dai braccianti del 1891 ai rider dei giorni nostri, la storia della Cgil è storia di difesa dei lavoratori e delle lavoratrici, di lotte per l’eguaglianza, la legalità, la fratellanza e la pace tra i popoli; i valori scolpiti nella Carta Costituzionale sono i punti di riferimento del nostro agire. Difesa del lavoro e della democrazia da fascismo, mafia, terrorismo che non sono mai riuscite ad ammainare la bandiera della Cgil sempre alta in chi, ogni giorno, si spende ora come allora nella difesa dei diritti del lavoro e dei più deboli. Lunedì 12 aprile la Camera del Lavoro di Piacenza sarà regolarmente aperta e si farà presidio democratico più forte: come dal primo giorno di pandemia e come succede dal 1891, la tutela del lavoro ed i servizi a pensionati e cittadini saranno garantiti.

Ringraziamo qui e subito i tanti compagni e le tante compagne che ci stanno mandando messaggi di solidarietà che preludono ad un loro coinvolgimento lunedì 12 aprile a testimoniare il presidio democratico, pacifico e di civiltà che rappresenta la Cgil a Piacenza, e in Italia. Non è con la contrapposizione tra sindacati che si costruiscono le battaglie a difesa dei lavoratori. Non è gettando fango addosso ad altri lavoratori o a un sindacato che si avvicinerà l’obiettivo di far tornare sui propri passi una multinazionale che ha deciso di chiudere: una scelta gravissima, immotivata e inaccettabile quella di FedEx Tnt che contrasteremo in ogni modo – a partire dai tavoli istituzionali.           

cisl/uil

Sindacato contro sindacato significa lavoratori contro lavoratori. E’ con il senso di una pesante sconfitta imminente a danno di tutta la comunità del lavoro piacentina che abbiamo appreso della decisione di Si Cobas di manifestare lunedì davanti alla sede della Cgil in via XXIV maggio. La storia del sindacato, di tutto il sindacato, è sempre stata attenta ad evitare contrapposizioni tra i lavoratori: tra singoli, nelle vicende quotidiane che si svolgono nei luoghi di lavoro, ma soprattutto tra categorie di lavoratori. Il sindacato confederale ha questa esigenza nel suo dna ma chiunque operi per rappresentare un legittimo interesse, sa, se è in buona fede, che questo deve tener conto delle esigenze di altri soggetti, in primo luogo di chi è collega.

Il nodo da sciogliere ci sembra oggi, come in verità forse è sempre stato, il principio di reciprocità. I diritti che reclamo sono sempre correlati a dei precisi doveri. Il rispetto della Costituzione e delle leggi è il presupposto indispensabile di ogni azione, per singoli e per associazioni. Il dissenso, il contrasto, la lotta sindacale non devono mai portare al verificarsi di una situazione in cui si vede un sindacato manifestare sotto la sede di un altro con il rischio di indebolire la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti in questa difficilissima vertenza. La vicenda Fedex-Tnt merita di essere seguita con senso di responsabilità. Quali sono i veri motivi per cui una realtà che dava lavoro e dignità a 400 famiglie vuole abbandonare il nostro territorio, considerato il centro della logistica italiana? Invece di cedere a sterili contrapposizioni che debordano anche sui social, facciamo ogni sforzo per difendere l’occupazione e anzi aumentarla.

Questo è l’impegno che Cisl e Uil intendono portare avanti assieme alle Categorie di competenza. Ci auguriamo che lunedì prevalga il senso di responsabilità che è intrinseco nel sindacato confederale unitario. Se ciò non dovesse avvenire, sarebbe una sconfitta per tutta la comunità piacentina e chi ha voluto tutto questo dovrà assumersene tutta la responsabilità.

Michele Vaghini, Segretario generale Cisl Parma Piacenza
Francesco Bighi, Segretario generale Uil Emilia            

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