domenica 13 dicembre 2020

pc 13 dicembre - Lo scontro sui fondi europei - mettere al centro la posizione e gli interessi gli interessi di classe

Non abbiamo dubbi che l'azione di questo governo comporta che i fondi europei in arrivo con il Recovery fund ed eventuale Mes verranno utilizzati in gran parte da padroni e banche per tutelare i loro interessi e i loro profitti, e non sono in grado di impedire lo scaricamento della crisi economica e pandemica sui proletari e le masse popolari.

Ciò non toglie che essi debbano essere terreno della lotta di classe e in particolare terreno della lotta sociale, alzando il tiro delle rivendicazioni operaie e popolari, in particolare dalle istanze espresso dalla piattaforma del Patto d'azione anticapitalista, oggetto di due giornate di mobilitazione il 18 e 19 dicembre, con al centro soprattutto la sanità, la salute e la sicurezza sui posti di lavoro, a fronte della permanenza/aggravarsi della pandemia. 
E ancor più della costruzione del difficile sciopero generale del 29 gennaio '21, indetto dall'Assemblea nazionale dei lavoratori combattivi. Uno sciopero che deve avere l'obiettivo di portare dei risultati concreti a casa e di dare un segnale generale all'intero movimento dei lavoratori e delle masse popolari. 

Consideriamo tutte le posizioni anti Mes nel movimento di opposizione al governo ispirate dal sovranismo e dal riformismo. Il loro risultato non è in nessuna maniera a favore delle masse popolari, ma unicamente a dare valenza e giustificazione ai rapporti di forza nell'Europa imperialista, e in particolare alle sue espressioni più reazionarie, espresse da un lato dai cosiddetti "paesi frugali", sostanzialmente ostili all'uso dei fondi europei verso Italia, ecc., e dall'altro dall'estrema destra sovranista dei governi, Polonia, Ungheria che vogliono i soldi ma continuare nella loro marcia fascista, condizionando l'intera Europa su questa strada. 

I proletari e le masse popolari nel nostro paese devono fare una lotta all'interno di questo paese contro il nostro governo e lavorare per costruire nella lotta l'unità internazionale e internazionalista contro tutti i governi dei paesi imperialisti, dalla Germania alla Francia, alla Grecia, alla Polonia, ecc. 

proletari comunisti
13 dicembre 2020

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