lunedì 14 dicembre 2020

pc 14 dicembre - Uscire dal lungo inverno per un nuovo autunno caldo - volantino nazionale alle fabbriche di 'proletari comunisti' - diffondilo e fallo circolare ovunque!

Questo governo, questo Stato hanno approvato in questi giorni un nuovo accordo con i padroni indiani ArcelorMittal all’insegna di mettere soldi per socializzare le perdite dei padroni e permettergli di continuare a fare profitti sullo sfruttamento dei lavoratori, con migliaia di esuberi, cassa integrazione permanente e ai danni della sicurezza in fabbrica e della salute e dell’ambiente.

E’ la stessa cosa che stanno facendo in tutte le fabbriche del paese in cui vi sono problemi di salario, chiusura, sicurezza, aggravati dall’estensione della pandemia.

In questa, come in tutte le fabbriche bisogna lottare, organizzarsi, non solo sulla singola vicenda interna ma su tutto il sistema che lo ha prodotto.

La pandemia continua con una caterva di morti e malati e con la sanità inadeguata che torna a collassare - ma governo e istituzioni hanno a cuore solo gli interessi dei padroni e commercianti.

Mentre in Parlamento dilaga la guerra tra bande di ministri e parlamentari dediti alla salvaguardia delle loro poltrone e della grande mangiatoia dei fondi europei e pubblici - usati fino ad ora come misere mance buttate ai cani per tenere legate a sè le masse.

E’ assolutamente necessario per proletari e masse popolari prendere la parola attraverso la lotta e la ribellione; è assolutamente necessario riempire di contenuti e di forze di lavoratori, masse popolari l’opposizione vera a questo governo, a queste istituzioni, ai padroni che li guidano di fatto, per difendere lavoro, salario, sanità, scuola, salute, sicurezza e vita.

I padroni mentre vogliono tutto per loro i fondi pubblici e fondi UE respingono le richieste contenute nelle piattaforme contrattuali, continuano a chiudere e a licenziare, impongono sui posti di lavoro condizioni sempre peggiori e fanno della cassaintegrazione covid un’arma dello scaricamento della crisi sui lavoratori, un’arma per flessibilità, ristrutturazioni e ricatto occupazionale.

Nelle fabbriche le norme di sicurezza anticovid, i protocolli approvati o non vengono applicati o non sono assolutamente sufficienti a tutelare i lavoratori dal contagio, e il numero di morti e malati tra i lavoratori vengono taciuti e nascosti. Governo e istituzioni nei loro decreti non citano neanche quello che succede nelle fabbriche dando per scontato la linea di ‘produci e crepa’.

Gli operai in tutto questo non hanno voce ne organizzazione adatta a rispondere. Ma questa voce e forza organizzata deve costruirsi ora! Dentro le fabbriche e posti di lavoro deve ripartire forte e chiara la lotta e la guerra di classe! Dal piccolo al grande, da pochi a tanti fino a una marea montante.

Quest’autunno, in cui paghiamo la crisi e la pandemia sulla nostra pelle è frutto di un lungo inverno, dominato dall’affermazione senza limiti del capitalismo e delle leggi della dittatura dei padroni. Un lungo inverno fatto di partiti politici divenuti caste affaristiche e corrotte che si sono ingrassate sulla pelle delle masse sfruttate; un lungo inverno in cui è stato propagandato il razzismo, sono stati ritirati fuori dalle fogne i fascisti, sono stati cancellati diritti e conquiste in materia di salari, lavoro, sanità pubblica, scuola pubblica, conquistati con la straordinaria stagione del ’68/69, dell’Autunno caldo, conquistati con una lotta vera in cui gli operai, gli studenti, le masse hanno messo in discussione il sistema, hanno visto all’orizzonte un altro potere, un’altra società, un altro modo di vivere.

Questa straordinaria stagione è stata schiacciata dal tallone di ferro del capitale e del suo stato a partire dalla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969. 

Dimostrando la verità storica delle frasi Engels – di cui quest’anno salutiamo il 200° anniversario della nascita

“...lo Stato moderno, qualunque ne sia la forma, è una macchina essenzialmente capitalistica, uno Stato dei capitalisti, il capitalista collettivo ideale…

...nella lotta politica di classe contro classe, l'organizzazione è l'arma più importante...”

Questa organizzazione, la principale delle organizzazioni è il Partito Comunista, che dobbiamo ricostruire nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con la classe e le masse.

proletaricomunisti/PCm Italia

pcro.red@gmail.com - http://proletaricomunisti.blogspot.it/

dicembre 2020

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