Dopo le mobilitazioni del 28 e 29 Ottobre, come Coordinamento Spettacolo Lombardia, avevamo deciso di ritrovarci il 17 dicembre, davanti ai cancelli di ExpoMilano in occasione della finale di Xfactor.
La produzione Fremantle ha però deciso di anticipare a stasera l'evento in onda sul canale Sky. Come coordinamento si è deciso di non inseguire i cambiamenti di una produzione. Non faremo, quindi, il presidio ma vogliamo scriverne veicolando almeno in parole i nostri messaggi.
Davanti ai cancelli Expo avremmo portato la solidarietà a cinque Lavoratori Attrezzisti estromessi (dipendenti da quasi 10 anni) e sostenuto la loro vertenza per il reintegro, denunciando condizioni di
lavoro pressanti, come spesso accade nell'audiovisivo, con orari molto lunghi, paghe al ribasso, sicurezza e condizioni di salute spesso sul filo del rasoio. Condizioni, queste, che sono diventate ancora più critiche dopo il lockdown in termini di ricattabilità delle lavoratrici e dei lavoratori e di salute personale.Avremmo anche utilizzato il presidio per dare continuità alla lotta che ci vede da 10 mesi impegnati per un reddito di continuità e una riforma strutturale di tutto il settore, sfruttando la mediaticità della finale del programma per parlare di tutto il settore.
Avremmo posto e poniamo domande per comprendere alcune contraddizioni:
come è possibile che il mondo della televisione continui indisturbato
mentre il resto del mondo dello spettacolo è completamente fermo?
Come è possibile che nonostante i contagi avvenuti internamente alla produzione, la trasmissione Xfactor non sia stata sospesa?
E soprattutto, come è possibile che un'azienda come Fremantle Media
possa comunque partecipare a raccolte fondi in favore dei lavoratori,
mostrandosi benefattrice, quando sono evidenti le condizioni critiche
dei suoi dipendenti?
Continueremo comunque a veicolare informazioni e a riproporre le nostre istanze che chiedono un comportamento etico alla Frementle media, grande azienda a carattere internazionale che firma contratti per logistica, magazzini e strutture layher con una nota azienda, ditta proprietaria di strutture per allestimenti di palchi, recentemente condannata per l'incidente mortale a Reggio Calabria di un lavoratore durante allestimento per il concerto di Laura Pausini e interessata anche da un altro incidente mortale accaduto poche settimane fa a Verona.
La richiesta di reintegro dei cinque attrezzisti estromessi si colloca in una visione più grande, di solidarietà, di lotta per il reddito di continuità e per i Diritti e la Dignità di tutte le lavoratrici e i lavoratori dello Spettacolo.
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