Il 18 e 19 dicembre sono state indette dal Patto d'azione anticapitalista, di cui fanno parte a Taranto lo Slai cobas e i giovani del Fronte della gioventù comunista
Due giornate di mobilitazione per il 18 e 19 dicembre sono state indette a livello nazionale da realtà sindacali, sociali e politiche raccolte nel Patto d’azione anticapitalista, di cui fanno parte a Taranto lo Slai cobas per il sindacato di classe e i giovani del Fronte della gioventù comunista.
Le due giornate hanno al centro le questioni della sicurezza, della salute e della sanità “che attanagliano tutti i posti di lavoro e le realtà del nostro paese, a fronte della continuità e dell’aggravarsi della pandemia; nello stesso tempo sono portate nella mobilitazione le rivendicazioni principali dei lavoratori e delle masse popolari sul piano del salario, del reddito, del lavoro, della riduzione dell’orario di lavoro per ‘lavorare meno lavorare tutti’, della richiesta di una patrimoniale sulla grandi ricchezze contro lo scaricamento sui lavoratori e le masse popolari dei costi della crisi economica e della pandemia, più altre rivendicazioni che toccano le questioni centrali della politica dei padroni e del governo” si legge nel coomunicato dello Slai cobas.
“A Taranto per queste due giornate è stato realizzato un piano di iniziative che prevede assemblee e incontri con i lavoratori su tutti i posti di lavoro in cui lo Slai cobas è presente e presidi all’ArcelorMittal e all’appalto nella giornata di venerdì, un presidio di denuncia, informazione e inchiesta di fronte all’Ospedale Moscati per le ore 11,30 sempre di venerdì 18, e un presidio sabato 19 dicembre alle ore 10,30 in piazza Castello sotto il Comune dove ai problemi della sanità viene legata la questione del lavoro, della stabilizzazione dei lavoratori ex Pasquinelli e in tutti i lavoratori degli appalti comunali, la questione della fine della precarietà e internalizzazione dei servizi essenziali in primis gli asili comunali” concludono dallo Slai cobas per il sindacato di classe Taranto.
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