Solo rovesciando questa classe, questo sistema sociale, è possibile rovesciare questa ideologia e non il contrario
“Il governo parla di altre chiusure: ci aspetta un Natale molto magro, ma le persone sono stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza”
Sono le parole del presidente di Confindustria Macerata, Domenico Guzzini, intervenuto durante l’evento online ‘Made For Italy per la Moda’. Parole che hanno fatto "scandalo" sui social per il loro cinismo, tanto da doverlo indurre a chiedere "scusa". Parole che fanno il paio con quelle di Giovanni Toti sugli over 70, che “non sono indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”.
Parole che, scuse o non scuse, esprimono a pieno l'ideologia della classe dominante, che fin quando resta tale, in una società divisa in classi, pervade anche la classe dominata, quella sacrificabile in nome del profitto, che sia esso green, black, new o altro.
Parole che possono scandalizzare solo le anime belle di un sistema capitalistico che vuol sopravvivere a sé stesso e alle sue crisi, riciclandosi, di volta in volta come necessario e ineluttabile.
Ed è per questo che ciò che più deve indignare i proletari sono le "scuse" dei padroni e di chi li rappresenta, che offendono l'intelligenza del proletariato nella sua natura e nella storia:
"Non c'è da meravigliarsi se gli operai, trattati come bestie, o divengono veramente tali o riescono a conservare la coscienza e il sentimento della propria umanità soltanto mediante l'odio più ardente, mediante una perpetua rivolta interna contro la borghesia che detiene il potere. Essi sono uomini fino a che sentono la collera contro la classe dominante; divengono bestie non appena si piegano docilmente al loro giogo e cercano di rendere gradevole una vita da schiavi, senza pensare a spezzare il giogo stesso." [Friedrich Engels]
Nessun commento:
Posta un commento