Tra gli interventi che ci saranno, quello di MC con un testo apparso sul blog di proletari comunisti
Nella pandemia,
nella necessaria lotta per difendere salute, lavoro,
reddito NESSUNA CONFUSIONE TRA INTERESSI PROLETARI E
INTERESSI BORGHESI DI PADRONI E PADRONCINI
Abbiamo detto: Anche nella
pandemia i comunisti rivoluzionari non assumono la logica: siamo
tutti nella stessa barca. "La classe non è acqua" neanche in
questa occasione. Serve, anche su questo importante terreno
della difesa della salute e della vita, una chiara lotta di
classe e obiettivi di classe, una divisione/scontro tra
interessi proletari e interessi borghesi. Se si fa questo,
se dei passi avanti nella difesa della nostra classe si faranno,
questi serviranno a tutte le masse popolari, a tutti i settori
popolari impoveriti dalla pandemia/crisi.
I comunisti si devono
concentrare sulle condizioni ed effetti nel proletariato e
sulle soluzioni necessarie alla classe.
Oggi di fronte all'azione del
governo Conte e dei provvedimenti presi con l'ultimo Dpcm - che
nella loro
maggioranza sono per una parte inutili per fermare i
contagi, e inutilmente vessatori, con divieti immotivati ad una
socialità soprattutto per i giovani, ad una quotidianità non
ridotta solo a lavoro e casa (vedi le assurde chiusure di
cinema, teatro); per altra parte sono ispirati da una concezione
di scaricare tutta la responsabilità del nuovo propagarsi della
pandemia sui comportamenti dei singoli e hanno per scopo una
azione di controllo, di repressione sia delle persone, ma
soprattutto del diritto a riunirsi, alle manifestazioni, agli
scioperi;
di fronte al fatto che ancora
una volta - nonostante pareri e indicazioni, oseremmo dire di
"naturale buon senso pratico", logici, fatte anche da tecnici,
medici, scienziati, esperti - non si vuole intervenire sui nodi
di fondo: trasporti, sanità, misure sanitarie nelle fabbriche,
scuole; nè si adottano provvedimenti e impiego di fondi per la
difesa del salario, dei posti di lavoro, per contrastare le
condizioni di immiserimento crescente dei lavoratori, dei
disoccupati, delle donne, delle masse popolari;
di fronte all'emergere di
proteste "confuse" di ristoratori, commercianti, bottegai, in
general corporative, fatte da padroncini andati effettivamente
in miseria, ma anche da tanti padroncini che si sono finora
arricchiti sul lavoro nero dei propri dipendenti, sull'evasione
delle tasse, sugli aumenti dei prezzi delle merci; proteste che
sono o diventano in sintonia con l'azione della destra,
fascisti, negazionisti;
i proletari devono
organizzare il loro necessario scontro di classe con padroni e
governo, per non essere i veri e ultimi privati di tutto e per
non essere schiacciati in mobilitazioni equivoche.
Questo è il compito e il
lavoro dei comunisti qui ed ora!
Gli obiettivi della classe
operaia, delle masse popolari devono essere chiari e sono
differenti:
difesa del salario, a partire
da reali aumenti nei nuovi CCNL - salario garantito ai
disoccupati - No licenziamenti, riduzione dell'orario di lavoro
a parità di paga - cassaintegrazione al 100% e anticipata dalle
aziende - assunzioni massicce nella sanità, nelle scuole -
tamponi e postazioni mediche nelle fabbriche, nelle scuole -
blocco di affitti, mutui - cancellazione di pagamenti bollette -
assunzione delle richieste espresse nelle lotte dalle donne, dai
migranti, ecc.
Questi obiettivi, espressi
nella recente giornata di lotta del 24 ottobre, dal Patto
d'Azione, non devono essere confusi con parole d'ordine
equivoche di commercianti, ristorati, ecc. ("tu mi paghi/tu mi
chiudi"), che vogliono solo difendere le proprie tasche e
tornare, in generale, a fare utili come prima, compreso lo
sfruttamento dei propri dipendenti.
I comunisti, nello stesso
tempo, non sostengono le rivendicazioni, le lotte della propria
classe solo per difendersi dal pesante attacco portato alle
condizioni di lavoro e di vita - che, però, era già in atto con
lo scarico della crisi del capitale sui lavoratori e masse
popolari e la pandemia lo ha pesantemente aggravato - ma
organizzano queste lotte, le sostengono, colgono ogni aspetto
che mostri che di guerra di classe si tratta (per es. l'azione
repressiva di polizia e Stato contro gli scioperi, le lotte) per
elevarne la combattività e la coscienza della necessità dello
scontro con l'intero sistema dei padroni, per
porre all'OdG la lotta per il potere proletario, per una nuova
società socialista.
Parte di questo è, nella nuova
emergenza pandemica, non stancarci mai di mostrare, spiegare ai
proletari e alle masse perchè c'è la pandemia, che è il modo di
produzione capitalista nella fase imperialista che produce le
pandemie e che come sono cicliche le crisi economiche del
sistema del capitale, sono cicliche le pandemie e lo saranno
sempre di più.
Questo pone che non c'è possibilità di difendersi dai vari covid
se non rovesciamo, con la rivoluzione proletaria, il sistema del
capitale.
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