venerdì 30 ottobre 2020

pc 30 ottobre - Francia: quando i fascisti agiscono per ammazzare immigrati non è terrorismo!

Macron aizza l'odio razzista

Dopo l'attacco terrorista di matrice islamista nella Cattedrale Notre-Dame di Nizza dove un uomo ha aggredito con un coltello diverse persone, causando tre morti e diversi feriti, contemporaneamente ad Avignone un uomo di 33 anni è stato ucciso dalla polizia dopo aver minacciato con una pistola un commerciante maghrebino e la stampa, al solito servile, assieme ai fascio populisti strilla al doppio attentato, anche questo attribuito al terrorismo di matrice islamica. Ma l'attentatore faceva parte dell'organizzazione neofascista Génération identitaire e, pertanto, la Procura nazionale antiterrorismo si è affrettata a coprirlo: era solo uno con problemi psichici. 

A Génération identitaire era legato anche lo stragista neofascista che l'anno scorso, a Christchurch, ha massacrato 51 persone nelle moschee della Nuova Zelanda, in nome della propaganda fascio-populista della "grande invasione".

Quindi l'attentatore non era nemmeno "terrorista" e appartenente, "forse", ad un gruppo neofascista.

I compagni maoisti francesi lo avevano già anticipato in un articolo apparso il 25 ottobre 2020 su la Cause du peuple di cui riportiamo stralci:

Due donne accoltellate sotto la Torre Eiffel: preludio di un'ondata razzista?

Il suo obiettivo (di Macron, ndt) è emarginare, isolare, distruggere moralmente la classe operaia immigrata di origine araba o africana, spesso musulmana e vista come tale dalla popolazione. Così, vediamo Jean Michel Blanquer che attacca "l’islamo-gauchisme", Gérald Darmanin che annuncia perquisizioni di musulmani "estranei alle indagini ma per inviare un messaggio", o addirittura propone di sciogliere la CCIF e l'associazione Barakacity, che non hanno assolutamente nulla a che fare con l'ideologia dei takfiristi pronti a morire per il califfato.

Un giornale vicino ai sindacati  racconta come i lavoratori di Roissy, generalmente in prima fila nelle lotte, siano discriminati e talvolta licenziati perché musulmani, quindi sospettati a livello di sicurezza

aeroportuale. Questo è l'obiettivo del potere. Isolare coloro che sono più in grado di guidare l'imminente esplosione sociale in senso proletario perché spesso provengono dagli strati più precari del proletariato.

I fascisti, loro, alzano la voce e la loro ideologia si diffonde. Il 18 ottobre, nella totale indifferenza dei media, due donne vengono accoltellate sotto la Torre Eiffel, uno dei luoghi più turistici e con la più forte presenza della polizia nello stato francese. Secondo Kenza, una delle vittime: “ Stavamo camminando e c'erano cani che si avvicinavano a noi. Mia sorella ha chiesto a una delle proprietarie, due donne, se poteva tenere i cani lontani dai bambini ”. “ Ci ha detto 'non farci arrabbiare, siamo qui dalle 16:00. Voi sporchi arabi dovevate venire a farci incazzare ' ”. "Si è avvicinata a mia sorella, sono intervenuta io. Mi ha colpito sulla testa all'altezza delle orecchie, non so se era con il coltello, poi mi ha pugnalato all'addome”.

È un crimine razzista, punto e basta. Le persone si sentono autorizzate a pugnalare se, in un alterco, incontrano un musulmano o una persona vista come tale. C'è da temere che questo atto non rimanga isolato ma che preluda a un'immensa ondata razzista.

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