venerdì 30 ottobre 2020

pc 30 ottobre - I CONTAGI E LE MORTI AUMENTANO - PRETENDERE DI CAPIRE E ORGANIZZARE LA NOSTRA LOTTA

Il numero dei contagi da coronavirus ieri sono arrivati a 26.831. In totale i casi in Italia sono 616.595, le vittime 38.122. Tra le regioni con il maggior numero di nuovi positivi trovati svetta la Lombardia con 7.339, quindi la Campania con 3.103, il Piemonte con 2.585, il Veneto con 2.109, il Lazio con 1.995. I pazienti in terapia intensiva sono 115 in più nelle ultime 24 ore.

La situazione, quindi, è preoccupante. Chi nega questo è stupido o, peggio, parla solo a nome dei propri interessi economici o politici

I dati forniti dalle Istituzioni, però, così non vanno bene, servono solo a creare a livello di massa dipendenza e attesa; non permettono di capire dove e perchè e quindi poter avere un valutazione autonoma su dove e come intervenire, se ci sono focolai, ecc.

I nodi di fondo dell'espandersi della pandemia non vengono affrontati o vengono aggirati; l'esempio più evidente è rappresentato dalle scuole da un lato e dalla sanità dall'altro; per le scuole, invece che aumentare nettamente i mezzi di trasporto, le aule, assumere insegnati e personale scolastico, si preferisce mandare a casa studenti, bambini, con ritorno del pesante aggravio di lavoro, della oggettiva nuova chiusura in casa per le donne in particolare, sia come madri che come insegnanti.

Nella sanità, nonostante le denunce che vengono dall'interno, non viene potenziata la sanità - sia per il covid, per pronto soccorso, sia per tutte le altre malattie - non vengono fatte assunzioni che servono per tutto il personale sanitario, non si creano le condizioni perchè i tamponi necessari si facciano, senza vessazioni, soldi, e lungaggini, strumentando anche i medici di base; non si creano postazioni mediche nelle fabbriche.

Nelle fabbriche e nei posti di lavoro si è adottata, invece, la linea del "silenzio". Solo ogni tanto escono dei dati, anch'essi gravi; ma su questo fronte non ci sono neanche le "mezze misure", si deve lavorare per il Pil del paese (per il profitto dei padroni) e basta.  

In questa situazione bisogna lottare, per imporre interventi altri, e una difesa di classe. 

Questa necessaria lotta, non c'entra nulla ed è contro la mobilitazione dei commercianti, imprenditori, ristoratori. Occorre la lotta degli operai, delle donne e giovani delle masse popolari sui loro obiettivi, dei lavoratori, giovani finora spesso a nero, sfruttati da quegli imprenditori che ora scendono in piazza per sè, per tornare ad essere "liberi" di fare come prima.  

Dobbiamo costruire la nostra "piazza", che diventi un riferimento chiaro e di classe per tutti i settori delle masse popolari impoverite.

INSIEME, BISOGNA COMPRENDERE LA PARTITA GENERALE IN GIOCO - DA DOVE NASCE LA CRISI PANDEMICA

Dall'ultimo numero del giornale proletari comunisti - si può richiedere a pcro.red@gmail.com 

"Il giornale proletari comunisti con due numeri speciali Coronavirus usciti nei mesi scorsi ha fornito

alle avanguardie operaie e proletarie gli strumenti di analisi scientifica di parte e di orientamento politico per sviluppare coscienza di classe, autonomia ideologica, politica, lotta politica e sociale, di fronte a una situazione difficile e complessa.

E’ importante riprenderli nelle proprie mani, perché senza questi si naviga nella palude della confusione, in uno stato di gattini ciechi nelle lotte e sostanzialmente senza prospettiva; per non parlare della gravità di alcune avanguardie di lotta, compagni e compagne, cadute nel negazionismo che è solamente di stampo fasciopopulista e al carro dell’azione dei Trump, Bolsonaro e nel nostro paese dei Salvini di turno.

In questi numeri si afferma chiaro che la pandemia è causata dal sistema imperialista e dal modo di produzione capitalista nella sua fase putrescente e che quindi non esistono alternative serie a questa come alle future pandemie, come al disastro ambientale se non la lotta per eliminare e cancellare dalla faccia della terra il sistema che le ha prodotte, in ogni parte del mondo.

La pandemia è quindi una occasione per i comunisti e le forze autenticamente rivoluzionarie, per Dcomprendere e agire in forme radicalmente nuove nella situazione per organizzarsi e lottare, non solo sul terreno della difesa immediata delle condizioni di vita e di lavoro, di salute ecc. ma per costruire nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse la prospettiva della rivoluzione proletaria e socialista nel nostro paese, in unità internazionale e internazionalista con il proletariato e le masse popolari nel mondo e le loro avanguardie politiche e sociali.

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma è un mare in tempesta, in cui bisogna imparare a nuotare nuotando.

Costruire e imparare a costruire il nuovo partito comunista proletario e rivoluzionario marxista-leninista-maoista capace di conquistare le avanguardie, disciplinarle e armarle secondo la visione strategica e tattica della guerra di classe e della guerra di popolo di lunga durata.

Costruire e imparare a costruire il fronte unito dei proletari e delle masse popolari, a partire dal sindacato di classe e di massa, necessario alla classe operaia e all’insieme dei lavoratori per condurre all’interno di questa guerra contro i padroni, la lotta per la difesa quotidiana del salario, del lavoro, delle condizioni di lavoro, della salute, della casa e di tutti i servizi sociali necessari; costruire l’unità operai/studenti, necessaria per schierare il movimento della gioventù come prima linea e detonatore della lotta di classe, come è stato negli anni 70; raccogliere su posizioni classiste l’insieme dei movimenti che si oppongono allo stato di cose esistente in materia di ambiente, difesa del territorio, opposizione al razzismo, sessismo, e ogni forma di reazione

Tutto queste richiede, però, lo sviluppo della lotta politica contro Stato e governi. I padroni del mondo e del nostro paese, i loro Stati e governi, qualunque sia la loro composizione, sviluppano la repressione in tutte le forme per impedire alle masse di lottare e ribellarsi e alle loro avanguardie di legarsi e e guidarle nella prospettiva della rivoluzione. Essi marciano apertamente verso un moderno fascismo e Stati di polizia, che usano la stessa pandemia per imporre la dittatura aperta dei padroni e la difesa del loro sistema.

Che si costruisca un ampio fronte di difesa delle lotte e delle organizzazioni, e lo sviluppo della forza militante d’avanguardia e di massa, capace di attaccare e rispondere alla violenza del sistema ed essere parte integrante del processo rivoluzionario volto al rovesciamento del potere della borghesia e del capitale e alla edificazione del potere proletario

Su questa strada è necessario un nuovo inizio tenace, coraggioso e audace e la crisi economica e la pandemia sono una sfida e una opportunità da cogliere.

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