lunedì 26 ottobre 2020

pc 26 ottobre - Il 24 ottobre e dopo

Il 24 ha portato in piazza una rappresentanza della protesta operaia e popolare con una piattaforma che risponde alle esigenze immediate e future.

Si tratta di insistere e trovare le forme di lotta e rivolta necessarie a ottenere risultati concreti.

La protesta di commercianti e bottegai è altra cosa.
Corteggiarla, lisciarla assumerne le parole d'ordine "tu mi paghi/tu mi chiudi" è una posizione sbagliata e controproducente 

proletari comunisti/PCm Italia

26 ottobre 2020


info sulle manifestazioni reazionarie

A Milano si preparano a scendere in piazza i commercianti. Cortei di baristi, ristoratori, gestori di palestre e altre categorie colpite dal Dpcm hanno sfilato a Siracusa, Pescara, Terni. Domani sarà la volta dei titolari di palestre e piscine della Capitale. Mercoledì la mobilitazione nazionale indetta dalla Fipe (Federazione pubblici esercizi) in 17 città italiane.

Manifestazioni che non sempre sono pacifiche. La rabbia sociale sta soffiando sempre più forte, come previsto già in estate dal ministero dell’Interno: il timore è che ad alimentare le tensioni siano le frange più estremiste, come è già accaduto probabilmente a Napoli, sicuramente a Roma, con la protesta di Forza Nuova contro il coprifuoco. A Cagliari verrà denunciato un gruppo di ultrà per manifestazione non autorizzata: hanno acceso fumogeni davanti allo stadio. Bombe carta a Catania sono state fatte esplodere nei pressi della Prefettura.

Militanti di estrema destra si sono raccolti in centro a Verona e hanno marciato per le strade della città, insultando il premier Giuseppe Conte. Scene più o meno analoghe a Ostia, dove si è svolto un corteo non autorizzato cui ha partecipato CasaPound.

Preoccupazione soprattutto per la manifestazione di stasera, ore 20,30, a Torino, in piazza Castello: sarà la «protesta del popolo», per dire no a «dittatura, coprifuoco e lockdown». «Il tempo delle richieste è finito – recita uno degli appelli a partecipare, diffusi via social -, sappiamo che chi ci governa non ci ascolta, popolo italiano e piemontese ci dobbiamo unire contro questa dittatura».

Alle 21 un’altra manifestazione inizierà in piazza Vittorio Veneto, sempre a Torino, organizzata da «un gruppo di cittadini», che specificano si tratterà di una protesta pacifica contro il coprifuoco.


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