Questa manifestazione, tenutasi giovedì sera, è stata la protesta di imprenditori, padroni e padroncini, che vogliono tornare ad essere "liberi" di fare come prima, con cui i lavoratori, le lavoratrici non possono c'entrare nulla.
Certo,
tra loro vi sono differenze, tra chi si è fatto soldi sfruttando i
lavoratori anche a nero, evadendo tasse, aumentando prezzi, e chi
rischia effettivamente di chiudere e scivolare nella miseria.
Ma giovedì
sera è stata l'ideologia, la politica dei padroni che ha dominato,
sotto la mascheratura: "niente politica", e il qualunquismo tra i
partecipanti.
Come, gli applausi da stadio - per fortuna pochi - a
un personaggio in cerca di pubblicità, come il presunto dott. Bacco,
che ha potuto sciorinare tranquillamente il più becero armamentario
negazionista ("questo virus non ha ucciso nessuno... è una grande
invenzione... buttate nel cesso le mascherine... abbracciatevi
tutti...") - Questo andava arrestato o preso a calci sul campo! (per
fortuna l'Ordine dei medici ha preso iniziativa su questo "gravissimo
episodio" - vedi lettera);
o come
una imprenditrice, ma anche altri tra i partecipanti, che ha ridotto il
coranovirus ad un semplice raffreddore, "sempre dietro l'angolo per dei
bambini";
o come interventi
esplicitamente sovranisti, fascisti, e zeppi di ignoranza, per cui ci
sarebbe una "dittatura comunista cinese", che starebbe tagliando le
"nostre radici economiche e culturali"; per cui, secondo questa becera
interpretazione, il covid sarebbe tutto un complotto della Cina per
mettere le mani sul resto del mondo, una Cina che comunque non è
(purtroppo, diciamo noi) comunista dalla fine degli anni 70;
o come altre 'uscite' per cui si tratterebbe solo di una pseudopandemia, di un terrorismo mediatico.
Stupidaggini a piene mani, ma con un chiaro indirizzo di destra.
Giovedì
hanno potuto prendere la scena giornalisti, come Abate, emarginati, che
finalmente trovano il loro habitat per sfogare la loro rabbia, che non è
certo di ora ma data dalla sua emarginazione.
Si
sono sentiti imprenditori che usano strumentalmente le difficoltà,
serie, dei dipendenti, per farsi improvvisamente paladini dei diritti
dei lavoratori, quando fino al giorno prima questi diritti li hanno
schiacciati.
Tutto questo è schifezza reazionaria!
La
partecipazione - che non è stata comunque così grande come alcune
immagini vogliono far apparire, vi erano anche titolari di esercizi,
padroni medi e piccoli della provincia e della Regione - gli applausi,
gli slogan, gli effettivi problemi e anche critiche legittime alle
misure del Dpcm, non attenuano il fatto che questo tipo di protesta non c'entra niente con la lotta necessaria dei lavoratori, lavoratrici, masse impoveriti di Taranto.
Anche
l'azione della polizia giovedì è stata differente. L'altra sera è stato
permesso che non fossero rispettate le minime misure anticontagio:
tanti non avevano la mascherina sul volto, le persone soprattutto sotto
il palco erano assiepate; ma nulla è successo, nessun intervento su
questo della polizia, nessuna sanzione. Tutt'altro atteggiamento invece
quando a scendere in piazza, a protesta sono i lavoratori e le
lavoratrici; noi l'abbiamo visto il 24 nel presidio alla prefettura,
nonostante numeri decisamente inferiori, anche avere la mascherina che
copriva solo la bocca bastava perchè la polizia intervenisse.
Noi
sappiamo bene e denunciamo e lottiamo contro misure che non risolvono
affatto i problemi di lavoro, di salario, di effettiva difesa dal covid,
dei lavoratori, dei precari, disoccupati, degli studenti, delle masse
popolari; sappiamo che anche tra i commercianti, ristoratori non sono
tutti uguali e alcuni di loro effettivamente rischiano di scivolare
nella miseria, nelle fila dei disoccupati, altri si sono fatti mucchi di
soldi (e perchè mai ora devono avere "aiuti" dal governo, senza neanche
una verifica se tengono i dipendenti a contratti regolari, se ha pagato
sempre le tasse, ecc?)
MA QUESTO NON HA NULLA A CHE FARE E DEVE SEPARARE E DENUNCIARE LE PROTESTE DI PADRONI E PADRONCINI, NEGAZIONISTE, FASCISTE.
La pandemia, l'azione del governo non
deve essere una "coperta" che tiene insieme padroni e lavoratori, chi si
è fatto soldi sfruttando e chi è stato sfruttato, i disoccupati, i
giovani.
Noi abbiamo dall'inizio lottato contro padroni, governo per la difesa di salari, lavoro, salute (mentre
non pochi ristoratori, commercianti, anche tra quelli che c'erano in
piazza, licenziavano i propri lavoratori e ora gridano solo per sè); ed
è questa lotta che continueremo e svilupperemo e chiamiamo i
lavoratori, gli studenti, le donne, tutti i settori impoveriti a venire.
Nessun commento:
Posta un commento