Diritto alla casa, rivalutazione delle periferie, una riforma della filiera del cibo. E ancora il tema del lavoro, con un piano nazionale d’emergenza, perché “siamo ai limiti della schiavitù, nel quadro dell’economia digitale”. Ma soprattutto, politiche per l’immigrazione e l’accoglienza, con la richiesta al governo di “cancellare i decreti Salvini“. Queste alcune delle proposte lanciate dal sindacalista e attivista Aboubakar Soumahoro, organizzatore degli Stati popolari. “Non è possibile un’operazione di maquillage, quei decreti creano insicurezza e illegalità, vanno eliminati del tutto”, ha rivendicato. E ancora: “Vogliamo confrontarci con il governo. Agli Stati generali è stato asserragliato nel palazzo, invece noi partiremo dai territori. Se l’esecutivo non ci ascolterà, questo
manifesto e queste proposte le realizzeremo noi”, ha rivendicato Soumahoro. Parole che sembrano lasciare aperta anche la possibilità di trasformare le richieste della piazza in un movimento politico. Uno scenario che l’attivista non esclude. “Partecipare alle elezioni? C’è da dire che intanto la politica ha trasformato la nostra società in un serbatoio elettorale, dove si prendono i voti e si aspettano altre scadenze. Noi invece vogliamo vivere il presente e costruire il nostro futuro. Siamo pronti a camminare per costruire la nostra felicità in modo collettivo”.

Per conoscenza - comunicato della USB sul suo abbandono

USB: Aboubakar Soumahoro lascia, gli auguriamo i successi che merita. Noi continuiamo a lottare tra e con i lavoratori


Nazionale, 28/07/2020 07:35
Aboubakar Soumahoro ci ha comunicato la sua decisione irrevocabile di lasciare l'Unione Sindacale di Base per continuare la sua esperienza in altre forme e contesti. La sua decisione non ci giunge del tutto inattesa: da tempo la sua internità ai processi decisionali collettivi del sindacato era andata scemando e sempre più il suo impegno si era realizzato attraverso altre forme.
Ovviamente l'uscita di Abou dalla nostra organizzazione non è indolore, come non lo sarà per quel settore, i braccianti e il lavoro agricolo, che aveva il compito di seguire e organizzare e che fin qui ha seguito e organizzato con grande capacità e dedizione. Ma la USB ha risorse importanti al proprio interno che potranno continuare nel lavoro avviato con Abou.
Ad Abou non ci resta che augurare i successi che merita nel mondo in cui ha scelto di meditare camminando. A noi il compito di continuare a riflettere combattendo tra, e con, le lavoratrici e i lavoratori.
Unione Sindacale di Base