CPI (Maoist) CC, ERB : Observe Martyrs’ Week with Great Revolutionary Enthusiasm!
in honour of revolution's martyrs in India
28th july day of information,action, solidarity for freedom Varavara Rao,Saibaba and all political Prisoners in India - ICSPWI
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Celebrare
la Settimana dei Martiri con Grande Entusiasmo Rivoluzionario
Comitato
Centrale
Divisione Regionale Orientale
P.C.I. (Maoista)
Divisione Regionale Orientale
P.C.I. (Maoista)
Compagni
e messe rivoluzionarie,
Sapete
tutti che la prossima settimana, dal 28 luglio al 3 agosto, come ogni
anno osserviamo la settimana dei martiri. La via che ci hanno
mostrato i grandi maestri del proletario internazionale, il compagno
Marx, il compagno Frederick Engels, il compagno Lenin, il compagno
Stalin, il compagno Mao Zedong, i fondatori del nostro partito e
maestri del proletariato del nostro di paese, compagno Charu Majumdar
e il compagno Kanai Chatterjee, è segnato dal sangue dei martiri
della rivoluzione che hanno dato la vita per la causa
dell'instaurazione di una società senza classi. Sono nostra fonte di
ispirazione ogni giorno. Vivono nei nostri ricordi, vivono nei nostri
sogni e perciò osserviamo questa settimana come la settimana dei
martiri. L'ideologia che li ha guidati nel loro sogno di issare la
bandiera rossa del proletariato e offrire la vita per la causa della
rivoluzione davanti ai proiettili del nemico; in questa settimana
sosteniamo tra le masse quell'ideologia, quel sogno con tanta più
determinazione. Ogni compagno di partito, simpatizzante, attivista di
organizzazioni di massa rivoluzionarie, ogni combattente del PLGA,
della milizia, i membri di comitati rivoluzionari e le masse che
partecipano ai movimenti partecipano numerosi al nostro programma.
Rinnovano il giuramento di avanzare nella lotta e lavorano duramente
per realizzarlo. Al di là di ogni dubbio, supereremo tutti gli
ostacoli, la repressione di Stato e le difficoltà, per ricordare i
nostri amati martiri e coinvolgeremo le masse nel movimento
rivoluzionario secondo il nostro programma.
Compagni,
osserviamo la nostra settimana dei martiri in un momento in cui nel
nostro paese e in tutto il mondo ha luogo un'epidemia molto grave.
Questa epidemia è il capitale globale o imperialismo. Negli ultimi
decenni abbiamo visto che l'imperialismo è in crisi. È la crisi
della sua economia di mercato; della sua produzione; del capitale
finanziario; crisi del suo controllo sul mondo. Neppure dopo due
guerre mondiali non sono riusciti a superare la loro crisi, anzi,
essa si è aggravata. La ricaduta di questa crisi è scaricata sulle
masse oppresse e sfruttate del mondo. Hanno usato tattiche raffinate
per spacciare la crisi come modello di "sviluppo".
Qualunque cosa facciano, è per il bene dello "sviluppo"!
Anche quando parlano di "Stato sociale", dietro la vuota
promessa di politiche a favore dei cittadini l’obiettivo principale
è organizzare il loro "mercato". È un tentativo di
reprimere il socialismo, di trasformare in merce il benessere del
popolo e usare il potere dello Stato per far uscire il capitalismo
dalla sua crisi. Per questo, per le loro esigenze, lo spacciano come
il loro modello di "sviluppo". Ancora una volta, quando
parlano di libertà economica, propongono un'inversione di marcia
dalle politiche pro-popolari e propongono un nuovo modello. Il
modello di liberalismo-privatizzazione-disinvestimento. Seguendo
questa via si creano ancora crisi (come quella dei sub-prime in
America), e allora ripropongono riforme del vecchio modello di
sviluppo. Così, affrontiamo nuove forme di crisi di modelli ispirati
al capitalismo. In realtà, tutti questi modelli di sviluppo sono
anti-popolari. Inseguendo il loro "sviluppo", costringono
le masse alla miseria. Le file di giovani disoccupati continuano ad
ingrossarsi, perché inseguendo lo "sviluppo" posti di
lavoro sono persi a causa dell'automazione. A causa dello “sviluppo”
i lavoratori perdono il lavoro, lavori stabili vengono sostituiti da
contratti temporanei. "Per lo sviluppo" aumenta la giornata
lavorativa, da 8 fino a 12 ore. Questo "modello di sviluppo"
spinge i contadini a indebitarsi e a morire di suicidio. "Per lo
sviluppo" s chiude la strada all'autodeterminazione e si
mantiene intatto il sistema delle caste, per rendere immediatamente
disponibile manodopera a basso costo. Il loro "modello di
sviluppo" distrugge le foreste, inquina l'acqua e l'aria. Il
cancro della povertà si è diffuso in tutto il mondo.
Fame-malnutrizione-disuguaglianza-disoccupazione-carestia-siccità-alluvione-corruzione-etnocentrismo
avvelenano l'intero tessuto sociale. Combattono tra loro come cani
per il controllo dell'economia di mercato. Di conseguenza, da un
lato, il capitale globale in alleanza con il compradori, le forze
reazionarie, sono complici nel saccheggio del nostro paese e,
dall'altro, estendono le loro tattiche oppressive contro la classe
operaia. Dunque si acutizzano la contraddizione tra i paesi
imperialisti e le masse oppresse del mondo, la contraddizione tra
capitale e lavoro e la contraddizione tra le nazioni imperialiste. A
causa della contraddizione tra i paesi imperialisti abbiamo già
assistito a due guerre mondiali. La storia ne è testimone. E le
guerre tra le potenze imperialiste ancora non cessano. Conflitti
regionali, controversie sui confini, guerra fredda, "guerra al
terrore" - che in realtà è l'aggressione dell'America in Medio
Oriente - le varie forme di guerra commerciale e le esercitazioni
militari congiunte sono fondamentalmente dei preparativi di guerra.
Per frenare la resistenza popolare, le agenzie di intelligence dei
paesi imperialisti come CIA, FSB, Mossad supportano le classi
dominanti per condurre una guerra contro il popolo. Questo in realtà
dimostra ciò che già il compagno Lenin aveva indicato
"L'imperialismo significa guerra". In questo contesto,
assistiamo alla disputa di confine tra India e Cina, che è
sostanzialmente un conflitto tra l'imperialismo cinese e l'alleato
dell'imperialismo USA, l'India. Soldati stati uccisi da entrambe le
parti. Cresce di giorno in giorno la resistenza popolare contro
l'oppressione statale, le atrocità implacabili, le disuguaglianze.
Dalla Francia alla Grecia; dall'Italia alla Spagna; dall’Algeria al
Cile; in Palestina e in Siria; dalle richieste di autodeterminazione
dei curdi al nazionalismo delle masse in kashmir; in Sudan, Iraq,
Iran, Afghanistan, Turchia, El Salvador, Perù, Brasile,
Nepal-India-Bangladesh e persino in Pakistan il popolo occupa le
strade. Poco tempo fa, durante il lock-down per il coronavirus, i
comunisti rivoluzionari di diversi paesi come Francia, Italia e
Grecia hanno organizzato proteste. In America durante il lock-down i
comunisti rivoluzionari hanno organizzato un gran numero di persone
per partecipare alle manifestazioni del Primo Maggio. Nel vicino
Bangladesh, gli studenti sono scesi in piazza per protestare. In
Pakistan contadini con in pugno la bandiera rossa hanno partecipato a
una storica lunga marcia. In piena crisi coronavirus in America la
polizia ha brutalmente ucciso un uomo di colore. I manifestanti hanno
dato fuoco stazioni di polizia. Hanno attaccato la polizia. Diverse
fonti riferiscono che migliaia di persone hanno circondato la Casa
Bianca, residenza ufficiale del Presidente USA. Le manifestazioni
sono state tanto forti che il presidente americano si è dovuto
rifugiare in un bunker. Nella città di Seattle, i manifestanti hanno
occupato una parte della città e cacciato la polizia. Sotto
l'immensa pressione delle proteste, l'amministrazione di Minneapolis
ha deciso riforme all'interno della polizia e ha consegnato la
sicurezza nelle mani delle masse. In tutto il mondo le masse hanno
mostrato solidarietà con la lotta del popolo americano. In Francia
il movimento di solidarietà ha assunto un carattere violento. I
movimenti di solidarietà si sono estesi dal vicino Canada, alla
Francia,l’Italia, la Germania, l’Inghilterra e altri paesi
europei. In Inghilterra, è diventato un festival distruggere le
statue di reazionari. Il movimento si è diffuso anche in Africa e in
America Latina. Mentre questo movimento era in corso, in Messico sono
scoppiate le proteste dopo che una persona in custodia di polizia per
non aver indossato la mascherina contro l'epidemia è stata
brutalmente assassinata. Un'esplosione così intensa che i
manifestanti hanno dato fuoco a un poliziotto. Anche in Libano, Cile
ed Equador, a fronte della crisi economica causata dal lock-down è
esplosa la protesta. In Libano lemasse si sono scontrate con la
polizia, cercando di assaltare la banca centrale. Già prima
dell'epidemia di coronavirus le strade e le università del nostro
paese erano scosse da proteste di massa. Proteste militanti erano
scoppiate in particolare contro il National Register of Citizens
(NRC) e Citizenship Amendment Act (CAA), e le masse vi hanno
partecipato in gran numero. In tutto il paese, durante il lock-down
imposto dopo lo scoppio dell’epidemia ci sono state proteste contro
le carenze di cibo e servizi sanitari. Centinaia di lavoratori
migranti, lasciati senza alcun aiuto dal governo, si sono dovuti
battere contro le atrocità della polizia e percorrere centinaia di
miglia per tornare ai luoghi d’origine. In città come Mumbai,
Surat, Bangalore, Delhi, Hyderabad, Vishakapattanam sono scoppiate le
proteste militanti dei lavoratori migranti per ottenere cibo e
alloggio. Durante il blocco, centinaia di studenti e giovani si sono
schierati al loro fianco. Dal lato della lotta popolare si dimostra
l'importanza di ciò che diceva il grande maestro del proletariato
Mao Zedong: "i paesi vogliono l'indipendenza, le nazioni
vogliono la liberazione e il popolo vuole la rivoluzione".
L'epidemia
di coronavirus ha dimostrato ancora una volta che la classe dominante
compradora è contro la classe operaia e dalla parte dei ricchi.
Prima del blocco, sono stati speso milioni di soldi pubblici in voli
per far rientrare in India indiani della classe medio-alta. E al
ritorno non sono stati neppure sottoposti a misure preventive. Al
contrario, il governo è stato riluttante a fornire assistenza per
riportare a casa i lavoratori migranti bloccati in altri stati.
All'inizio del blocco, il governo ha annunciato che i lavoratori
avrebbero ricevuto un congedo retribuito ma non ha mosso un dito
quando i privati hanno licenziato i lavoratori. Quando dei funzionari
del dipartimento delle entrate hanno proposto di tassare maggiormente
i super ricchi, questi sono stati oggetto di sanzioni amministrative.
Ma questa richiesta è assolutamente giustificata dato che nel 2019
l'utile netto delle 15 maggiori aziende in India è stato di 4750
miliardi di rupie. Le prime 500 società hanno realizzato un utile
netto di oltre 100.000 miliardi. Va sottolineato che è l’utile
netto, dopo il pagamento delle tasse. Se il governo adottasse
un'imposta del 25% sull'utile netto, sarebbe possibile ottenere
24.000 miliardi. Questi soldi avrebbero potuto essere usati per
sfamare i poveri e l'isolamento dall'epidemia di coronavirus avrebbe
avuto successo. Ma per la classe dirigente gli interessi delle
aziende sono più importanti del benessere delle masse. Al contrario,
il governo sta tagliando gli stipendi dei suoi dipendenti,
sperperando il loro fondo pensioni, in questo periodo di inflazione e
aumento dei prezzi, hanno bloccato qualsiasi adeguamento. Il governo
ha anche avviato il disinvestimento in settori pubblici come le
ferrovie, BSNL, banche, bima, miniere, difesa e altri ancora, per
cederli a privati. Non solo le masse colpite dalla povertà si
trovano ad affrontare la crisi economica, insieme all'offensiva
fascista di Modi-Shah, anche i ceto medio è diventato bersaglio
dell'attacco. In questo scenario di pandemia, ogni nazione
imperialista affronta la recessione economica. Una parte degli
economisti ritiene che questa recessione sarà peggiore di quella
degli anni '30. Per far fronte a questa situazione di crisi, le
classi dirigenti hanno adottato misure repressive che spingono lo
Stato verso il fascismo. Approfittando del lock-down, le classi
dominanti hanno rafforzato le loro posizioni. In India, invocando la
legge sulla gestione delle catastrofi, è stato imposto lo stato di
emergenza. Per sfuggire all'epidemia, la classe dirigente propone il
"distanziamento sociale" invece che il "distanziamento
fisico" proposto da scienziati e ricercatori, allo scopo di
rompere la solidarietà tra il popolo. Ciò viene fatto con piena
consapevolezza. I media sponsorizzati dalle aziende stanno seguendo
le orme della classe dirigente e invece di aiutare il popolo a
conoscere la verità scientifica sull'epidemia, contribuiscono alla
manovra seminando confusione e terrore. La maggior parte dei
ricercatori ha affermato che il lock-down non è la soluzione
scientifico per contrastare l'epidemia di coronavirus, che l'epidemia
deve essere affrontata socialmente per aumentare l'immunità della
popolazione. Per affrontare il problema, i ricercatori hanno anche
proposto di identificare i focolai, mettere in quarantena gli
ammalati e l'area di residenza. Il governo dovrebbe anche prendere
l'iniziativa per la distribuzione di prodotti essenziali come
maschere, disinfettanti, sapone, cibo e altri prodotti sanitari e
garantire le infrastrutture.
L'epidemia
di corona virus ha messo in luce la faccia di decadenza e repressione
del capitalismo. In questo periodo nel nostro paese la disoccupazione
è aumentata di 3 volte e mezzo. L’economica aveva già pagato lo
scotto della crisi prima dello scoppio dell’epidemia e ora a causa
del blocco è in grave recessione. Nei primi 5 anni di governo Modi
la sua promessa di "Aache Din" è stata smentita. Qualche
tempo fa NSSO nel suo rapporto riferiva che da luglio 2017 a giugno
2018 il potere d'acquisto della popolazione delle aree rurali è
diminuito dell'8,8%. È la prima volta dal 1972 che il potere
d'acquisto della popolazione rurale diminuisce. Tenendo conto della
popolazione urbana e rurale, il potere d'acquisto è diminuito del
13%. Secondo il World Inequality Database, nel 2017 il 9% della
popolazione aveva controllo del 58% delle risorse. Nel 2018 la quota
è aumentata al 73% e ora è salita al 76%. Dall'altro lato, il
reddito del 91% della popolazione è diminuito. Secondo il rapporto
di Credit Swiss, durante il governo Modi in India è stato raggiunto
il più alto livello di disuguaglianza degli ultimi 80 anni. Il
Global World Health Report indica che l'India è al secondo posto in
termini di disuguaglianza tra ricchi e poveri. Il 60% della
popolazione possiede solo il 4,8% delle risorse. Negli ultimi 5 anni
oltre 700.000 fabbriche sono state chiuse. Nel periodo 1980-1981 la
quota dei salari dei lavoratori era il 28,5%, nel periodo 2012-2013
si è ridotta all'11%. Poi è ulteriormente calata al 9% (fonte: ILO,
serie Asia Pacific Working Paper) .In altre parole, la classe
capitalista acquisisce il 90% del valore estratto dalla forza lavoro.
Questa disuguaglianza sta effettivamente spingendo l'economia di
mercato verso una grave recessione. Sebbene il governo Modi stia
facendo del suo meglio per dare agli Ambani-Adani l’opportunità di
fare affari senza intralci, molti industriali stanno delocalizzando
dall'India. Lo slogan "un paese una tassa" è stato
adottato per imporre la tassa generale sugli scambi, che ha provocato
la distruzione totale delle piccole e medie imprese e perfino le
industrie si sono allontanate dagli investimenti in India. Questo
"terrore fiscale" ha costretto al suicidio perfino il
proprietario della catena Coffee Day . D'altra parte, approfittando
del blocco, Ambani ha incrementato il suo patrimonio. Se questo è lo
scenario economico, è ovvio che per mantenere tale sistema
l'aggressività della classe dominante sarà inevitabile e si
spingerà verso il fascismo. Da quando Manmohan-Chidambaram iniziò
la politica di liberalizzazione economica, lo Stato indiano sta
lentamente diventando sempre più fascista. Movimenti di massa
reazionari marcia hanno dato un esempio di un terrore senza
precedenti. E il governo è diventato sempre più corrotto. Poi è
arrivato l'avatar Modi. Salito al potere, il governo Modi iniziò a
battere la grancassa dell’"Acche Din" e lanciato il grido
di guerra di "Na Khaunga na Khane Dunga" (non cederò alla
corruzione né permetterò a nessun di farlo). Ma ha fatto
esattamente il contrario. Lo scenario politico indiano divenuto preda
di estremisti reazionari, assassini, teppisti. Ha iniziato approvando
leggi draconiane per frenare le voci di dissenso, per incarcerarle
per prendere il controllo su tutto, i servizi segreti sono stati
usati perfino contro l’opposizione parlamentare. Ciò che rimaneva
della struttura federale è stato completamente distrutto e i governi
regionali sono diventati solo delle marionette, senza alcun potere
reale. Poi hanno iniziato a diffondere tensione tra le comunità, con
campagne quali ghar-wapsi, love jihad, la protezione delle mucche e
altre politiche brahmaniche per distruggere il tessuto della pace
intercomunitaria. Vittime degli attacchi sono stati i Dalit, le
minoranze musulmane, gli Adivasi e le donne. Anche laici, democratici
e tolleranti sono diventati un bersaglio. Da un lato sono stati
assassinati laici come Narendra Achyut Dabholkar, Govind Pansare,
Gauri Lankesh, dall'altro intellettuali democratici come Varavara
Rao, Sudha Bharadwaj, Anand Teltumbde e altri sono stati bollato come
"Urban Naxals" e messi in prigione usando il draconiano
UAPA. Durante il lock-down il governo ha usato l'epidemia di corona
virus come copertura per arrestare attivisti che avevano avuto un
ruolo importante nel movimento in corso contro NRC-CAA-NPR. Nelle
nostre aree di resistenza hanno modificato il modello della
"Operazione Green Hunt" di Chidambaram per lanciare un
offensiva ancora più brutale col nome in codice di "Missione
Samadhan". Abbiamo continuato la nostra lotta, consolidando
politicamente, organizzativamente e ideologicamente le masse e
insieme il nostro programma militare.
Il
governo di Modi e Sangh Parivar, usando tecniche
goebbelsiane
di odio e divisione, sono riusciti
polarizzare
una parte della popolazione. Non si sono limitati a uccidere laici
con inclinazioni
scientifiche,
hanno continuato la loro caccia
alle streghe per la distruzione
di idee e opinioni scientifiche. Hanno iniziato a diffondere nel
popolo idee anti-scientifiche.
Strane affermazioni pseudoscientifiche, come "Pegasus era in
realtà un aeroplano dell'età
vedica, inventato dal saggio Bharadwaj", "La divinità
Ganesh, con testa di elefante, dimostra che nell'antica India c'erano
già
interventi
di chirurgia plastica", "Karna, il figlio di Kunti,
dimostra che già nell'antica India c'erano mezzi per procreare
un
bambino in provetta”,“ La meccanica quantistica è
già menzionata
nei Veda”,“Le mucche inalano anidride carbonica ed espirano
ossigeno, aumentamo la quantità di ossigeno nell'ambiente”,“L'urina
di mucca può curare il
corona
virus e altre malattie","L'urina di mucca contiene
oro","Durante l'età di Mahabharat esisteva
internet,
altrimenti
come avrebbe potuto Sanjay dare a Djitarashtra un resoconto
dettagliato di sulla battaglia", ecc. Saggi di questo tenore
sono presentati perfino a convegni
scientifici
internazionale venivano presentati, con massima umiliazione per la
comunità scientifica indiana di
fronte al mondo.
Con l'aiuto delle loro cellule si Internet hanno diffuso
l'islamofobia e in una certa misura sono riusciti
a creare
confusione in una vasta parte della popolazione. Insieme alla
diffusione dell'odio etnocentrico,
hanno iniziato a creare tensione tra gli abitanti del Nord-Est e i
bengalesi. Hanno creato odio e divisione anche tra Adivasi e non
Adivasi, specie nella comunità Mahato, tra Adivasi cristiani e non
cristiani, tra due nazionalità oppresse. Avendo prodotto tali
disunione
e divisione tra la gente,
il lock-down
ha
dato alla classe dominante la opportunità perfetta per
imporre il
"distanziamento sociale". Ne hanno approfittato
propagandare che "il corona virus è colpa dei musulmani"
incolpando
la
minoranza.
Ma proprio come nessuno può fermare
i
raggi del sole usando le mani, le bugie e voci non possono impedire
alla verità di emergere. E
durante
questa epidemia è venuto
alla luce
il ruolo estremamente
regressivo
del governo Modi. Le masse hanno risposto anche scendendo in piazza
in gran numero.
Amici,
dalla fine del XX secolo, con la caduta della Cina rossa socialista,
l'aggressività delle forze imperialiste è cresciuta enormemente. Il
capitale finanziario imperialista, per
le
sue stesse leggi, è caduto in una grave crisi. Il compagno Lenin ci
ha già insegnato che questa crisi è permanente. Fonti
di questa crisi sono
la
sovra-produzione,
il
fallimento
dell'economia di mercato, l’importazione di capitale, il
controllo
sui
mercati.
È impossibile per il capitalismo superare questa situazione. Mentre
aggressioni,
guerre e distruzione sono lo
accompagnano
costantemente. La sua crisi è diventata così profonda che non può
nemmeno fingere
di
essere dalla
parte del popolo.
Per
di più,
non esiste più un solo paese socialista, un paese sotto il dominio
del proletariato, quindi non è necessario alcuna
solidalarieta
con la classe lavoratrice. Così la maschera è caduta e ha rivelato
la vera natura dell'imperialismo. I diritti guadagnati conquistati
dalla classe operaia attraverso tante
lotte
hanno subito gravi
arretramenti.
Il campo capitalista è esultato vedendo il fallimento temporaneo del
socialismo e ha proclamato
che
"il socialismo è un'ideologia obsoleta". Nonostante
ciò, guardando
la
crisi del capitalismo, le masse hanno di nuovo iniziato ad armarsi
dell'idea
di socialismo e marxismo. Sicuramente, il temporaneo arretramento del
socialismo ha creato confusione tra le masse. Il primato dei saperi
scientifici specializzati sulla scienza di base, fondamentale per
imporre
la propria visione e
promuovere la tecnologia a fini di profitto ha creato
ostacoli
alla comprensione della situazione mondiale
attuale
da
una
prospettiva adeguata. Approfittando
della situazione,
i capitalisti e gli intellettuali da loro sponsorizzati hanno imposto
l'idea
dell'economia di libero mercato, sradicando tutto
ciò che fosse di ostacolo
sulla
via
del capitale. Si sono alleati con loro agenti quali
Manmohan-Chidambaram-Amit
Shah per dominare economicamente regioni di Asia-Africa-America
Latina investendo capitale per saccheggiarne le risorse e trasformare
anche le istituzioni pubbliche in agenzie
d’affari.
Il risultato ovvio di tutto ciò sono disordini di massa in tutto il
mondo e, come reazione, il processo dell'offensiva fascista. La
natura fascista dello stato dipende totalmente dall'economia di
libero mercato. Per questi motivi, i modelli economici liberali e
neoliberali stanno guadagnando influenza, costruendo il
luogo comune che
"non esiste alternativa al capitalismo" "abbiamo
raggiunto la fine della storia" "abbiamo raggiunto la fine
della scienza", "la globalizzazione dal volto umano”.
Politicamente, queste idee neoliberiste sono base del fascismo.
Queste idee, da un lato rafforzano il fascismo, dall'altro cercano di
creare confusione all'interno del movimento rivoluzionario. In questa
era contemporanea neofascista il loro fondamento ideologico si basa
sul post-strutturalismo, post-modernismo, post-verità ecc. che sono
fondamentalmente
di natura metafisica e agnostica non riconoscono la verità
oggettiva. Se osserviamo la verità da una prospettiva idealista,
vedremo che la verità è assoluta. Poiché la dinamica di una
materia cambia costantemente, sembra che non ci sia verità, ma si
giunge a questa conclusione solo
supponendo
che la verità sia assoluta. Ma se prendiamo in considerazione la
natura dinamica della materia, secondo la definizione di Lenin: “La
materia è una categoria filosofica che denota la realtà oggettiva
che viene data all'uomo dalle sue sensazioni e che viene copiata,
fotografata e riflessa dalle nostre sensazioni, mentre esiste
indipendentemente da
esse",
ciò significa che la realtà ha un'esistenza al
di là della
nostra coscienza. In altre parole, ciò che è inesistente o non
esiste al di là dei nostri sensi, semplicemente non è vero. Il
compagno Lenin indicava anche che:
“Non c'è niente al mondo che non sia materia in movimento, e la
materia in movimento non può muoversi se non nello
spazio
enel tempo". Che cosa
diventa,
allora, la verità? Guardare la materia in modo dialettico rispetto
allo spazio e al tempo ha definito la "verità" in
una
nuova luce. Gli idealisti era soliti considerare
la
verità come inesistente o come qualcosa di assoluto o in modo
metafisico. Questi due punti di vista sono stati confutati
dall'approccio
materialista dialettico. Innanzitutto, il materialismo dialettico ha
stabilito la verità oggettiva della materia e, d’altra parte,
rifiutando il concetto di verità assoluta, ha mostrato che anche la
verità è relativa e dipende dallo spazio e dal tempo. Se guardiamo
alla nostra società, vedremo che è divisa in classi. La società è
composta da classi diverse e perciò
esiste
la
lotta
di classe. Se lo guardiamo
dal
punto di vista dello spazio e del tempo, ci renderemo conto che non
era questa la realtà delle società comuniste primitive, quando non
esisteva la divisione in
classi.
In questa prospettiva, per Engels esiste una verità oggettiva.
Menziona la morte di Napoleone e dice che sebbene sia accaduta nel
passato,
è vera. Sappiamo anche che la vera natura della materia è l'unità
degli opposti: anche questa è una verità oggettiva. Lenin ammetteva
il
concetto di verità assoluta ma non da un punto di vista idealista.
Lenin ha dimostrato che la verità dipende dallo spazio e dal tempo
ed è relativa, ma la verità esiste anche al di là della nostra
interpretazione. Così
che Lenin ha tracciato un discrimine tra l'interpretazione idealista
della verità e la comprensione dialettica della verità. In altre
parole, Lenin mostrò che una verità può essere relativa e
assoluta. Molti potrebbero restare confusi pensando a quando la
verità può essere definita relativa e quando può essere definita
assoluta. Secondo il leninismo, dobbiamo comprendere
che
la verità non è assoluta e che la verità assoluta non è assoluta
per sempre. Lo indichiamo come assoluta perché esiste
indipendentemente dall'interpretazione individuale. La sua esistenza
non dipende dal fatto che la conosciamo o no. In questo senso, è
assoluta, e poiché è anche dinamica, è anche relativa. In questa
prospettiva, Lenin ricordava a Machines ciò che Engels aveva
detto
circa
a
legge di Boyle: “facciamo l'esempio
della legge di Boyle (il volume di un gas è inversamente
proporzionale alla sua pressione). Il
"grano della verità" contenuto in questa legge è verità
assoluta solo entro certi limiti." Questo è il punto di vista
marxista sulla
verità
(relativa e assoluta). È qui che ci distinguiamo
ideologicamente dai
post modernisti. Questi non accettano affatto la verità. Quindi non
sono che la nuova forma dei vecchi agnostici. Non accettano la realtà
oggettiva di sessuna
cosa,
secondo loro i sovrani, i potenti e le le entità dominanti (non
accettano il concetto di classe) selezionano i discorsi con la
nostra
"lingua" e "struttura" e noi li semplicemente
interpretiamo in quel modo. Per loro non c’è
l'esistenza
della materia, ma solo l'esistenza della "narrativa". La
scienza non è uno strumento per comprendere la materia e il mondo, è
solo parte della "grande narrativa" delle entità
dominanti. Anche del marxismo hanno un’idea simile. Attuare la
dittatura del proletariato conducendo la
lotta
di classe e stabilendo una società senza classi, senza sfruttamento,
secondo loro è solo una "grande narrazione" o "discorso
primario". Credono che non si possa stabilire la società senza
classi e perciò
è
necessario prendere iniziative limitate per contribuire
ad
espandere i limiti
dei
diritti democratici. Si limitano a questo. Di conseguenza, nella loro
concezine dominano forme di lotta anarchiche - lotta per il salario
ma mai costruire un'organizzazione. Ma anche per prendere
iniziative li mitate è
necessaria un'organizzazione. Hanno
poi l'idea di una diversa forma di organizzazione, che potrebbe
sembrare un concetto nuovo ma in realtà non è diversa da ciò di
cui si dibatteva tra Marx-Engels e gli anarchici prima della comune
di Parigi. Non è che vino vecchio in una bottiglia nuova. Rifiutano
totalmente
la
struttura piramidale dell'organizzazione, che sviluppa comitati dai
livelli più alti ai più bassi, il centralismo democratico,
prendendo le decisioni assumendo
opinioni
in modo unitario, ecc. In una parola, abbracciano le idee
neo-metafisiche di individualismo, consumismo e di certo
nichilismo.
Nella struttura organizzativa abbracciano l'anarchismo.
Fondamentalmente, le idee postmoderne sono emerse con il
neoliberalismo, analogamente a livello organizzativo ha preso piede
il neo-anarchismo. Nel campo della arte e della letteratura la
fondazione
Ford, la fondazione Rockefellar e la CIA hanno finanziato centinaia
di migliaia
di
ONG che a loro volta hanno finanziato numerosi scrittori, artisti e
intellettuali in tutto il mondo. La letteratura e l’arte
sviluppatesi per effetto dei movimenti operai,
della rivoluzione proletaria, delle iniziative prese dai paesi
socialisti rappresentava
la
crisi socio-economica e la lotta per raggiungere l'emancipazione. In
una parola, questo tipo di letteratura e arte poneva
l'accento
sulla società nel suo insieme piuttosto che sull’individuo,
al di là delle questioni
socio-economiche.
D'altra parte, le ONG finanziate dai paesi imperialisti hanno dato
molta più importanza alla forma d'arte e inclinazioni individuali.
Hanno promosso l'individualismo e l'idea che la lotta collettiva non
ha
senso.
Ciò ha dominato l'intero campo
della
letteratura e arte. Oltre
a ciò,
anche Internet e i social media hanno contribuito a promuovere il
consumismo e l'individualismo a livello culturale. Il concetto
borghese di "proprietà privata" dà la massima importanza
alla libertà individuale e, allo stesso modo, la base economica del
neoliberalismo è promossa dai post modernisti in una forma neo
anarchica che a sua volta sta rafforzando il fascismo. I movimenti
relativi ai diritti delle donne, contro
il razzismo,
le
caste,
l’etnocentrismo
sono
tutti legati al punto di vista di classe e alla lotta di classe, ma i
postmodernisti rifiutano un tale approccio scientifico e cercano di
separare questi movimenti dalla prospettiva di classe e dai movimenti
della classe operaia. Così
indeboliscono complessivamente tutti i movimenti. Così
dunque, sostenendo tali ideologie, l'imperialismo
opera per frenare i movimenti operai
in
tutto il mondo. Ciò
ha
anche un’influenza sul nostro partito. Specie nei movimenti
studenteschi, nel movimento delle donne, nel movimento per i diritti,
nel movimento dei lavoratori e su
altri
fronti intellettuali soffre
di
questo problema. Di conseguenza, si può notare che l'individualismo,
il patriarcato e le tendenze consumistiche hanno acquisito influenza
nel nostro movimento. Oltre
a ciò, a livello psicologico il nemico conduce una guerra a bassa
intensità. Questi problemi aiutano indirettamente il nemico a
condurre la
guerra
psicologica. L’atteggiamento egocentrico, l’individualismo
estremo, non accettare
l'opinione
della maggioranza, fondare
un'organizzazione
diversa senza risolvere il dibattito, non riconoscere
il
centralismo democratico – sono
direttamente o indirettamente effetto
delle tendenze post moderniste che stanno indebolendo internamente la
nostra organizzazione. Ovviamente ciò
sta
indebolendo anche i movimenti. Si può osservare che anche tra
i membri
del nostro partito le tendenze post moderniste sono
straordinariamente evidenti negli scritti politici, nei discorsi,
ecc. in misura
importante
di cui non sono neppure consapevoli. Ciò sta avendo effetto anche
sulla
loro
pratica. Ciò può essere contrastato solo da un'approfondita
comprensione del marxismo-leninismo-maoismo, della pratica del
centralismo democratico, della bolscevizzazione del partito e
servendo la
rivoluzione
contadina attraverso la guerra popolare di
lunga durata.
Amici,
sappiamo che dopo la morte del compagno Mao Zedong, la
cricca revisionista
di Deng Xiaoping ha preso
il
potere e schiacciato
i
rivoluzionari. Questi seguaci della via capitalista hanno lentamente
trasformato la Cina socialista in
un'economia
di mercato. Perciò non esiste più al mondo un solo paese
socialista. Ma dagli anni '70 alla metà degli anni '80 fino a quando
l'Unione Sovietica non si è dissolta, ci sono state due potenze
imperialiste in competizione. Uno era l'imperialismo americano e
l’altra
l'Unione Sovietica social-imperialista. Tra questi due paesi c'è
stata
la
guerra fredda. Alla fine degli anni '80, dopo la caduta dell'Unione
Sovietica, il mondo è
stato dominato
da una sola potenza
imperialista.
Per un certo periodo di tempo gli imperialisti americani in crisi
hanno imposto il loro potere in tutto il mondo. Ma oggi il suo
dominio si va
riducendo
di giorno in giorno. Da un lato si osserva la
decadenza
della potenza americana nelle relazioni internazionali con l'Unione
Europea e altri paesi, dall'altro si vede l'ascesa della potenza
social-imperialista cinese. Siamo quindi ancora
di
fronte alla minaccia di una nuova
guerra
fredda. L'epidemia di corona virus ha gettato il mondo in una
situazione molto strana in cui la contraddizione tra potenze
imperialiste si è acutizzata
e
sono sorte anche numerose possibilità di situazione rivoluzionaria.
È anche vero che il movimento comunista a
livello mondiale
è soggettivamente debole. Il nemico ha imparato dalla rivoluzione
russa, dalla rivoluzione cinese, dalle guerre di liberazione
dell'Indocina come frenare la situazione rivoluzionaria. La guerra
popolare di
lunga condotta dal
nostro partito è stata il bersaglio
delle
classi dominanti
del
nostro paese, attraverso la loro politica di guerra a bassa
intensità. Hanno messo a punto tattiche per contrastare militarmente
il partito ma anche per condurre una guerra psicologica per
indebolire la forza soggettiva del partito. Stanno sfruttando molte
tendenze e deviazioni non proletarie degli operai del partito per
spezzare la nostra organizzazione. Anche alcuni compagni stanno
cadendo nella loro trappola. Per sconfiggere questo attacco, la
direzione del nostro Comitato centrale ha adottato il programma di
bolscevizzazione. Oggi, se osserviamo il movimento socialista
mondiale, capiamo che non esiste un paese socialista. Di conseguenza,
ci troviamo di fronte a condizioni simili a prima della rivoluzione
russa. Naturalmente, il
proletariato internazionale
è al nostro fianco, per aiutare la rivoluzione nel nostro paese, ma
non esiste un solo paese socialista che ci aiuti. Abbiamo imparato
dalla storia che non può esserci una ripetizione esatta dello stesso
evento. Prima della rivoluzione russa i comunisti rivoluzionari dei
Soviet
avevano l'esperienza della Comune di Parigi. Possiamo imparare dalla
Comune di Parigi, dalla rivoluzione socialista in Russia, dalla
rivoluzione di nuova democrazia in Cina, dalla rivoluzione
socialista, dalle guerre di liberazione indo-cinesi, dalla grande
rivoluzione culturale proletaria, dalla guerra contro il fascismo
guidata dal compagno Stalin e dalla la grande lotta di operai e
contadini sotto la bandiera
di
Naxalbari ecc. che possono
arricchire
la nostra esperienza. La realtà oggettiva della rivoluzione
socialista, prodotta
dalle condizioni
materiali della
decadenza
del dominio delle nazioni imperialiste, e insieme dalla lotta delle
masse dalla nazione oppressa ci ha fornito un'ottima opportunità. Se
notiamo, vedremo che negli ultimi 53 anni dalla rivolta di Naxalbari
la resistenza armata non si è fermata un solo giorno. Le classi
dirigenti reazionarie di questo paese hanno definito
i
comunisti rivoluzionari come la "principale minaccia alla
sicurezza interna". Nonostante la
repressione,
la nostra lotta rivoluzionaria si sta diffondendo. Molti compagni
hanno dato
la
vita per far avanzare questa rivoluzione. A parte la nostra lotta,
movimenti di autodeterminazione in altre parti dell'India hanno
intrapreso una resistenza armata contro lo stato. Specie in
Kashmir
e nel Nord-Est, i movimenti di liberazione nazionale stanno
conducendo la
lotta armata. Durante il dominio Modi-Shah, i dalit e le minoranze
partecipano ai movimenti insieme alle masse democratiche. Il
lock-down
approfondirà
ancora di più la crisi economica e di conseguenza si svilupperà
ulteriormente il movimento operaio-contadino, che a sua volta
favorirà
la
guerra popolare di lunga durata. In questa prospettiva il nono
Congresso del Partito (Primo Congresso) ci ha posto
alcuni
compiti. Sviluppare
la guerra di guerriglia in guerra popolare di lunga durata con la
prospettiva di costruire il PLA, per trasformare le zone di
guerriglia in basi d’appoggio, trasformare il PLGA in PLA. La
situazione rende ora molto più possibile realizzare
questi
3 compiti. Approfittiamo di questa situazione e sviluppiamo la
rivoluzione contadina a un livello superiore
e
realizziamo i sogni dei nostri martiri facendo
la
rivoluzione nuova democrazia. Sia
questo
il nostro rispettoso tributo ai nostri martiri.
Con
saluti rivoluzionari,
Comitato
centrale
Ufficio
Regionale Orientale
P.C.I.
(Maoista)
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