venerdì 24 aprile 2020

pc 24 aprile - LA "REGOLARIZZAZIONE" DEL GOVERNO PER I MIGRANTI SPUDORATAMENTE A SOSTEGNO DELLE AZIENDE - VA APERTAMENTE CONTRASTATA! GLI OBIETTIVI NECESSARI

Riportiamo sotto i punti principali della bozza che il governo vuole varare, probabilmente con il prossimo decreto, per la "sanatoria" di un settore dei lavoratori migranti.
Questi provvedimenti non sono solo insufficienti - questa non sarebbe una novità - la questione principale è che sono per rispondere all'emergenza/crisi delle aziende soprattutto in vista della stagione estiva. 
Lo spirito e lo scopo di questa sanatoria è evidente già dal primo articolo, in cui si dice esplicitamente che essa viene fatta unicamente per sopperire alla carenza dei lavoratori nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca e dell’acquacoltura; cioè per dare braccia alle aziende da sfruttare per il tempo necessario al lavoro (max un anno).
Della situazione di migliaia di braccianti non gliene importa nulla, importa solo la continuità produttiva e dei profitti di questi settori del capitale.
Il lavoratore migrante viene legato al suo padrone, con una doppia corda; dipende totalmente dalla volontà/convenienza o meno del padrone se può rimanere in Italia o deve tornare nei lager libici o in altri paesi da dove è sfuggito. Questa stessa bozza infatti non sospende affatto le espulsioni, i
procedimenti penali e amministrativi a carico dei migranti, li sospende solo se viene "comprato" dal padrone e giusto per il tempo che deve lavorare per lui.
Della serie: se vieni sfruttato hai diritti (anche alla vita), se non lavori non hai diritti come persona. Cosa è questo se non moderno schiavismo?

Questa regolarizzazione riguarda solo un settore produttivo, sicuramente grande, dei lavoratori migranti, ma non tutti i lavoratori. Pensano di regolarizzare sulle 250mila max 370mila migranti, un numero dettato non certo dalla realtà dei migranti - che sono migliaia - ma da quanti servono alle aziende, a causa della mancanza di braccia per il coronavirus (anche per la resistenza a rientrare in Italia o a restare da parte delle persone provenienti dalla Romania, Bulgaria e Polonia). E sicuramente non riguarda le migliaia di migranti dei centri, molti dei quali non lavorano, o che al massimo si arrangiano in lavoretti a nero.
Questi possono ammalarsi di coronavirus - come effettivamente sta avvenendo nei centri, nei Cpr in cui spesso devono vivere ammassati, come viene più volte denunciato dalle migranti e migranti,per esempio di Ponte Galeria a Roma -  ma non possono neanche curarsi, perchè sono considerati "invisibili" e diventano esistenti solo per provvedimenti e interventi di repressione.

Sono comunque esclusi da questo provvedimento i lavoratori migranti che hanno fatto lotte, proteste, che sono stati denunciati, incriminati, "che comunque - come viene scritto nel testo - siano considerati una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato...".
Come è stato per le misure dei detenuti, anche verso i migranti che giustamente lottano vi è una "vendetta", doppia punizione (oltre quella poliziesca e giudiziaria); e un monito/ricatto verso tutti gli altri: se volete i minimi diritti umani dovete stare buoni...
Proprio i migranti che con la lotta e solo con le loro lotte hanno ottenuto dei risultati non solo per loro ma per tutti, rischiano ancora una volta di essere cacciati.

Che sia una sanatoria che non si discosta molto dai decreti sicurezza di Salvini, è spiegato anche da alcune dichiarazioni all'interno del governo, come la squallida Min. dell'agricoltura Bellanova, che dicono che per arrivare alla sanatoria ci si può servire del "decreto Salvini sulla sicurezza che prevede la possibilità di rilasciare un permesso temporaneo di sei mesi in caso di calamità naturale o emergenza sanitaria".

Noi vogliamo una effettiva soluzione per tutti i migranti, lavoratori o non lavoratori, che sono presenti in Italia - una soluzione che sia rapportata all'emergenza del coronavirus - anche tutti i migranti in Italia non possono viaggiare/uscire dal nostro paese e la condizione di non lavoro, di mancanza di reddito e/o di alloggi totalmente a rischio sanitario mettono in grave pericolo la loro salute e la loro vita.
Questo rendo urgenti e pienamente attuabili queste rivendicazioni:

permessi di soggiorno per tutti di almeno due anni di validità; o rinnovo indipendentemente dalla scadenza senza alcuna verifica su reddito e/o lavoro;
documenti anagrafici, sanitari, per tutti senza condizione (qui alcuni giudici stanno andando per fortuna controcorrente e ben oltre le intenzioni del governo).
A questi obiettivi si devono accompagnare altri, altrettanto necessari e resi ancora più urgenti dall'emergenza pandemica:
reddito - non ci deve essere alcuna differenza tra il reddito - noi preferiamo salario garantito - a tutte le persone italiane disoccupate, a chi ha perso il lavoro e non ha indennità di sostegno, alla gente povera e il reddito alle persone migranti;   
case per tutti - vi sono tante case, appartamenti, strutture, anche pubbliche, o da requisire se vuote - che devono essere messe a disposizione dei migranti;
diritto d'asilo per tutti coloro che hanno fatto richiesta - dato che per l'emergenza sono bloccati tutte gli iter giudiziari.
contratti di lavoro per tutti; se il lavoro riprende ed è nella massima sicurezza.
Chiusura dei Cpr - che oltre tutte le condizioni orribili in cui vivono i migranti, anche bambini, oggi sono come le Residenze per gli anziani, un realtà ideale per la diffusione del contagio coronavirus;
Blocco di ogni espulsione e apertura dei porti.

Anche nei movimenti, nei sindacati di base, nell'associazionismo che solidarizzano, sostengono le lotte dei migranti bisogna sciogliere ogni ambiguità. Non basta dire "sanatoria" come per esempio nella piattaforma del Si.cobas in cui si guarda soprattutto ai braccianti/lavoratori irregolari; così come non vanno bene posizioni, interne all'area "sanatoriasubito" che dicono di perseguire per ora un "risultato minimo anziché niente" anche appoggiando la posizione DS (decreto Salvini) di "permesso per calamità"; bisogna pretendere e rivendicare obiettivi chiari e netti - frutto delle denunce e lotte dei migranti braccianti, lavoratori e senza lavoro, delle baraccopoli, ecc..

E' chiaro, come dicono gli stessi migranti che hanno dovuto fare tante lotte per ottenere anche dei minimi diritti, che anche questi obiettivi si possono conquistare solo con le lotte, il sostegno attivo ad ogni protesta dei migranti dovunque sia e la mobilitazione unitaria e articolata nelle varie città, passando via via dal "virtuale" al reale. Non bastano prese di posizioni, raccolta di firme, assemblee tematiche, mailbombing - come sono in corso da parte dell'area "sanatoriasubito" - a governo, Ministeri, presidente della Repubblica, ecc.; certo, ogni forma che dia visibilità al problema dei migranti serve, ma sappiamo anche che governo, Ministeri, Istituzioni non sentono, e solo la paura della lotta, della rivolta può far ottenere dei risultati.

DALLA BOZZA DEL GOVERNO
1. Al fine di sopperire alla carenza di lavoratori nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento,
della pesca e dell’acquacoltura, in conseguenza del rischio sanitario connesso alla diffusione del
Covid 19, i datori di lavoro... che intendano concludere un contratto di lavoro subordinato nei suddetti settori economici, a tempo determinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale in condizioni di irregolarità, possono presentare apposita istanza...
2. Nell’istanza di cui al comma 1 è indicata la durata del contratto di lavoro, non superiore ad
un anno... In caso di mancato rinnovo trovano applicazione le disposizioni di cui all’articolo 22,
comma 11, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e successive modificazioni...
7. Non possono essere ammessi alla procedura prevista dal presente articolo i lavoratori stranieri:
a) nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione...
b) che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore per l'Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato;
c) che risultino condannati, anche con sentenza non definitiva...
d) che comunque siano considerati una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato...
9. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino alla conclusione del procedimento di cui al comma 1, sono sospesi i procedimenti penali e amministrativi nei confronti del lavoratore per le violazioni delle norme relative all'ingresso e al soggiorno nel territorio nazionale...
10. La sospensione di cui al comma 9 cessa nel caso in cui non venga presentata l’istanza di cui al comma 1...
13. Nei casi in cui l’istanza sia rigettata per cause imputabili esclusivamente al proponente datore di lavoro, al lavoratore è rilasciato un permesso di soggiorno non prorogabile per attesa occupazione di durata non superiore al 30 settembre 2020; l’eventuale successiva assunzione dà titolo ad un permesso di soggiorno temporaneo, con validità pari alla durata del contratto di lavoro e comunque non successiva al 31 dicembre 2020...

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