COMUNICATO
STAMPA
Strage ferroviaria di Viareggio del 29
giugno 2009 : soddisfazione di Medicina Democratica, parte civile nel
processo, per la sostanziale conferma della Corte d'Appello di Firenze dell'impianto
accusatorio e delle condanne dei vertici aziendali responsabili.
Vicinanza e solidarietà alle vittime e ai familiari
“Esprimiamo soddisfazione per la sostanziale conferma dell'impianto
accusatorio e delle responsabilità nei confronti dei vertici delle
aziende coinvolte nella strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno
2009, che costò la vita a 32 persone e il ferimento di 136, in
particolare, per la conferma della condanna a 7 anni di reclusione
per Mauro Moretti, ex amministratore delegato delle Ferrovie dello
Stato, con un'aggravamento della sua posizione, in quanto civilmente
responsabile degli atti della società da lui diretta”, ha
dichiarato Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina
Democratica, parte civile nel processo iniziato 2013 e che ha visto
oggi la conferma della condanna per 21 imputati da parte della III
Sezione Penale della Corte d'Appello di Firenze.
“ Come
Medicina Democratica- ha aggiunto- siamo particolarmente vicini alle
famiglie alle
vittime e ai loro familiari, a cui va tutta la nostra
solidarietà. Abbiamo seguito tutte le fasi di questa drammatica
vicenda processuale, depositando anche specifiche relazioni
tecniche e mantenendo l'impegno giudiziario fino agli ultimi gradi di
giudizio e quindi alla Cassazione. Manterremo alta la vigilanza e
l'azione affinchè, attraverso adeguati interventi di prevenzione,
crimini come questo non debbano mai più verificarsi”.
Alla udienza di oggi
erano presente per Medicina Democratica oltre al presidente Marco
Caldiroli anche l'avvocata di parte civile Laura Mara, il
responsabile delle vertenze giudiziarie Fulvio Aurora, e il
vicepresidente nazionale di MD Gian Luca Garetti, responsabile
anche della sezione di Firenze. Un contributo fondamentale è stato
dato dal compianto Luigi Mara, scomparso prematuramente el 2016, per
il suo prezioso contributo tecnico, e autore con Bruno Thieme di
relazioni depositate nel processo.
La sentenza della III
Sezione Penale dellaCorte d'Appello di Firenze ha quindi ha
confermato quella di primo grado, pur riformandola per alcuni
imputati in termini di condanne, nonché riconoscendo alcune
prescrizioni, per cui oltre a due imputati nel frattempo deceduti
per, 8 di essi è intervenuta l'assoluzione.
La prima sentenza
riconosceva le responsabilità del crimine di Viareggio lungo tutta
la “filiera” che ha determinato il guasto al carrello, la mancata
manutenzione, l’assenza di sistemi per una fermata in sicurezza del
convoglio, la inidoneità dei sistemi di sicurezza lungo la linea
ferroviaria.
“ Sicurezza e salute
sul lavoro e sicurezza e salute delle popolazioni, sono due facce
dello stesso diritto inalienabile- ha sottolineato Marco Caldiroli- e
resta lo sconcerto per le scelte assurde, fatte in base a una
logica di profitto e all'insegna del neoliberismo, per il trasporto
di merci estremamente pericolose come il GPL, lungo l’intera
Italia, da Novara alla Sicilia, che poteva essere fabbricato invece
direttaente in loco, e cioè in Sicilia, dallo stesso destinatario”.
“ Il nostro
pensiero-ha aggiunto- sofferto va a quelle 32 vite che nessuna
sentenza potrà restituire. Solo recentemente si registra una
inversione di tendenza: la direttiva 798/2016 ha rivisto la
impostazione complessiva della sicurezza ferroviaria a partire da
“obiettivi comuni di sicurezza”, con sistemi di certificazione e
di autorizzazione alla sicurezza per tutti gli attori coinvolti nei
trasporti. Un approccio sistemico che mancava o era incompleto”.
Il Dlgs 50/2019 è stato
pubblicato sulla gazzetta ufficiale solo 10 giorni fa, è ancora da
verificare se sarà in grado di migliorare le condizioni di sicurezza
del trasporto ferroviario, chiare responsabilità e gli obblighi
degli attori nonché controlli rigorosi sul campo anziché
“cartacei”, come nel caso di Viareggio ma anche del viadotto di
Genova.
La prevenzione rimane la
strada maestra per evitare eventi come quello di Viareggio, una
azione che non deve e non può sottostare a presunte esigenze
economiche.
Per info:
Carmìna Conte- uff.
Stampa
cell. 393 13 77616
Fulvio Aurora –
Responsabile vertenze
cell. 339 25 16050
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