E’ stato lanciato questa mattina con una conferenza stampa direttamente in piazza del Viminale il corteo del #22giugno “Roma non si chiude”, contro gli sgomberi delle occupazioni abitative e degli spazi sociali, la repressione delle lotte.
Il corteo partirà sabato pomeriggio alle 16 da piazza Vittorio per concludersi in piazza Madonna di Loreto passando per Santa Maria Maggiore, via Cavour e via dei Fori Imperiali.
La scelta del percorso non è stata affatto facile. La Questura ha opposto una serie di dinieghi sulle proposte iniziali tra cui quella di far partire il corteo da piazza Indipendenza che, nell’agosto del 2017, fu il teatro del violento sgombero contro i rifugiati e i richiedenti asilo eritrei ed etiopi accampati per strada, e sgomberati pochi giorni prima da un palazzo in via Curtatone. La stessa piazza è stata negata anche per tenere la conferenza stampa ed a quel punto si è scelto un luogo simbolo come il Viminale.
Moltissime le realtà che hanno aderito al corteo: dai movimenti per il diritto all’abitare ai centri sociali, molti dei quali sono finiti nell’elenco degli sgomberi al tavolo della Prefettura, passando per l’ Asia Usb al Coordinamento romano per l’acqua pubblica. Ci saranno anche gli studenti, dagli universitari ai medi. “Sabato in piazza noi ci sarà anche tutta la città solidale che non si piega a chi vuole alimentare la guerra tra poveri”.
Il corteo partirà sabato pomeriggio alle 16 da piazza Vittorio per concludersi in piazza Madonna di Loreto passando per Santa Maria Maggiore, via Cavour e via dei Fori Imperiali.
La scelta del percorso non è stata affatto facile. La Questura ha opposto una serie di dinieghi sulle proposte iniziali tra cui quella di far partire il corteo da piazza Indipendenza che, nell’agosto del 2017, fu il teatro del violento sgombero contro i rifugiati e i richiedenti asilo eritrei ed etiopi accampati per strada, e sgomberati pochi giorni prima da un palazzo in via Curtatone. La stessa piazza è stata negata anche per tenere la conferenza stampa ed a quel punto si è scelto un luogo simbolo come il Viminale.
Moltissime le realtà che hanno aderito al corteo: dai movimenti per il diritto all’abitare ai centri sociali, molti dei quali sono finiti nell’elenco degli sgomberi al tavolo della Prefettura, passando per l’ Asia Usb al Coordinamento romano per l’acqua pubblica. Ci saranno anche gli studenti, dagli universitari ai medi. “Sabato in piazza noi ci sarà anche tutta la città solidale che non si piega a chi vuole alimentare la guerra tra poveri”.
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