Nave delle armi in arrivo a Genova, la Cgil dichiara lo sciopero per domani
Presidio dalle 7. Ieri il terminal San Giorgio ha rifiutato un
carico di fucili da caccia Beretta provenienti dalla Messina
Genova. Il comunicato ufficiale sarà diffuso a breve ma la
Filt Cgil e la Camera del lavoro dichiarano lo sciopero dei portuali
rispetto al carico della nave Bahri Jazan che domattina all’alba
attraccherà al terminal Gmt con l’obiettivo di caricare i generatori
lasciati a terra il 20 maggio dalla ‘gemella’ Bahri Jambu dopo la
protesta di portuali e pacifisti.
Per l’arrivo dell’ennesima “nave delle armi” diretta in
Arabia Saudita è stato indetto un presidio questo pomeriggio sotto
palazzo San Giorgio a partire dalle 17 da parte del collettivo autonomo
dei lavoratori portuali (Calp) che ha coordinato anche la protesta di un
mese fa e soprattutto un presidio è stato indetto da portuali e
pacifisti per domattina a partire dalle 7 al varco Etiopia. Ieri anche
Amnesty International aveva con una nota fatto appello ai portuali
perché dichiarassero sciopero.
Intanto ieri il terminal San Giorgio ha rifiutato un
container proveniente dalla Messina che conteneva fucili da caccia marca
Beretta: i fucili dovevano essere inviati a Beirut.
Secondo quanto appreso i vertici del terminal avrebbero
preferito dire no al carico per evitare polemiche e proteste proprio nei
giorni in cui sono previsti presidi e manifestazioni contro l’arrivo
del cargo della flotta Bahri.
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