- Tragedia sfiorata all’ArcelorMittal: onda di acciaio liquido investe linea con operai al lavoro
Durante
il turno di notte di domenica 28 aprile, alle ore 3.30, nel reparto
colata continua 1 dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto si è
verificato un grave incidente che ha posto a serio rischio la vita dei
lavoratori.
Durante la fase di colata un’onda di acciaio incandescente ha investito tutta la linea coprendo il coperchio della lingottiera.
Per fortuna gli operatori in quel momento erano nel pulpitino ma solo qualche minuto prima effettuavano il cambio tubo (come da programma). Gli operatori prima dell’onda di acciaio hanno sentito un forte boato e hanno potuto mettersi in salvo.
Si è sfiorata una tragedia che poteva coinvolgere diversi lavoratori in maniera irreparabile. Questa tipologia di evento incidentale si è verificata diverse volte anche in passato, ogni volta i lavoratori escono incolumi per pura fortuna ed ogni volta puntualmente denunciamo l’accaduto.
Ancora più grave è il fatto che questa mattina i responsabili dello stabilimento hanno ordinato la ripartenza della linea senza aver compreso cosa è realmente successo e che cosa ha causato l’esplosione e la conseguente onda di acciaio liquido che ha investito la linea dove operano i lavoratori.
Torniamo quindi a giocare con la vita dei lavoratori e chi gestisce questi impianti non è in grado di garantire la sicurezza.
Francesco Rizzo - USB Taranto
Durante la fase di colata un’onda di acciaio incandescente ha investito tutta la linea coprendo il coperchio della lingottiera.
Per fortuna gli operatori in quel momento erano nel pulpitino ma solo qualche minuto prima effettuavano il cambio tubo (come da programma). Gli operatori prima dell’onda di acciaio hanno sentito un forte boato e hanno potuto mettersi in salvo.
Si è sfiorata una tragedia che poteva coinvolgere diversi lavoratori in maniera irreparabile. Questa tipologia di evento incidentale si è verificata diverse volte anche in passato, ogni volta i lavoratori escono incolumi per pura fortuna ed ogni volta puntualmente denunciamo l’accaduto.
Ancora più grave è il fatto che questa mattina i responsabili dello stabilimento hanno ordinato la ripartenza della linea senza aver compreso cosa è realmente successo e che cosa ha causato l’esplosione e la conseguente onda di acciaio liquido che ha investito la linea dove operano i lavoratori.
Torniamo quindi a giocare con la vita dei lavoratori e chi gestisce questi impianti non è in grado di garantire la sicurezza.
Francesco Rizzo - USB Taranto
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