domenica 28 aprile 2019

pc 28 aprile - Questore e prefetto di Prato - ignobili e permalosi protettori dei fascisti che vanno cacciati

Prato, questore e prefetta denunciano i militanti Anpi che li hanno fischiati il 25 aprile e avvertono Salvini: ‘Identificati - il sindaco PD si schiera con loro

Prato, questore e prefetta denunciano i militanti Anpi che li hanno fischiati il 25 aprile e avvertono Salvini: ‘Identificati’

I manifestanti che aderiscono all'Associazione nazionale partigiani hanno contestato le autorità perché il 23 marzo scorso hanno autorizzato la manifestazione di Forza Nuova. Il reato ipotizzato è quello di vilipendio della Repubblica. Nella lettera inviata al Viminale, si accusano i contestatori di aver intonato cori “per chiedere le dimissioni dei rappresentanti delle istituzioni”, ma soprattutto canti “tipici della lotta partigiana”

Scialla e il questore Cesareo” si legge nella lettera riportata sabato mattina dal Corriere Fiorentino. Nel corso della manifestazione sono stati anche sequestrati dei cartelli con frasi (“dimissioni!”) che la Prefettura definisce “non rispondenti alla manifestazione” e per questo motivo, è la conclusione della segnalazione, “i soggetti ritenuti responsabili di questi comportamenti, che sono in corso di identificazione, saranno segnalati all’autorità giudiziaria”. La denuncia è arrivata sul tavolo del Procuratore di Prato, Giuseppe Nicolosi, che sta valutando se ci sono gli estremi per aprire un’indagine. 
Le proteste durante il 25 Aprile – Tutto è iniziato giovedì mattina quando in piazza Santa Maria delle Carceri hanno sfilato centinaia di persone per celebrare la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Al termine della manifestazione, lo speaker ha presentato prima il prefetto Rosalba Scialla e poi il questore Alessio Cesareo ed è a quel punto che è esplosa la contestazione della piazza: fischi, cori e qualche urlo (“dimissioni!, “vergogna!”) da parte di una cinquantina di persone subito messe a tacere dalla banda degli alpini. I militanti dell’Anpi contestavano a prefetto e questore di aver autorizzato la manifestazione di Forza Nuova del 23 marzo e allo stesso tempo aver partecipato alle celebrazioni per la Liberazione. Nella lettera inviata al Viminale, il questore di Prato accusa i contestatori dell’Anpi di aver intonato cori “per chiedere le dimissioni del prefetto” Scialla ma soprattutto canti “tipici della lotta partigiana”. Il reato ipotizzabile potrebbe essere quello di vilipendio della Repubblica.Subito dopo la contestazione ha preso la parola il sindaco Matteo Biffoni, che ha stigmatizzato l’accaduto pur essendo sempre stato contrario alla manifestazione di Forza Nuova: “Credo ci siano modi e modi di contestare una posizione che si ritiene inaccettabile come quella sostenuta dalla prefetta – ha detto il primo cittadino del Pd.

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