lunedì 29 aprile 2019

pc 29 aprile - Fascisti e stupratori

Dietro la maggior parte dei crimini efferati grandi e piccoli - stupri, bullismo, aggressioni, femminicidi, ultrà teppisti, malavita - c'è sempre un fascista, organizzato o singolo che sia, militante o di mentalità che sia, incentivato dalla fase del moderno fascismo e oggi dall'attuale governo con Salvini

 Arrestato un consigliere di Casapound

di Alessandro Avvisato



Tanta fatica a farsi passare come “difensori degli abitanti delle periferie”, fieri difensori dei “tradizionali valori italici” contro “l’invasione” di islamici, neri e rom… e poi tutto ricasca nel solito cliché del fascista molto vigliacco e stupratore. Con una scena simile – tranne che nell’esito finale – a quella del massacro del Circeo (1975)…

Parliamo di un paio di membri di Casapound arrestati stamattina per violenza sessuale di gruppo”. L’episodio è avvenuto il 12 aprile in un circolo privato di Viterbo, di cui avevano la “disponibilità esclusiva”, in quel momento riservato a una festa privata.
La vittima è una donna di 36 anni, a quanto pare anche lei simpatizzante del “movimento” neofascista. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due avrebbero fatto cercato di far ubriacare la donna prima di tentare “l’approccio sessuale”.
La donna si è comunque rifiutata e, di fronte alla sua resistenza l’hanno stordita a forza di
pugni e poi hanno abusato sessualmente di lei per ore. Siccome sono anche dei “geni del crimine”, hanno filmato la loro “impresa” col cellulare… In pratica, una confessione a futura memoria.

Il più noto dei due stupratori è Francesco Chiricozzi, 21 anni, consigliere comunale eletto con Casapound a Vallerano, un comune in provincia di Viterbo. Ma anche l’altro, Marco Licci, 19 anni, sarebbe un militante dell’organizzazione politica di estrema destra.
Non ci sono da fare commenti, crediamo, perché la vicenda ha contorni decisamente netti e difficilmente si potranno trovare “politici” pronti a parlare di “goliardata”, “ragazzata”, “provocazione”, ecc, come invece avviene nei “normali” casi di aggressione neofascista. Magari si limiteranno a non chiedere, stavolta, “la castrazione chimica”.

Ma siamo certi che i boss del “movimento” ci proveranno, arrampicandosi sugli specchi. Di sicuro, però, non potranno dire “lo conoscevamo appena, non era dei nostri, passava di qui ogni tanto…”, come soliti fare quando un loro “frequentatore” – come Casseri a Firenze – spara sui migranti…
Certo, ripresentarsi come “bravi ragazzi premurosi” dalle parti di Casalbruciato o Torre Maura, sarà un po’ più complicato…

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