Miur e ministro Fedeli al servizio del g7
“Young G7. Il G7 delle Scuole”, dal 23 al 25 maggio a Catania.
Nella nota del MIUR si legge:
“Abbiamo lanciato questa iniziativa
di simulazione dei lavori del G7 tra le studentesse e gli studenti,
proprio a ridosso del vertice che riunisce i leader dei Paesi più
sviluppati, perché siamo convinti che per disegnare strade inedite di
crescita abbiamo bisogno dello sguardo fresco e sincero delle nostre
giovani e dei nostri giovani, della loro sensibilità sana,
dell’immaginazione e della loro fiducia nel domani” – sottolinea la
Ministra Valeria
Fedeli. Promosso dal Miur, l’incontro coinvolgerà le
studentesse e gli studenti di 20 scuole secondarie di II grado
provenienti da 18 Regioni italiane che si immedesimeranno nei
rappresentanti dei 7 Paesi e nei membri della delegazione di
rappresentanza della UE”.
Il 26 e 27 maggio prossimi, infatti, si svolgerà a Taormina il G7, la
riunione dei capi di stato e di governo delle sette maggiori potenze
mondiali (U.S.A., Canada, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna e
Italia). In un mondo nel quale gli 8 uomini più ricchi del mondo
guadagnano da soli quanto metà della popolazione globale, questa
riunione servirà a ribadire differenze e privilegi, confermare ed
estendere gli scenari di guerra, alimenterà le ingiustizie sociali e il
razzismo, non deciderà nulla per arginare la grave crisi ambientale e
fermare la devastazione del pianeta. Trump, il presidente USA, a
Taormina, chiederà che vengano stanziati ancora più fondi per la Nato e
per le guerre che insanguinano il nostro pianeta, causate, finanziate o,
semplicemente, non contrastate da molti dei capi di stato presenti al
G7 di Taormina.
A noi, come USB Scuola, “Young G7, il
G7 delle scuole” suona già come un ossimoro. Ma quello che ci sembra
più grave e inaccettabile, è che il MIUR abbia voluto coinvolgere le
scuole, le giovani studentesse e gli studenti, rendendoli partecipi e
ignari complici di un cultura di guerra e sopraffazione. Le nostre
ragazze, i nostri ragazzi, “dallo sguardo fresco e sincero”, ingannati e
illusi, la “loro fiducia nel domani”, tradita e assoggettata al potere.
I valori della solidarietà, della pace, dell’accoglienza, che hanno
ispirato la Scuola Pubblica Statale Italiana, la Scuola della
Costituzione antifascista nata dalla Resistenza, vengono così ignorati
e, ancor peggio offesi.
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