Il
comitato “Stop Veleni ” e i “Comitati No Muos-No Sigonella” hanno dato
vita ad un presidio per ribadire il “No al transito e alla sosta di navi
e sottomarini nucleari nel porto di Augusta” e nel Mediterraneo.
All’ingresso del pontile Nato, in piena zona militare off limits, i compagni – presente una troupe
del TGR Rai Sicilia – hanno evidenziato anche “l’assenza di un piano di
emergenza esterno elaborato dal prefetto, che sia aggiornato e
accessibile al pubblico, così come previsto dalla legge”.
“Ci
sembra un motivo più che valido – dicono i manifestanti – per chiedere
alle autorità
marittime competenti di vietare, da subito, l’ingresso dei sottomarini nucleari nella rada di Augusta: tutti i sindaci e i consigli comunali del comprensorio – a cominciare da Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa – facciano al più presto loro questa richiesta necessaria alla salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza e della salute dei loro cittadini “.
marittime competenti di vietare, da subito, l’ingresso dei sottomarini nucleari nella rada di Augusta: tutti i sindaci e i consigli comunali del comprensorio – a cominciare da Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa – facciano al più presto loro questa richiesta necessaria alla salvaguardia dell’ambiente, della sicurezza e della salute dei loro cittadini “.
La
denuncia dei comitati punta l’indice sulle autorità, totalmente
impreparate di fronte a un rischio nucleare legato alla presenza di navi
e sottomarini nucleari: “Situazione paradossale – denunciano i compagni
– mentre per il G7 di Taormina è stata resa off limits buona
parte della costa ionica, da Messina a Catania, con delle pesanti
restrizioni per la libertà dei cittadini di muoversi sul territorio e di
manifestare pubblicamente il loro dissenso nei confronti di questo
vertice internazionale. A ciò si aggiungono la sospensione di Schengen,
il blocco all’arrivo dei migranti e il danno economico che il G7 sta già
producendo per le attività di tantissimi commercianti di Taormina e
hinterland”.
A
questo punto, a giorni, i comitati depositeranno un esposto alle
procure di Siracusa e Catania “per denunciare le omissioni degli enti
preposti in merito alla pianificazione d’emergenza”: ” Non vogliamo
essere la polveriera d’Europa. Non vogliamo essere complici delle vostre
guerre planetarie. No al nucleare, né qui né altrove. Togliamo le basi
alle guerre, per un Mediterraneo di pace e accoglienza”.
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