info ufficiosa dai compagni di proletari comunisti Milano
All'iniziativa presenti proletari comunisti, Carc, Fronte palestina ed altre compagne e compagni rivoluzionari e progressisti
E' stato
fatto un escursus storico dalla rivolta di Naxalbari ad oggi, e
della lotta
avviata da Mazmundar contro il revisionismo e l'abbandono
della via della
rivoluzione come unica via per l'emancipazione degli
oppressi.
E' stato
sottolineato che nonostante la dura repressione di
allora la scintilla di Naxalbari vive nella guerra popolare guidata dal
partito maoista. E' stato
messo in risalto come la gp in india sia un
faro e riferimento dei popoli
del mondo contro le guerre imperialiste,
unica via che da risposte e
soluzioni alle aspirazioni delle masse,
in una fase in cui i cosiddetti
grandi si riuniscono e preparano nuove
guerre, interne e esterne, di rapina
e oppressione.
Quindi solidarizzare con la gp, le campagne per Saibaba,
i prigionieri politici e
gli operai della Maruti, significa lottare contro il proprio
imperialismo (sono
stati ricordati le "similitudini" tra la repressione in India e Italia e
non solo) e questo significa anche contrastare i loro piani
come il G7
di Taormina o il ddl Minniti.
E' stato sottolineato lo stato di
povertà teorico/pratica delle realtà milanesi che non hanno detto, e non
dicono, nulla sul G7, sinonimo di opportunismo e diserzione dalla guerra di
classe.
Dibattito, domande, hanno evidenziato alcuni aspetti:
1)
interesse per una realtà poco conosciuta, e
voglia di approfondire;
2) il riconoscimento di un lodevole "lavoro" nel
mettere al
centro la teoria e prassi maoista e del movimento comunista
internazionale;
3) la repressione e l'ascesa di governi moderno
fascisti, in India come in Italia, Usa, ecc, non sono un segnale di forza
ma di debolezza che devono ispirare ottimismo e fiducia;
4) saper
parlare a tutti, dagli intelletuali ai sinceri democratici, alle masse, per
contrastare la guerra di bassa intensità che cerca di creare
divisione-sfiducia nella prospettiva rivoluzionaria
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