Furlan, la disoccupazione giovanile impone un’assunzione
di responsabilità da parte di tutti
"I dati diffusi oggi dall'Istat sull'aumento
della disoccupazione giovanile impongono una assunzione di responsabilità da
parte di tutti". Lo ha sottolineato oggi la segretaria generale della
Cisl, Annamaria Furlan, nel suo intervento al consiglio generale della Cisl
riunito a Roma, commentando i dati dell'Istat.
"Siamo d’accordo con il presidente di
Confindustria, Boccia: il lavoro dei giovani deve diventare la priorità del
Governo, delle forze economiche e sociali e di quanti hanno responsabilità
istituzionali a tutti i livelli".
"Non possiamo aspettare le elezioni o le consuete
alchimie della politica. Di fronte alla gravità della situazione occupazionale
del paese, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno, è indispensabile un Patto
sociale per lo sviluppo e la crescita incentrato sulla decontribuzione
permanente per le assunzioni stabili, la detassazione degli investimenti in
innovazione, ricerca e formazione, far decollare subito le politiche attive del
lavoro e l'alternanza scuola-lavoro, attivare il piano di industria 4.0".
31 Gennaio 2017
Redazione operai contro,
Sono un ragazzo di 26 anni, iscritto alla Cisl e da tre mesi disoccupato.
Da quando sono entrato nel mondo del lavoro ho sempre avuto contratti a
somministrazione o a tempo determinato con rinnovi su rinnovi ma mai a tempo
indeterminato. Nelle mie stesse condizioni tanti altri miei amici.
indeterminato. Nelle mie stesse condizioni tanti altri miei amici.
Ho sentito dai telegiornali che gli ultimi dati Istat dichiarano un
ulteriore aumento del tasso di disoccupazione giovanile superando quota 40%.
Per noi giovani trovare un posto di lavoro è come trovare un ago nel pagliaio e
quando lo si trova siamo costretti ad accettare miseri stipendi e spesso senza
il diritto delle ferie, della malattia ed di altri emolumenti che ci
spetterebbero se avessimo contratti regolari. Molte volte veniamo pagati con i
voucher, buoni inventati dallo Stato che stanno spopolando ormai in tutti i
settori di lavoro e che sono un grande mezzo per ricattarci perché con i
voucher non si hanno tutele di nessun genere.
Se poi parliamo di tutele, chi ci rappresenta mi riferisco alla Furlan
segretario generale del mio sindacato la Cisl, allora non posso pensare che le
problematiche di noi giovani precari e disoccupati solo noi stessi possiamo
risolverle.
Redazione ieri ho letto questo articolo tratto da” Il diario del lavoro” e
che Vi ho inviato per dimostrare che a mio parere la Furlan non è una
funzionaria sindacale ma bensì sembra leggendo le sue dichiarazioni una
imprenditrice amica del presidente di Confindustria, Boccia. Le sue
dichiarazioni sono tali di un padrone che chiede al Governo politiche
favorevoli per i padroni stessi e nessun accenno alla abolizione del Jobs Act o
richieste di aumenti dei salari o dei voucher.
La Furlan mai l’ho sentita dichiarare che per risolvere i problemi della
disoccupazione giovanile occorre scioperare o bloccare la produzione nelle
fabbriche, oppure sostenere e organizzare una occupazione di una fabbrica
quando il padrone che vuole chiuderla elimina così posti di lavoro.
Michele di Faenza iscritto alla Cisl
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