martedì 31 gennaio 2017

pc 31 gennaio - Trump ordina la sua prima operazione militare in Yemen che fa strage di civili

Un’altra delle sue immediate iniziative, “promesse” in campagna elettorale, quella della “guerra al terrorismo islamico”, è stata portata a termine. In maniera tragica (come poteva essere altrimenti?) per circa 30 donne e bambini in Yemen.
                                                                               Strage di bambini per le mine antiuomo

“Primo raid della nuova era ma in Yemen è strage di civili”, è infatti il titolo di un articolo della Repubblica di ieri. Le versioni dell’accaduto sono naturalmente diverse! Per Trump (è lui che detta il comunicato! come a sottolineare che l’operazione l’ha voluta fortemente lui): “Gli americani sono addolorati dalla notizia che un nostro eroico militare è caduto nella battaglia contro l’inferno del terrorismo radicale islamico”. È bene ribadire che il vero terrorismo radicale è quello dell’imperialismo americano che oggi ha la faccia di Trump.

“Ma proprio questo tono – continua il quotidiano - contrasta con i discutibili risultati dell’azione che non solo ha portato alla prima vittima della “nuova era”, ma avrebbe mancato il vero bersaglio e provocato molte vittime innocenti.”

Un imperialismo che nella sua folle ferocia non riesce più nemmeno a portare a termine operazioni militari considerate “semplici” come un vero e proprio “gigante dai piedi d’argilla”. Infatti, continua la Repubblica: “Oltre a guerriglieri e civili, nell’operazione è rimasto ucciso un membro dei Seal team six, l’élite delle squadre speciali americane, mentre tre altri “rambo” sono stati feriti e un aereo MV-22 Osprey a decollo verticale si è danneggiato nell’atterraggio ed è stato di strutto perché non cadesse in mano ai nemici.” E per cercare di parare il brutto colpo hanno pure la scusa pronta: “Ma il Pentagono, forse per non ammettere la delusione, dice che il raid doveva servire solo a raccogliere informazioni preziose nel quartiere generale di Al Qaeda indebolire i guerriglieri.”

L’altra versione è quella di Al Qaeda riportata dalla Repubblica: “versione completamente diversa dei fatti di eri mattina: nessun jihadista ucciso, ma solo civili innocenti, una trentina, di cui dieci tra donne e bambini. Tra questi anche la figlia di 8 anni di Anwar Al Awlaki, lo yemenita nato negli Stati Uniti (quindi con cittadinanza americana) che era divenuto un capo religioso e militare dei jihadisti, e che poi fu colpito da un drone americano nel 2011.”

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