Scalpelli, Borghini, Ferlini con altri ex pci e Cl
fondano la sezione Cuore e critica-Meriti e Bisogni. Il nome ricorda un
discorso di Martelli al congresso del Psi del 1982
di Marco Cremonesi
Ride, Sergio Scalpelli: «Vogliamo rifondare la grande
corrente migliorista dentro al Partito democratico». E in effetti, il circolo
del Pd appena tenuto a battesimo segna suggestivi ritorni. C’è l’ex sindaco
voluto da Bettino Craxi, Piero Borghini, e l’ex assessore di Paolo Pillitteri
convertito alla Compagnia delle Opere, Massimo Ferlini. L’ex segretario della
Casa della Cultura che Gabriele Albertini acquisì al centrodestra (Scalpelli),
e l’ex amministratore della rivista ciellina Tempi, Marco Sala. C’è anche l’ex
direttore del Tempo, oggi super consulente del sindaco Giuseppe Sala, Roberto
Arditti. E il comunicatore di tante società pubbliche e private Daniele
Bonecchi. Quasi tutti negli anni Ottanta avevano in tasca la tessera del
Partito Comunista Italiano. Tutti ne erano usciti (da destra) e ciascuno di
loro ha giocato ruoli importanti
nella Milano degli ultimi decenni. Sulla comune militanza degli anni verdi l’approccio è ironico: la pagina Facebook del circolo ha come foto un’immagine di Stalin che tiene in braccio un bambino: «E comunque i bambini non contengono olio di palma». Come dire: mangiarli non fa poi così male. Ora, gli ex compagni sono appena tornati a casa: si sono (re) iscritti al maggior partito della sinistra e hanno costituito il nuovo circolo dal nome che è programma: «Cuore e critica - Meriti e bisogni». Dove «Cuore e critica» è l’antesignana della «Critica sociale», la rivista di Filippo Turati. Mentre «Meriti e bisogni» è il titolo attribuito al discorso di Claudio Martelli al congresso Psi del 1982. Che i promotori del circolo identificano come la nascita del socialismo liberale italiano. E che lo stesso Renzi ha ripreso in ottobre nel presentare la manovra 2017. Il neo segretario del circolo è Massimo Ferlini. Assessore dell’ultima giunta Pillitteri, uscito senza macchia dall’inchiesta Mani Pulite, è poi diventato presidente della Compagnia delle opere. Gli amici lo chiamano con affetto «Croce e martello».
Scalpelli va diritto al punto, spiega che «ci siamo ritrovati per sostenere il
grande rilancio riformista di Matteo Renzi». Ma Ferlini osserva che «il nostro
punto di partenza non è essere una parte di un partito, ma tutti noi siamo
parte della società». E in questo spirito preparare un contributo per il
congresso del Pd che dovrebbe svolgersi a fine dell’anno. «Un contributo
milanese — dice Ferlini — non solo qualcosa che serve alla conta interna.
Vogliamo dire quale immagine del futuro ha rappresentato la Milano di questi
anni». Ma Scalpelli non rinuncia: «Comunque, siamo i più attrezzati a fare
rissa con D’Alema, visto che siamo quelli che l’han fatta per quarant’anni».
Tra gli iscritti, anche Adrio De Carolis. Che è l’amministratore dei
sondaggisti di Swg, ma presiede anche la fondazione Eyu, che D’Alema in sede
europea liquidò come «Fondazione Matteo Renzi». E l’ingresso di persone
vicine a Cl nel Pd significa qualcosa? Ferlini, che lo scorso giugno aveva
rinunciato a candidarsi nella civica di Giuseppe Sala, spiega che «chi ha fatto
quell’esperienza oggi fa la sua sintesi. Noi portiamo avanti quel che riteniamo
importante, vincoli politici non ce ne sono mai stati». Sorpresa. Il nuovo
circolo ha sede, almeno per il momento, nei locali dello storico circolo del Pd
Aldo Aniasi di corso Garibaldi: «Che però noi continuiamo a chiamare come si
chiamava un tempo, la sezione Togliatti» dice Scalpelli. E il partito come
prende il grande rientro? Gabriele Messina, della direzione regionale Pd,
saluta la novità: «Il Pd è il partito dei riformisti e il fatto che Massimo
Ferlini sia diventato il segretario di un circolo è la dimostrazione che la
scelta di immaginare e costruire il Partito democratico è stata giusta. E ha
rotto definitivamente con le vecchie dinamiche Pci-Dc. Buon lavoro... ».
nella Milano degli ultimi decenni. Sulla comune militanza degli anni verdi l’approccio è ironico: la pagina Facebook del circolo ha come foto un’immagine di Stalin che tiene in braccio un bambino: «E comunque i bambini non contengono olio di palma». Come dire: mangiarli non fa poi così male. Ora, gli ex compagni sono appena tornati a casa: si sono (re) iscritti al maggior partito della sinistra e hanno costituito il nuovo circolo dal nome che è programma: «Cuore e critica - Meriti e bisogni». Dove «Cuore e critica» è l’antesignana della «Critica sociale», la rivista di Filippo Turati. Mentre «Meriti e bisogni» è il titolo attribuito al discorso di Claudio Martelli al congresso Psi del 1982. Che i promotori del circolo identificano come la nascita del socialismo liberale italiano. E che lo stesso Renzi ha ripreso in ottobre nel presentare la manovra 2017. Il neo segretario del circolo è Massimo Ferlini. Assessore dell’ultima giunta Pillitteri, uscito senza macchia dall’inchiesta Mani Pulite, è poi diventato presidente della Compagnia delle opere. Gli amici lo chiamano con affetto «Croce e martello».
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