martedì 31 gennaio 2017

pc 31 gennaio - TRUMP il fascio-imperialista alla Guerra contro la Cina

dallo Speciale Trump
“In un paese imperialista qualsiasi forma di cavalcamento del nazionalismo economico è di carattere reazionario e imperialista, qualunque siano le motivazioni addotte.
“Le elezioni americane e il voto a Trump servono a chiarire ulteriormente anche nel campo della classe operaia, dei lavoratori, delle masse oppresse, il nesso indissolubile che esiste tra imperialismo e opportunismo.

“Il voto protezionista a Trump è della stessa natura del voto Brexit e in generale delle campagna anti-euro in Europa, sia quando sono portate avanti dall’estrema destra, sia quando sono sostenute da forze di estrema sinistra…”


Riportiamo alcune domande e interventi di partecipanti alla presentazione dello Speciale Trump

Intervento
Una considerazione che facevo io qualche giorno fa, è che mi sembra strano tutto questo silenzio della Cina. Che sembra quasi molto interessata, anche nell’ambito del calcio a 11 a fare molti investimenti, figurarsi anche in altri settori dell’economia mondiale. Tempo fa seguivo un documentario con un servizio, in cui si parlava di una sempre massiccia presenza della Cina in Africa… Trump fa accordi con la Russia, essendo lui anche molto amico dei dittatori nel mondo… ecco appunto mi sembra strano questo silenzio della Cina al momento.
Risposta
La Cina non è stata affatto in silenzio, perché alle prime affermazioni di Trump la Cina ha risposto immediatamente, dato che Trump ha parlato di protezionismo e la Cina ha risposto “sei pazzo”… e qui tutti si sono messi a ridere, perché? Perché la Cina viene considerata e si definisce comunista, ma è un paese fascista (le parole - si diceva nel nome della rosa - restano ma la sostanza cambia completamente), in questo senso viene considerato un paese che dovrebbe essere protezionista, mentre gli Stati Uniti, da sempre sono un paese aperto, di tipo neoliberista (così lo definiscono in termini non correttamente scientifici). Quindi Trump ha scambiato i ruoli, diventando lui protezionista e la Cina liberista. E’ stata una cosa che aveva del comico. Ma la prima cosa che ha detto la Cina esplicitamente in uno dei suoi giornali in inglese è <>, questo vale ovviamente sia dal punto di vista economico che dal punto di vista militare.

Intervento
Sta diventando l’antagonista principale degli Stati Uniti.
Risposta
È l’antagonista principale, infatti Obama negli anni passati parlò di “Pivot to Asia”, facendo diventare l’Asia, appunto, il suo punto focale e principale, proprio perché il suo problema è la Cina. La Cina da un lato ha risposto in quel modo, ma dall’altro ha dato una risposta eccezionale (dal loro punto di vista) a Davos in Svizzera. In questi giorni a Davos c’è il World Economic Forum, che prima aveva un significato più importante ma adesso, vista la posizione di Trump che gli ha mandato un suo scagnozzo (neanche c’è andato lui), è come se avesse perso un poco del suo carisma. Però erano presenti molti economisti, nobel, politici, tra cui l’Italia, e al centro di tutto c’era la Cina. A Davos c’era Xi Jinping in persona a dire qual è la sua politica economica attualmente, compreso quella verso l’Africa. Perché in Africa ha già costruito migliaia e migliaia di chilometri di ferrovie da Gibuti ad Addis Abeba sicuro, per esempio, e migliaia di chilometri li sta costruendo ancora e ha uno scambio continuo con i politici.. insomma basta alla fine poco ai politicanti locali, che con pochi soldi diventano ricchi. E quindi la Cina dice <>, e che cosa vuole? La Cina ha bisogno di molto terreno innanzi tutto, per produrre ortaggi, grano, miglio ecc., per risolvere il problema dal punto di vista alimentare. Sono un miliardo e mezzo, e per fare mangiare un miliardo e mezzo di persone ci vuole un bel po’ di grano in più. Quindi anche in prospettiva futura (perché lì ragionano in prospettiva futura), la Cina sta conquistando l’Africa.


Intervento
Dico, quasi in silenzio lo sta facendo.
Risposta
Sì [questo fenomeno] è nato in sordina, ora se ne sono accorti tutti, compreso Renzi che in una riunione europea ha detto <>. E quindi invitava a sostenere l’imperialismo italiano a investire in Africa, e il governo italiano ha tutt’ora un programma che si chiama Africa Compact [Migration Compact].

Intervento
Senza considerare che oltre la Cina anche l’india credo, è un paese dal tenore di vita variegata e sfaccettata, anche là con diversi problemi, che però al suo interno, perché è molto più chiusa della Cina... ma anche li stanno cercando di espandersi, perché la popolazione è molta. Anche qui dico c’è uno sfogo (nell’emigrazione) come si diceva.
Risposta
La popolazione è di 1 miliardo e 250 milioni. L’India è un paese che ha un problema interno più pesante della Cina, perché la quantità di poveri è veramente allucinante. Faccio una “battuta” che dà il senso delle cose. In Brasile ad una conferenza mondiale sul capitalismo, un professore indiano doveva fare la sua relazione, e ha raccontato come aneddoto, nei momenti di “relax” qualcuno ha chiesto <>, lui li ha guardati e ha detto <>. Quindi per capire che cos’è la povertà in India non ci basta il paragone con il Brasile. E per questo l’India ha un problema interno pesantissimo. Però… negli anni basta pensare che l’india si sta probabilmente comprando l’ILVA di Taranto. Perché hanno delle potenze di acciaio impressionante. In 1 miliardo e 250 milioni di abitanti, abbiamo 400 milioni che sopravvivono discretamente e il resto è in povertà assoluta. Quindi all’interno di questi numeri spaventosi ci trovi di tutto naturalmente, e quindi un’industria sostenuta dal governo Modi (fascista e Indù ecc..) che viene sovvenzionata, e quindi si può sviluppare all’estero, si acquistano industrie … per esempio gli indiani hanno fatto conoscere all’estero Bollywood… l’industria cinematografica che “ci uscirà dalle orecchie” (perché stanno invadendo un po’ tutto quanto) è convenzionata dallo stato per propagandare anche lo stile di vita indiano, e quindi è un fatto oggettivo... Investe anche nell’industria delle telecomunicazioni, dove credo che anche il Giappone ha investito molto. Però l’India cerca di conquistare e comprare molti marchi, ma non è attualmente come la Cina.
Solo un dato ci dirà tutto. La Cina è attualmente al secondo posto come Prodotto Interno Lordo e hanno solo d’avanti al primo posto gli Stati Uniti. Se non sbaglio la cifra degli USA si aggira su 17/18 mila miliardi, la Cina gli sta appresso con circa 13/14 mila miliardi come PIL, e l’Italia ne ha 2 mila e 200 miliardi e l’India come Italia. Quindi ci sono paesi con PIL stratosferici e paesi con molto meno. Adesso proviamo a dividere 2 mila e 200 miliardi in India con una popolazione di 1 miliardo e 250 mila abitanti, quanto viene a persona? Niente! (in Italia lo stesso PIL è diviso su una popolazione di 60 milioni di abitanti!)
La Cina sta meglio perché se dividi 14 mila miliardi per 1 miliardo e mezzo già sta un po’ meglio, ma non è che stanno bene, perché gli stipendi si aggirano intorno a 200 euro e 250 euro, invece in India siamo a 80 al mese e se in India hai 200 euro al mese come operaio di fabbrica stai bene. Quindi l’India ha un problema in più, però gioca in prospettiva (proprio per la popolazione e perché all’interno c’è una guerra popolare impressionante) gioca un ruolo importante nel mondo, e sono cose che nessuno dice e non se ne parla da nessuna parte, ma anche per il fatto che non conosciamo le lingue, perché basterebbe leggere i giornali indiani per renderci conto. Se uno segue i giornali indiani, si accorge che il governo indiano è ogni giorno alle prese con questo problema e sta istituendo, per esempio, altri 50 commissariati, per cercare di fermare questa ondata impressionante, e in India (in questo triangolo che conoscete) quasi tutta la fascia a destra dall’alto in basso è tutta toccata dalla guerra popolare, loro dicono si aggiri intorno al coinvolgimento di 400 milioni di persone. Una cosa mai vista; un partito comunista maoista mai visto… Ma qualcuno parlando potrebbe dire <>, ma quei partiti non avevano questi numeri. L’attuale partito in India è il partito che non ha mai avuto nella storia una quantità così elevata di militanti, e per questo il governo Indiano è preoccupatissimo e cerca di mettere le zeppe pure su questo. Vediamo che ne farà Trump, se ci mette mano (da questo punto di vista).

Intervento
Un’altra curiosità che ho: come Trump potesse chiedere i soldi del muro al Messico.
Risposta
A proposito di questo sapete cosa ha detto il presidente del Messico a Trump? <>. Perché Trump ha detto, vogliamo il muro ma lo costruiscono i messicani. Gli ha fatto capire esplicitamente che gli deve fare la guerra per lui costruire il muro… a proposito di muri: ricordate quando è stato costruito quello di Israele intorno alla Palestina? Cioè una galera a cielo aperto… un muro alto 30 metri, senza aperture, tranne quelle dove devono passare gli operai che dalla Palestina vanno ogni giorno in Israele a lavorare… a proposito, Israele vive così, fa profitti sfruttando i palestinesi, gli israeliani sono i privilegiati in questo senso… sono “cittadini israeliani” e sfruttano i palestinesi in quantità industriali.

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