L’analisi del “fenomeno” Tump che “legge” e anticipa le
mosse che il fascio-imperialista ha già intrapreso
Riportiamo l'ultima parte della trascrizione del video di presentazione a
Palermo il 20 gennaio
“I demagoghi fascisti alla maniera di Trump possono vincere
anche le elezioni miliardarie degli USA, ma non hanno nessuna chance di fondare
sui propri desideri e sulle proprie avventurose parole, il dominio reale che
resta innanzitutto economico e che ha il suo fondamento di tenuta nella forza
militare. Da questo punto di vista, Trump è una 'tigre di carta’” (dallo
Speciale)
***
Quindi noi dobbiamo approfondire bene come classe e capire
da tale situazione che cosa ci sta venendo incontro, conoscere la fisionomia
dell’imperialismo, e questo è solo l’inizio della discussione, perché oggi si
insedia, ma i prossimi mesi saranno per noi un’occasione per seguirlo e capire
l’imperialismo, come si sviluppa e che cosa sta succedendo, e che succede a noi
direttamente come proletari europei. Perché una delle battute di Trump è <>. Tanto che subito in Europa è nato il
dibattito, ed ora cosa facciamo? L’esercito di difesa Europeo? Dobbiamo
aumentare le spese militari? Per forza. Secondo voi aumentando le spese
militari, da dove li prendono questi soldi? È chiaro, da noi (come già il
governo ha annunciato fin da ora, a calcoli fatti, ogni famiglia quest’anno
pagherà dalle 700/800 euro di soldi in più di tasse varie, un governo che dice
che le ha tagliate ma invece va aggiungendo), per le eventuali spese militari e
fondi usciti per le formazioni di eserciti o difesa di altro tipo anche fisica
del paese.
C’è una immagine della famosa ex cortina di ferro, che
separava ai tempi dell’unione sovietica, le cosiddette due Europe, adesso si è
spinta la rete fino in Russia… e le migliaia di carrarmati e uomini dell’esercito
che è arrivato ai confini con la Russia con le immense spese militari… chi li
paga? Quindi le politiche interne di ogni stato sono costrette ad aumentare le
spese militari e quindi aumentare le tasse. E’ già in corso una discussione fra
Padoan e Bruxelles, se effettivamente il bilancio che è stato approvato ora in Italia
è un bilancio che deve essere considerato corretto, oppure deve essere corretto
ancora e per correggerlo ancora bisogna trovare altri soldi. Questo senza tener
conto di una politica di Trump e sugli effetti che avrà se davvero venisse
messa in pratica.
Quindi noi abbiamo la necessita di individuare esattamente
Trump come la faccia dell’imperialismo attuale in crisi, con le definizioni che
più si attagliano e cioè fascio imperialismo. Quindi è il rappresentante di una
classe, della borghesia americana che si è incarognita e che ha vinto sull’onda
dell’anti immigrato, ma che adesso deve applicare una politica generale. Hanno detto che oggi dovrà fare il discorso di
insediamento con il livello di gradimento peggiore di qualsiasi presidente americano
nella storia americana. C’è il 45% circa di gradimento, basta pensare che Obama
quando si insediò ne aveva l’80%. Quindi un presidente che già arriva e non è
gradito da più della metà della popolazione. All’insediamento ci saranno circa
900 mila persone, Obama ne ha avuto 1 milione e 800 mila. Quando si è
insediato, non c’è stata neanche una contestazione, tranne chi considerava che
un presidente nero non ci doveva stare. Qui invece domani si vedrà la più
grande manifestazione popolare contro di lui, 350 mila sono attesi a
Washington, soprattutto donne. Perché si sono davvero imbestialite, hanno detto
che non esiste che un personaggio così che è un misogino stia al governo, e
quindi si preparano a questa “accoglienza”. Comunque in tutto il mondo ci
saranno manifestazioni contro Trump.
Perché il problema è come dicono i rappresentanti dei
padroni << E’ finita la democrazia? >>. Quando dicono è finita la
democrazia non ci mettono l’aggettivo, noi proletari facciamo l’analisi seria e
scientifica e quindi ad ogni definizione astratta se non aggiungi l’aggettivo
non si capisce di cosa stai parlando, democrazia è una parola astratta, se non
mi dici di quale democrazia dobbiamo parlare… chiaramente fa bello parlare di
democrazia, libertà, fraternità e tutte quelle parole che fa bello, ma sono
parole astratte, poi si devono concretizzare. La democrazia di cui parliamo e
la democrazia borghese, in particolare la democrazia borghese americana, che
anche con il sentimento più banale che uno ha della democrazia, con questa lui
non ha niente a che fare. Si è visto dal punto di vista del voto... A proposito
abbiamo detto che ha perso le votazioni, ma c’è andata a votare la metà della
popolazione, e quasi sempre è così in America. Quindi cosa rappresenta alla
fine Trump come popolazione, la metà della metà della metà.
Noi proletari dobbiamo stare attenti sugli effetti che avrà
sulle nostre vite reali e concrete. Abbasseranno i salari? Si, se Trump
utilizza davvero il protezionismo, il fatto che alzeranno i prezzi significa
che abbasseranno di fatto il tuo stipendio, questa è una logica normale.
Stringeranno i cordoni sui servizi sanitari, scuola ecc.? (Chiamiamoli
essenziali) Si, se il governo è costretto a tagliare sulle spese generali.
Dicevo poco fa che il nostro governo si vanta di essere conosciuto nel mondo perché
ha l’avanzo primario più alto di tutti. L’avanzo primario è quel che resta
nelle casse dello stato, dopo aver speso tutti i soldi in sanità, scuole, case
e infrastrutture e servizi pubblici. Se io incasso 1000 e ne spendo 800 me ne
restano 200, ma questo per uno stato non esiste in nessun paese. L’avanzo
primario è qualcosa che gli imperialisti hanno chiesto e chiedevano alla Grecia
(che era al collasso totale con metà della popolazione a chiedere elemosina sui
marciapiedi), un piano che preveda l’avanzo primario significa chiedere al governo
Greco di incassare più di quanto spendeva. E Renzi e adesso Gentiloni, come capo
del governo, si vanta in tutto il mondo di avere l’avanzo primario più alto! Questa
è gente da galera! Non c’è altro da fare… quando non si spendono soldi nella
sanità (abbiamo visto gli scandali al pronto soccorso di persone che da giorni
stanno nella barella ad aspettare perché non si spendono soldi nei servizi) e
nel governo ti avanzano più soldi, e cosa ne fai di questi soldi? Quando spendi sempre meno e ti rimangono
sempre più soldi e tu sei il primo in Europa, e a livello mondiale hai
l’incasso più alto… Ma è chiaro, ti diranno loro, <>. Quale debito? Quello che fa il governo. Perché il
governo fa il debito? Che è il 130% del PIL, queste cose non si capiscono
subito: significa che se “facciamo la somma” di tutti i beni in questo paese
che valgono 1000, io ho debiti per 1300. Cioè per togliermi i miei debiti
dovrei togliermi tutto e trovare altri 300 per pagare il resto. Il debito
pubblico è una manovra degli stati moderni (iniziata a metà ‘800) per scaricare
sulle masse popolari i costi di tutta la collettività, per conservare ed
aumentare fino all’infinito i profitti di chi già ha i soldi.
Quindi in questo paese, non ci possiamo aspettare (vista la
politica attuale), che si pensi a migliorare le condizioni sociali, (esempio chi
non vede nei propri settori un aumento di stipendio da anni). Le ricadute della
politica di Trump sul governo significano questo, e probabilmente ci dicevano <<
lo vuole l’Europa, c’è lo dice l’Europa>>, ma adesso ci diranno anche
<>. Che cosa ci dobbiamo sentir dire ancora affinché
giustifichino i tagli e gli aumenti delle tasse! Ci saranno ancora quelli che
si lamenteranno… ma non basta perché i giovani sono costretti ad andarsene,
sono 18 mila all’anno dalla Sicilia che se ne vanno e tanti altri nelle altre
parti d’Italia. Il problema è che questa nuova risposta alla crisi mondiale che
ha la faccia arancione di Trump è un ulteriore aggravamento delle condizioni
generali. Se ci riferiamo a quella economica molti continueranno a dire “vabbè
stringiamo la cinghia”, fin quanto la cinghia si può stringere! questo è un
fatto fisico e oggettivo. Ma il problema sono le guerre, l’imperialismo è
guerra! L’imperialismo è guerra quotidiana contro donne, giovani e bambini!
L’imperialismo è un disastro! Quindi se la faccia di Trump, diciamo è la faccia
moderna dell’imperialismo, noi dobbiamo trovare le forme per cui questa faccia
non debba più esistere.
Lo studio approfondito comincia oggi e seguiremo man mano l’evoluzione
delle varie fasi, se applica o no la politica che ha annunciato. Bisogna entrare
nelle contraddizioni e quindi smascherare il fatto che l’imperialismo di Trump
dice una cosa ma non la può mettere in pratica, per le contraddizioni profonde
che ha. Come si svilupperanno le contraddizioni? Non solo la principale, che è
quella fra i paesi ricchi e le popolazioni oppresse, quelle povere, (per fare
un esempio, in India la popolazione “vive” ancora con 50 centesimi al giorno). Questa
è la contraddizione principale che si sviluppa contro gli 800 milioni di
abitanti in Africa (che presto diventeranno 1,2 miliardi, nell’arco di una
ventina d’anni), ma questi paesi che fanno parte della contraddizione
principale (perché si arriva lì e si prende tutta la ricchezza che c’è, cioè
diamanti, oro, carbone ecc.. si porta nei paesi imperialisti, si rielabora e
poi lo si vende facendoci profitti), saranno poi schiacciati e quindi ci sarà
la guerra.
L’altra contraddizione è quella fra paesi imperialisti, come
si svilupperà con Trump? Trump, che farà d’avvero con l’Europa? Andrà fino in
fondo? Dirà, fatevi d’avvero i fatti vostri, cioè ognuno si faccia i fatti
propri? E sì, però come la mettiamo con la concorrenza in Africa? Se davvero
Trump dice una cosa del genere e in Africa stanno correndo tutti per
conquistarsela, nel senso fisico del termine, facendo profitto su quelle terre,
se l’Italia ha un programma che si chiama “programma per l’Africa”, e se tutti
i paesi imperialisti corrono per l’Africa, come la mettiamo? A chi Trump farà
la guerra? Dovrà fare la guerra per mantenere le sue posizioni? (Per questo si
parla di guerra mondiale), oppure troverà altre formule, vedremo… Questo è
tutto nella potenzialità dello sviluppo delle contraddizioni. La prima contraddizione,
la seconda e poi nei paesi imperialisti come il nostro e come gli altri, c’è la
contraddizione più grossa, quella fra proletari e borghesia. La borghesia
italiana cercherà di schiacciare, ancora di più perché ha bisogno di soldi, di
profitti e quindi farà fare molta concorrenza alle proprie aziende e quindi gli
operai si possono scordare ogni diritto, perché conta il profitto. Per fare la
concorrenza a livello come adesso la vuole Trump che dobbiamo fare? Dobbiamo
fare profitti e per farli gli operai non devono parlare, devono lavorare di più
e fare più profitti. Il pubblico impiego? Forse faranno come Mussolini, che
diminuiranno a 2/3 volte del 10% i salari per legge (abbiamo bisogno, si fa la
legge, punto).
La nostra sfida è, opporci all’imperialismo di Trump, e alle
ricadute che questo avrà a partire dal nostro paese. Dove la denuncia è
sacrosanta, e cioè che quello che farà Trump si scaricherà sulle masse del
mondo (della nostra stessa classe, lavoratori), e si scaricherà un po’
dappertutto. Noi da un lato lo denunciamo, l’imperialismo alla Trump, ma da un altro
lato ci dobbiamo preparare alla sfida più diretta, più materiale, più concreta
con i governi che arriveranno. Perché a leggere il piano dei governi italiani,
chiaramente, la loro tensione è una tensione ad adeguarsi a quello che sta
succedendo.
Adeguarsi significa, utilizzare il moderno fascismo per
reprimere ancora di più le masse.
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