pc 20 marzo - Noi pensiamo che gli operai d'avanguardia debbano fare altro che presentarsi alle elezioni comunali - Comunque informiamo sulla presentazione a Napoli di una 'lista di operai'
Dal blog di Mimmo Mignano.
Scusate il ritardo, la rivoluzione è fatta anche di silenzio in certi momenti… ORA CI SIAMO!!!
LA DEMOCRAZIA E’ PARTECIPAZIONE… il potere deve essere operaio.
Gli operai vogliono partecipare alle elezioni comunali a Napoli con una
propria lista. I cinque licenziati FIAT, operai della FIAT di Pomigliano
e del polo logistico di Nola, operai ed operaie precari e operai
disoccupati, hanno costituito una lista da presentare alle prossime elezioni comunali. E’ una lista “aperta” in cui si possono
presentare altri operai e disoccupati che vogliono partecipare.
Perché presentarci direttamente come operai?
Ogni cinque anni c’è la farsa delle elezioni. Gli operai sono
sistematicamente esclusi. Nessun partito li rappresenta. A volte, nei
partiti c’è la presenza di qualche operaio come “fiore all’occhiello”,
ma in queste formazioni alla fine non contano nulla.
Noi non crediamo a questa farsa delle elezioni, ma vogliamo utilizzarla.
Gli operai oggi non hanno visibilità. Non hanno ascolto. Nel silenzio
generale vengono super sfruttati nelle fabbriche grandi e piccole. Chi
si ribella viene licenziato. La magistratura del lavoro sempre più
spesso conferma le decisioni del padrone.
Le regole della democrazia non superano i cancelli delle fabbriche!
In questa situazione utilizziamo la farsa delle elezioni per poter dire
la nostra, per denunciare la condizione da schiavi che vivono gli
operai, per dire che agli operai il diritto di critica è negato.
Non abbiamo nessuna illusione sulle istituzioni. Per gli operai sono
organismi nemici e servi sciocchi dei Marchionne. Servono solo per
eleggere ogni cinque anni il comitato d’affari dei padroni e delle
classi benestanti.
Noi vogliamo essere solo un megafono per gli operai e per tutti i diseredati di questa società.
Per presentare la lista servono cinquecento firme.
Noi facciamo appello ai compagni di Napoli affinchè queste cinquecento firme siano raccolte.
Noi siamo quelli dei picchetti alla FIAT. Quelli della gru a piazza
municipio. Del concerto di solidarietà per i licenziati FIAT a piazza
Dante dove oltre 100 artisti insieme a Daniele Sepe hanno detto no ai
licenziamenti politici. Siamo quelli che hanno partecipato alle lotte
contro le speculazioni a Bagnoli, a fianco degli studenti, dei
disoccupati, del sindacalismo di base. Al fianco degli operai di Melfi,
Cassino, Mirafiori, spalla a spalla con i facchini della logistica,
comunque sempre in prima fila con gli sfruttati.
Chiamiamo in causa direttamente i disoccupati, gli operai, gli studenti,
i compagni dei centri sociali, tutti quelli con cui siamo stati fianco a
fianco in questi anni nelle lotte e le mobilitazioni contro i padroni.
La lista degli operai deve essere presentata. Le cinquecento firme devono essere raccolte.
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