Da "Il suicidio europeo di fronte alla Turchia
Di
Thierry Meyssan
"...Il
presidente Erdoğan non è un uomo politico come gli altri...
• In
primo luogo, è stato originato dalla Millî Görüş, un movimento
islamico panturchista legato ai Fratelli Musulmani dell’Egitto e
favorevole alla restaurazione del Califfato. Secondo lui — come
d’altronde i suoi alleati del Milliyetçi Hareket Partisi (MHP) —
i turchi sono i discendenti degli Unni di Attila, anche loro figli
del lupo delle steppe dell’Asia centrale, di cui condividevano la
resistenza e l’insensibilità. Formano una razza superiore
destinata a governare il mondo. La loro anima è l’Islam.
Il
presidente Erdoğan è l’unico capo di stato in tutto il mondo a
rivendicare un’ideologia della supremazia etnica, perfettamente
paragonabile all’ideologia nazista della razza ariana. È anche
l’unico capo di Stato al mondo a negare i crimini della sua storia,
tra cui l’uccisione dei non-musulmani da parte del sultano
Abdulhamid II (i massacri hamidiani del 1894-1895: almeno 80.000
cristiani uccisi e 100.000 cristiani incorporati con la forza negli
harem), poi dai Giovani Turchi (genocidio degli armeni, degli assiri,
dei caldei, dei siriaci, dei greci del Ponto e degli yazidi dal 1915
al 1923: almeno 1.200.000 di morti): un genocidio che venne eseguito
con l’ausilio di ufficiali tedeschi, tra cui Rudolf Höss, futuro
direttore del campo di Auschwitz.
• In
secondo luogo, Erdoğan, che è sostenuto appena da un terzo della
sua popolazione, governa da solo il suo paese con la forza. È
impossibile sapere cosa pensi esattamente il popolo turco, dal
momento che la pubblicazione di qualsiasi informazione che metta in discussione la legittimità del presidente Erdoğan è ormai considerata come una violazione della sicurezza dello Stato e porta subito in galera. Tuttavia, se ci si riferisce ai più recenti studi pubblicati nel mese di ottobre 2015, meno di un terzo dell’elettorato lo sostiene. È una quota assai inferiore rispetto ai nazisti nel 1933, che disponevano allora del 43% dei voti. Ragion per cui, Erdoğan non ha potuto vincere le elezioni parlamentari se non truccandole grossolanamente. Tra le altre cose:
momento che la pubblicazione di qualsiasi informazione che metta in discussione la legittimità del presidente Erdoğan è ormai considerata come una violazione della sicurezza dello Stato e porta subito in galera. Tuttavia, se ci si riferisce ai più recenti studi pubblicati nel mese di ottobre 2015, meno di un terzo dell’elettorato lo sostiene. È una quota assai inferiore rispetto ai nazisti nel 1933, che disponevano allora del 43% dei voti. Ragion per cui, Erdoğan non ha potuto vincere le elezioni parlamentari se non truccandole grossolanamente. Tra le altre cose:
I
media dell’opposizione sono stati imbavagliati: i maggiori
quotidiani Hürriyet
e
Sabah così
come la televisione ATV sono stati attaccati dagli squadristi del
partito al potere... diversi siti web sono stati bloccati; i
fornitori di servizi digitali hanno rimosso dalle loro piattaforme i
canali televisivi di opposizione... altri canali televisivi
nazionali, Bugün TV e Kanaltürk, sono stati chiusi dalla polizia.
Uno
Stato straniero, l’Arabia Saudita, ha versato 7 miliardi di lire in
"doni" volti a "convincere" gli elettori a
sostenere il presidente Erdoğan (pari a circa 2 miliardi di euro).
128
sezioni politiche del Partito della Sinistra (HDP) sono state
attaccate da squadristi del partito del presidente Erdoğan. Molti
candidati e i loro staff sono stati bastonati selvaggiamente. Più di
300 negozi curdi sono stati saccheggiati. Decine di candidati
dell’HDP sono stati arrestati e detenuti in custodia cautelare
durante la campagna.
Oltre
2.000 oppositori sono stati uccisi durante la campagna elettorale, o
tramite attentati o a causa della repressione del governo che ha
preso di mira il PKK. Diversi villaggi del sud-est del paese sono
stati parzialmente distrutti dai carri armati dell’esercito...
Erdoğan
governa quasi da solo, circondato da un piccolo gruppo, tra cui il
Primo Ministro Ahmet Davutoğlu. Ha dichiarato pubblicamente durante
la campagna elettorale che non applicava più la Costituzione e che
tutti i poteri gli erano ormai ricondotti.
Il
14 marzo 2016, il presidente Erdoğan ha dichiarato che di fronte ai
curdi «La democrazia, la libertà e lo stato di diritto non hanno
più alcun valore». Ha annunciato la sua intenzione di ampliare la
definizione legale di «terroristi» per includere tutti coloro che
sono «nemici dei turchi» ovverosia, i turchi e i non-turchi che si
oppongano alla loro supremazia .
Per
mezzo miliardo di euro, Recep Tayyip Erdoğan si è fatto costruire
il più grande palazzo mai occupato da un capo di Stato nella storia
del mondo: Il "palazzo bianco", con riferimento al colore
del suo partito, l’AKP. Si estende su 200.000 metri quadrati e
comprende ogni sorta di servizi, tra cui alcuni bunker con
dispositivi di sicurezza ultra-moderni collegati a sistemi
satellitari.
• In
terzo luogo, il Presidente Erdoğan ha usato i poteri che si è
attribuito in modo incostituzionale per trasformare lo Stato turco
nello sponsor del jihadismo internazionale. Nel dicembre 2015, la
polizia e la Giustizia turca erano stati in grado di ricostruire i
legami personali di Erdoğan e di suo figlio Bilal con Yasin al-Qadi,
il banchiere globale di Al-Qa’ida. Ha quindi rimosso gli ufficiali
e i magistrati che hanno osato «ledere gli interessi della
Turchia»...
...Oggi
la Turchia occupa già il nord-est di uno Stato membro dell’Unione
europea, Cipro, e una striscia di pochi chilometri di profondità in
Siria è amministrata da un wali (prefetto) nominato allo scopo...
l’Unione europea si accomoda, e incoraggia Ankara a continuare le
sue annessioni in violazione del diritto internazionale...
La
logica comune del cancelliere Hitler e del presidente Erdoğan si
basa sulla unificazione della "razza" e l’epurazione
della popolazione. Il primo intendeva unire le popolazioni di "razza
tedesca" ed epurarle degli elementi "stranieri" (gli
Ebrei e i Rom), il secondo vuole unire le popolazioni di "razza
turca" ed epurarle degli elementi "stranieri" (i Curdi
e i Cristiani).
Nel
1938, le élites europee credevano nell’amicizia del cancelliere
Hitler, oggi in quella del presidente Erdoğan...".
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