"Le banche assumono un'importante funzione nella creazione dell'imperialismo. Inizialmente le banche erano addette a raccogliere le rendite in denaro, a metterlo a disposizione dei capitalisti. Ma anche le banche attraverso la concorrenza si concentrano, e questo permette alle grandi banche che così si formano il possesso di ingenti quantità di capitali.
Questa disponibilità di capitali permette alle banche di dominare la proprietà, e in modo notevole anche l'industria.
Il grande capitale e la grande banca si fondono; al posto dei capitalisti separati sorge il capitalista collettivo, ovvero l'oligarchia finanziaria, il gruppo associato che detiene una gran massa di capitali e di mezzi di produzione.
Anche lo Stato è un possessore di capitali, e i suoi rappresentanti si uniscono all'interno del capitalismo collettivo, dell'oligarchia finanziaria.
Naturalmente lo Stato è diretto e dominato dal grande capitalismo, e in confronto ad esso assume una funzione subordinata. Il capitalismo statale, e a volte il monopolio statale in certi settori, è semplicemente usato per elevare e rafforzare le entrate dei capitalisti di questo o quel ramo produttivo, soprattutto intervenendo a favore di coloro che sono prossimi al fallimento, facendo passare a carico dello Stato le perdite del fallimento e i costi di riattivazione.
Personalità del governo, dirigenti di banche, amministratori dell'industria, si combinano fra loro nei diversi consigli di amministrazione creando un intreccio che unisce le potenze: poche centinaia di finanzieri, veri re della moderna società capitalista".
Nessun commento:
Posta un commento