(...) Le proteste sia del giorno 13 che del 18, sono state la
dimostrazione di una falsa polarizzazione che viene istigata in maniera estrema
dai mezzi monopolizzati della stampa, con in testa Rede Globo, per nascondere e
occultare la vera contraddizione della nostra società tra le masse impoverite e
il vecchio stato di grandi borghesi e
latifondisti. Allo stesso tempo, tutto questo gioco dimostra che vi è nella società un grande spazio per questa vera polarizzazione tra le masse e le classi dominanti reazionarie, dato che erano presenti tante persone che non hanno niente a che fare con le controversie all'interno del partito unico che è in lotta tra frazioni per mantenere il controllo della direzione dello stato, persone che per lo più hanno già smesso di partecipare alla farsa elettorale e cercano il cammino della vera democrazia attraverso l’unico modo possibile, la fine della condizione semifeudale e semicoloniale.
latifondisti. Allo stesso tempo, tutto questo gioco dimostra che vi è nella società un grande spazio per questa vera polarizzazione tra le masse e le classi dominanti reazionarie, dato che erano presenti tante persone che non hanno niente a che fare con le controversie all'interno del partito unico che è in lotta tra frazioni per mantenere il controllo della direzione dello stato, persone che per lo più hanno già smesso di partecipare alla farsa elettorale e cercano il cammino della vera democrazia attraverso l’unico modo possibile, la fine della condizione semifeudale e semicoloniale.
Questa polarizzazione è falsa perché non corrisponde alle
reali contraddizioni del nostro paese, contraddizioni che non potranno cambiare
in nulla senza che questa polarizzazione venga completamente superata. Tutta
l’agitazione della stampa monopolizzata - con la solita Rede Globo alla sua
testa, accuratamente coordinata con le figure più reazionarie della magistratura
- è la lavorazione efficiente che trascina in particolare i settori delle classi
medie. Una parte di questi, giustamente indignata dall’aggravarsi della crisi
economica che minaccia il loro tenore di vita, oltre alla corruzione, sotto
l'orchestrazione dei monopoli della stampa per cui la corruzione è il grande
male del paese, diventa facile preda di una direzione sempre più
reazionaria.
(...) Anche se non può essere ancora a capo delle
mobilitazioni popolari in difesa dei diritti del nostro popolo e per la
liberazione della nazione brasiliana dal giogo delle multinazionali
imperialiste, la lotta per il ristabilimento del partito rivoluzionario del
proletariato in Brasile ha già una situazione oggettiva e soggettiva abbastanza
maturi per lo scoppio della grande rivoluzione di cui il paese ha bisogno. Le
lotte delle masse nelle campagne e in città ne sono la prova e la
radicalizzazione del contesto politico che on ne può più della manipolazione
della falsa polarizzazione alla fine culminerà in essa. Questa è l'unica trincea
possibile per affrontare e sconfiggere l'imperialismo ei suoi lacchè nel paese.
Per questo i veri democratici e patrioti devono essere orientati dai
rivoluzionari, abbandonando le illusioni delle manovre istituzionali e
prepararsi per la lotta rivoluzionaria dura e prolungata
.
Abbasso tutta la demagogia dei difensori di una istituzione
marcia, sia dell'opposizione, che del PT e dei suoi accoliti!
Viva la
rivoluzione democratica!
Nessun commento:
Posta un commento