Alla Sapienza, si è svolto un convegno durante il quale è stata
lanciata una petizione per 'salvare la ricerca italiana'; si è chiesto
l'intervento dell'Unione Europa perché la ricerca raggiunga gli
standard previsti per il 2020 da Horizon, un progetto volto alla
distribuzione di 80 miliardi ai governi nazionali; peccato però che
'l'unico requisito' sia il merito (che però non si capisce come sia
valutato). È evidente che questo progetto non si pone come obiettivo un r
eale
miglioramento della ricerca di tutti i paesi, ma ancora una volta di
quelli più forti, e che possono imporre la propria linea politica su
tutti gli altri; la ciliegina sulla torta è stata la presenza di un
deputato e due senatori, Puglisi, Ghizzoni e Tocci, protagonisti del ddl
Aprea, che ha contribuito a peggiorare la situazione in cui la ricerca
in Italia versa. Il convegno è stato pertanto interrotto da studenti e
precari che hanno voluto rappresentare la voce di chi subisce queste
politiche sulla propria pelle, di chi è costretto ad emigrare in paesi
che investono di più nella ricerca... è giunta l'ora che i nostri
politici la smettano con le menzogne, siamo stanchi di essere presi in
giro da gente che trae profitto dai nostri territori e dalle nostre
stesse vite!
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