SETTIMANA NAZIONALE DI AZIONI
17/24 ottobre in numerose città d’Italia
“Come se non dovessimo preoccuparci della campagna
di disumanizzazione, messa in opera da parte del Governo italiano e
dell’Unione Europea con la complicità di certi organi di informazione,
ecco che parte l’operazione di deportazione di oltre 400 mila esseri
umani colpevoli di avere lo status di migranti”, è la denuncia di
Aboubakar Soumahoro, portavoce della Coalizione Internazionale dei
Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo (CISPM) e membro
dell’Esecutivo Nazionale USB.
“Questa operazione ‘ad intensità graduale crescente’ utilizza la
Direttiva europea 2008/115/CE relativa ai rimpatri ed è accompagnata da
una campagna di denigrazione con derive razziste da parte della UE ed i
suoi 28 membri. Per noi – annuncia Soumahoro - si apre la prospettiva
di una vasta campagna contro tutte le compagnie aeree, agenzie e paesi
che daranno il loro appoggio a questo atto di decadenza culturale contro
i migranti”.
“La crisi dell’Unione Europea, infatti, non è
soltanto economica – precisa Soumahoro - è soprattutto una crisi
culturale rispetto a valori come la solidarietà e la libertà in una
prospettiva di giustizia sociale. Questa crisi ha portato l’Ue a
stanziare nel 2015 114 milioni per l’agenzia Frontex, una macchina da
guerra che ha i suoi uffici anche in Italia, con lo scopo illusorio e
ingannevole di fermare l’arrivo delle persone che scappano dalla morte”.
Aggiunge il portavoce: “La verità è che il
Presidente del Consiglio Renzi ha fatto sua la politica dei muri, già
cavallo di battaglia dei vari Nicolas Zarkozy e Viktor Orbán. Un
atteggiamento pericoloso, che potrebbe legittimare una vera ‘caccia al
diverso’ ”.
“Anziché fare le deportazioni vi è una
soluzione alternativa, che proponiamo di condividere con i movimenti e
le forze sociali, e consiste nella regolarizzazione dei migranti e la
rottura del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro.
Ovviamente tenendo al centro il No alle guerre e la chiusura dei CIE,
che sono delle prigioni etniche. Queste vertenze caratterizzeranno la
Settimana Nazionale di Azioni che coinvolgerà numerose città italiane
fra cui Roma, Torino, Vicenza, Schio, Venosa, Milano, Napoli, Genova, ed
altre”, conclude Soumahoro.
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