giovedì 8 ottobre 2015

pc 8 ottobre - MIGRANTI: da domani inizia la "distribuzione" dei "pacchi umani" in Europa

Quasi 600.000 arrivi e 3000 morti nel Mediterraneo solo quest'anno!
Miliardi che girano e accordi politici... quanti affari sulla pelle dei migranti!
L'imperialismo, con il suo connaturato cinismo, prepara gli "hotspot" per fare meglio la conta di ciò che gli serve nella "crisi"!


La crisi migranti

Primi trasferimenti da Italia a Svezia 3 mila morti nel Mediterraneo nel 2015

Altri cento morti, la strage del Mediterraneo non si ferma. Da domenica l’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha contato due naufragi, con almeno 85 morti nel primo e dieci nel secondo solo ieri la guardia costiera ha salvato 928 migranti in 8 operazioni di soccorso a largo delle coste libiche.

Il dramma ha numeri imponenti: secondo l’Oim, quest’anno sono arrivati via mare in Europa 557.899 migranti e rifugiati, ma 2.987 vite si sono perse tra le onde. Per far fronte alla crisi immediata, da venerdì scatta il piano di ricollocamenti varato dalla Commissione europea: dall’aeroporto di Ciampino si alzerà il primo volo diretto verso la Svezia. Porterà una ventina di profughi eritrei richiedenti asilo nell’ambito del primo programma europeo di trasferimento di 40mila rifugiati da distribuire tra i diversi paesi dell’Unione. Un piano poi esteso nei numeri fino a 120mila rifugiati. Per il momento la Svezia ha accettato di accoglierne 821 dall’Italia e 548 dalla Grecia. Intanto, entro fine novembre sarà realizzato a Lampedusa un “hotspot”, centro di registrazione distribuzione dei rifugiati.

Ma la svolta decisiva ieri potrebbe essere arrivata dall’intesa cruciale con la Turchia, siglata ieri con il presidente Recep Tayyip Erdogan. L’accordo di principio, che dovrà però essere definito nei dettagli e ratificato da entrambe le parti, prevede l’impegno turco ad aprire sei centri di accoglienza, e a concedere ai profughi la possibilità di lavorare e l’accesso a scuole e sanità. In cambio otterrà aiuti economici, una scorciatoia per liberalizzare i visti e un riavvicinamento politico alla Ue. A Berlino, intanto, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha assunto in prima persona le politiche sull’emergenza profughi, dopo le critiche e il calo di popolarità per aver accolto i profughi arrivati dall’Ungheria.

(da La Repubblica)
7 ottobre 2015

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