lunedì 5 ottobre 2015

pc 5 ottobre - LA PALESTINA SI PUO' LIBERARE SOLO SE AVANZA LA GUERRA POPOLARE

Un ministro israeliano, Israel Katz, ha aggiunto che per arginare "l'ondata di violenza" palestinese, il governo è pronto, se necessario, a un'altra operazione su larga scala come quella del 2002 su GAZA.

Palestinian stone throwers clash with Israeli soldiers in the West Bank city of Hebron, 04 October 2015. Clashes broke out in Hebron, in reaction of the tough security measures imposed by Israel on the Palestinian territories that followed the killing of two Israelis in the two attacks, and the wounding of three others including a child. A Palestinian man fatally stabbed two Israelis with a knife in the Old City on 03 October night. Only hours later, another man stabbed a 15-year-old, who was then taken to the hospital. Both Palestinian attackers were fatally shot by police. EPA/ABED AL HASHLAMOUN




M.O: Alta tensione tra Israele e Palestina. Morto un palestinese
Due razzi lanciati dalla striscia di Gaza verso Israele. Ieri la chiusura della Città Vecchia di Gerusalemme
Resta alta la tensione tra Israele e Palestina. Ieri sera due razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele, facendo scattare le sirene d'allarme, mentre Netanyahu ha ordinato nuove azioni contro le abitazioni di presunti terroristi. Secondo i media palestinesi un giovane sarebbe rimasto ucciso negli scontri. Ieri la chiusura della Città Vecchia di Gerusalemme per sicurezza dopo tre accoltellamenti.
Dall'Alto rappresentante Ue Mogherini un appello affinchè "le parti usino tutti i mezzi a disposizione per condannare gli atti di violenza e cooperare".
Un morto negli scontri di stanotte - Un palestinese di 18 anni è stato ucciso questa notte in scontri con l'esercito israeliano nei pressi della città di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania. Lo riportano i media palestinesi aggiungendo che oltre a Hudhayfah Ali Suleiman (il nome del giovane ucciso), altri quattro palestinesi sono rimasti feriti dal fuoco dell'esercito.
Banca Mondiale avverte: si rischia un nuovo conflitto tra Palestina e Israele a causa delle pessime condizioni economiche
di Elisa Gennaro 

Nel report si legge l’avvertimento sul rischio di una nuova guerra se le parti non intenderanno promuovere iniziative economiche nel contesto già esasperato da povertà e restrizioni.
I dati sullo stato dell’economia palestinese mostrano che un quarto della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà con il 60% dei giovani di Gaza in stato disoccupazionale mentre non si registra nessun segnale da parte israeliana per rimuovere le restrizioni sul trasporto di merci o permettere la libera circolazione della popolazione.
Gli impegni finanziari assunti dai donor internazionali non possono essere portati a termine proprio a causa di queste limitazioni sul territorio e la minaccia di una guerra fa desistere alcune organizzazioni internazionali dall’implementare progetti concreti che rischierebbero la demolizione.
Il fronte palestinese viene invitato dalla Banca Mondiale a promuovere riforme interne e a risparmiare nei settori della sanità e per l’energia elettrica. Inoltre resta immutata la questione delle imposte che Israele incassa per conto dell’Autorità palestinese e che trattiene come forma di punizione politica.
Nell’autunno 2014, in seguito alla guerra scatenata sulla Striscia di Gaza, l’Italia mise a disposizione 18,7 milioni di euro per la ricostruzione dell’enclave costiera e per altri progetti di ripresa nel resto dei Territori Palestinesi.

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