L'ipocrisia delle cariche istituzionali alla commemorazione di ieri a Lampedusa della strage di migranti del 3 ottobre 2013, a partire dal Presidente della Repubblica Mattarella fino al Presidente della Regione Siciliana Crocetta, non ha sempre più alcun freno!
"Nuove" lacrime di coccodrillo mentre si spendono "nuove" false parole: "... Fummo posti di fronte alla vergogna di una strage immensa, che non si riuscì a evitare e che, anzi, in troppi nel nostro civilissimo continente osservarono con distacco, se non addirittura con indifferenza... la strage di Lampedusa segnò una svolta - scrive Mattarella nel suo messaggio - Proprio nelle coscienze, prima ancora che nelle politiche. Oggi avvertiamo una maggiore consapevolezza sia nelle opinioni pubbliche sia nei governi europei... ora, dopo migliaia di vite umane spezzate, dopo tanta disperazione, speriamo si apra finalmente il capitolo di una responsabilità condivisa, di una politica lungimirante e rispettosa della dignità dell'uomo, di un contrasto efficace e comune alle mafie dei trafficanti...".
Ma mentre tutti i giornali borghesi esaltano le parole di Mattarella e non solo, nel nostro "civilissimo continente" si continua a mettere in atto senza alcun scrupolo di coscienza l'illegale e incivile procedura dei respingimenti, vedi quanto accade per esempio proprio in Sicilia in questi giorni: "... Apprendiamo con sdegno che lunedì scorso, 28 settembre, la questura di Ragusa ha notificato dei provvedimenti di respingimento a 22 migranti presenti al CSPA di Pozzallo. Tra loro anche 9 donne, di cui due già identificate come minorenni e una incinta. Le loro nazionalità: Madagascar, Isole Comore, Egitto e Somalia. Testimoni affermano che i migranti, dopo essere stati messi alla porta del centro alle 20 circa, hanno vagato per pochi minuti per le strade di Pozzallo fino a quando un pullmino non li ha avvicinati e il conducente ha offerto loro un trasporto per lasciare la Sicilia. Come denunciato nei giorni scorsi, anche a Catania, Palermo e Siracusa le autorità continuano a violare i diritti fondamentali e a consegnare i migranti nelle mani dei trafficanti pronti a speculare sulla loro pelle..." (fonte Borderline Sicilia).
E continua la vergognosa e barbara discriminazione del governo tra migranti profughi richiedenti asilo e migranti cosiddetti economici che scappano dai loro paesi per miseria e povertà... ma di quale civiltà e coscienza si riempie la bocca chi ogni giorno mette in campo politiche sì "condivise" ma solo per perpetuare se non accentuare la condizione di oppressione di migliaia di migranti la cui unica "colpa" in questo sistema sociale è quella di cercare di difendere legittimamente la propria vita da scellerate guerre, miseria, lutto che i paesi imperialisti come l'Italia, scatenano e provocano nei paesi oppressi, paesi imperialisti unici responsabili delle tante stragi di migranti?!
E la questione attuale degli Hotspot in Sicilia rientra pienamente in tutto questo con l'azione delle questure in collaborazione con Frontex, innanzitutto con la selezione moderno fascista dei migranti tra profughi di guerra ed economici e col mettere di fatto in campo un "nuovo" canale verso la detenzione nei Cie/lager se i migranti si rifiutano di farsi identificare, altro che " politica lungimirante e rispettosa della dignità dell'uomo, contrasto efficace e comune alle mafie dei trafficanti..."!
Lottare a tutto campo contro i governi imperialisti come quello italiano dalle politiche sempre più antiproletarie, antipopolari, guerrafondaie, razziste e moderno fasciste per rovesciarli è una necessità.
"Il proletariato non ha nazione, internazionalismo, rivoluzione” è una parola d'ordine che deve diventare concreta nella lotta rivoluzionaria contro un sistema marcio e barbaro per cui la vita della maggioranza dell'umanità non conta nulla.
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