Amianto all'Olivetti, rinviati a giudizio Passera e De Benedetti
Sono
stati tutti rinviati a giudizio (con l'eccezione di due posizioni) gli
imputati del processo sulle morti da amianto fra gli ex lavoratori
Olivetti.
Fra loro figurano l'imprenditore Carlo De Benedetti e l'ex ministro Corrado Passera. Il gup Cecilia Marino ha pronunciato alcuni proscioglimenti, relativi a posizioni marginali, e non ha accolto tutte le richieste della procura di Ivrea. Ad essere chiamate in causa erano persone che a partire dagli anni Sessanta avevano ricoperto incarichi dirigenziali e di vertice, o sedevano nei consigli di amministrazione.
Il processo si aprirà il 23 novembre. "La decisione di oggi, che pure assolve i semplici membri di cda, consente di andare a processo e stabilire finalmente le responsabilità anche individuali, a partire delle figure più autorevoli, amministratori delegati e presidenti, evitando lo scaricabarile verso le figure più in basso nella scala gerarchica", sottolinea Federico Bellono, segretario della Fiom di Torino. La Fiom è parte civile nel procedimento. "Un passo importante - ha aggiunto il sindacalista - per fare giustizia, per tutti coloro che fino ad oggi e, purtroppo, per gli anni a venire, moriranno per una patologia che non lascia scampo".
Fra loro figurano l'imprenditore Carlo De Benedetti e l'ex ministro Corrado Passera. Il gup Cecilia Marino ha pronunciato alcuni proscioglimenti, relativi a posizioni marginali, e non ha accolto tutte le richieste della procura di Ivrea. Ad essere chiamate in causa erano persone che a partire dagli anni Sessanta avevano ricoperto incarichi dirigenziali e di vertice, o sedevano nei consigli di amministrazione.
Il processo si aprirà il 23 novembre. "La decisione di oggi, che pure assolve i semplici membri di cda, consente di andare a processo e stabilire finalmente le responsabilità anche individuali, a partire delle figure più autorevoli, amministratori delegati e presidenti, evitando lo scaricabarile verso le figure più in basso nella scala gerarchica", sottolinea Federico Bellono, segretario della Fiom di Torino. La Fiom è parte civile nel procedimento. "Un passo importante - ha aggiunto il sindacalista - per fare giustizia, per tutti coloro che fino ad oggi e, purtroppo, per gli anni a venire, moriranno per una patologia che non lascia scampo".
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