Ma occorre dire chiaro che la direzione Fiom non può trasformare, rendere questa inchiesta viva, farla diventare carne e sangue sia di una "guerriglia" quotidiana, sia soprattutto di una ripresa della lotta generale degli operai e operaie contro Marchionne.
Non lo può nè vuole fare, per due ragioni di fondo:
- non comprensione del carattere di fascismo padronale della politica della Fca - che sta dettando la strada all'intero padronato; le condizioni di lavoro, di supersfruttamento, di mancanza di sicurezza, di attacco alla salute, sono pienamenti interne, sono gli effetti della politica di Marchionne. Senza quelle condizioni la Fca-Fiat non potrebbe vantare il suo buono stato, la ripresa, i profitti. Per cui è impossibile pensare di migliorare le condizioni degli operai senza una lotta contro il fascismo padronale.
- non volontà di sviluppare una nuova stagione di lotta vera e dura - che proprio la Sata invece ha dimostrato di poter fare: nessuno dimentichi i famosi 21 giorni di blocco della Fiat nel 2004, in cui i "pacifici" lucani si trasformarono in determinati combattenti. D'altra parte la Fiom non è credibile tra gli operai, alcuni dei quali dicono che la Fiom si limita a parlare, denunciare ma non organizza neanche mezza lotta anche su un singolo aspetto delle condizioni di lavoro.
Tornando all'inchiesta e alla sua utilità da un lato e al suo "restare nei cassetti" dall'altro, c'è da dire che la Fiom non è nuova a questa politica. Nel 2008 fece un importante inchiesta sulle operaie metalmeccaniche che coinvolse 4000 imprese, con 100mila questionari, a cui risposero 20mila lavoratrici. Una inchiesta che "gridava" il doppio sfruttamento e la doppia oppressione delle donne lavoratrici, l'intreccio tra condizione di classe e condizione di genere. Ma un'inchiesta totalmente sprecata nelle mani della Fiom
Il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario la riprese anni dopo, la pubblicò nel libro "S/catenate! Donne-lavoro-non lavoro. Una lotta di classe e di genere" ed essa costituì una base importante per lo Sciopero delle donne del 2013.
Ora, faremo sì che anche questa inchiesta sulla Sata di Melfi non rimanga sprecata...
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Primi risultati dell’inchiesta condizioni di lavoro e rischio sicurezza FCA SATA di MelfiTab. 1 – Alcune criticità ancora presenti nelle condizioni di lavoro e nella sicurezza sul lavoro per UTE e Unità di Produzione dello stabilimento SATA
UTE STAMPAGGIO
UTE 1-2
Carichi di lavoro maggiori allo scarico padiglioni modelli 334 e 540 (pressa Komatsu);
rinuncia da parte dell’azienda al sistema di supporto allo scarico
I minori casi di interruzione delle attività di stampaggio rendono comunque pesanti le postazioni
LASTRATURA
UTE 4
Produzione di fumi da parte del vecchio forno c/o UTE 4 per insufficiente capacità delle cappe di aspirazione (un motore spento, due vanno male)
Nell’unità operativa più in generale
La pavimentazione contiene a tratti delle buche che rendono pericoloso il percorso fatto dai carrellisti con i bull e le tradotte
Problemi per l’inserimento dei contenitori nei binari da parte dei carrellisti; vari problemi di carattere operativo nella logistica
Cappe di aspirazione dei caricabatteria dei bull rotte o malfunzionanti, che non assorbono per intero i fumi di ricarico
VERNICIATURA
UTE 3 Aumento rumorosità impianto di soffiaggio
UTE Sigillanti
Aumento carichi di lavoro per effetto del maggior numero di operazioni di sigillatura manuale (tratto linea 334/530 80 mt contro i 30 mt della 199); peggioramento delle condizioni
ergonomiche
Il passo veloce e l’accorciamento del tempo ciclo causa un aumento del rischio tendiniti
Ex UTE 7
(paraurti) Necessità di realizzare opere civili alla porta di ingresso
Nell’unità operativa più in generale
Ricambio di tutte le CTA per il miglioramento del sistema di areazione
Persistenza di fumi varco tecnico causa evaporazione vernice;
MONTAGGIO
UTE 1-4
(TRIM 1 e 2)
Non rispetto dei vincoli tecnici (utilizzo servo-mezzi, partener, skywalker, ecc.); appesantimento delle condizioni di lavoro
UTE MECCANICHE
tratto linea troppo corto provoca eccesso di personale; limitazione dello spazio fisico; intralci frequenti nelle attività di lavoro
mancato utilizzo dei DALMET e in alcuni casi di altri servo-mezzi, in particolare nelle aree di sequenziamento
Nell’unità operativa più in generale
Più in generale aumento delle saturazioni sulla maggior parte delle postazioni di lavoro; accorciamento dei tempi ciclo di lavoro
Elevata concentrazione di personale su alcuni tratti delle linee di assemblaggio; con rischi di accavallamento delle operazioni e non corretta esecuzione delle operazioni
FINIZIONE
Necessità ripristino GANCI e NASTRI per evitare la continua accessione (6-8 volte) delle vetture
Eccesso di area insalubre causa accessione ripetuta per movimentazione vetture
Problemi di natura odorigena anche per la bruciatura di componenti; assenza utilizzo di
RETROFIT alle marmitte
Fonte: ns. indagine diretta (giugno 2015).
Le proposte della FIOM per il miglioramento delle condizioni di lavoro e la prevenzione del rischio infortuni alla FCA SATA
STAMPAGGIO/LASTRATURA
Potenziamento e rinnovo degli impianti di aspirazione fumi
Miglioramento dell’operabilità dei carrellisti
VERNICIATURA
Aumento del personale sulle postazioni più critiche e dove i carichi di lavoro sono aumentati (UTE Sigillanti e ex UTE pulitura scocca)
Reintroduzione delle camere di raffreddamento delle scocche e degli estrattori
Reintroduzione di tiranti per la verniciatura interne delle porte
MONTAGGIO/FINIZIONE
Utilizzo dei servo-mezzi e degli altri supporti ora inutilizzati
Ampliamento dei tratti linea nelle prime UTE e alle
MECCANICHE
Maggiore rispetto dei tempi ciclo e loro revisione
Ripristino movimentazione automatica vetture UTE FINAL
(Finizione)
Più in generale è necessario al fine di migliorare le condizioni di lavoro all’interno dello stabilimento di:
favorire la rotazione su tutte le postazioni di lavoro
ridurre i ritmi di lavoro e rivedere l’applicazione dell’ERGO UAS
rivedere il sistema delle pause con il recupero dei 10 minuti
facilitare la visione dei VQR e dei cartellini operazioni
maggiori controlli dell’ASL per l’analisi dei fumi
adeguata formazione per i neo-assunti
presenza medico di fabbrica terzo turno da affiancare all’attività del 118
utilizzo dei servo-mezzi in tutte le operazioni per cui sono stati previsti
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