Studenti contro il nuovo ISEE in corteo: tensione con la polizia
Dopo
la protesta con le tende, partita lunedì nella residenza Calamandrei,
gli studenti fiorentini in lotta contro il nuovo ISEE hanno deciso di
affrontare un'altra tappa di mobilitazione. Si sono infatti
ritrovati in circa 80 in piazza ss. Annunziata per poi muoversi in
corteo verso il palazzo della regione Toscana dove si teneva un incontro
tra l'assessore regionale Barni, il presidente del DSU Moretti e i
rappresentanti degli studenti. Determinati ad avere risposte gli
studenti hanno dapprima preteso di poter parlare tutti con i
responsabili politici dell'applicazione del nuovo calcolo in Toscana. La
polizia si è frapposta, sbarrando l'accesso del palazzo regionale agli
studenti. Sono seguiti alcuni spintoni che hanno costretto gli attori
dell'incontro a scendere per strada contenere la legittima rabbia degli
studenti.
Circondato e protetto dai poliziotti il presidente del DSU Toscana Moretti, esattamente come a Pisa, ha accampato scuse nascondendo le responsabilità politiche dell'azienda regionale in merito agli effetti del nuovo calcolo. Alla richiesta di chiarimenti su quali fossero le soluzioni concrete approntate per riparare agli effetti del nuovo calcolo sono arrivate solo risposte vaghe aggravate dall'arroganza del direttore Moretti, determinato a difendere la ragion di Stato per cui le risorse sono scarse ed è quindi obbligatorio accontentarsi e mettersi l'anima in pace. La mobilitazione contro il nuovo ISEE, specie a Pisa, ha invece saputo invece indicare come le risorse ci siano e come invece il sistema di sottrazione delle risorse alla collettività sia complementare alle misure di impoverimento ed esclusione come il nuovo calcolo ISEE.
Gli studenti fiorentini si sono poi diretti verso la facoltà di architettura per tenere un'assemblea e rilanciare la mobilitazione. Per domani, sempre in Toscana è prevista un'assemblea d'Ateneo a Pisa.
Circondato e protetto dai poliziotti il presidente del DSU Toscana Moretti, esattamente come a Pisa, ha accampato scuse nascondendo le responsabilità politiche dell'azienda regionale in merito agli effetti del nuovo calcolo. Alla richiesta di chiarimenti su quali fossero le soluzioni concrete approntate per riparare agli effetti del nuovo calcolo sono arrivate solo risposte vaghe aggravate dall'arroganza del direttore Moretti, determinato a difendere la ragion di Stato per cui le risorse sono scarse ed è quindi obbligatorio accontentarsi e mettersi l'anima in pace. La mobilitazione contro il nuovo ISEE, specie a Pisa, ha invece saputo invece indicare come le risorse ci siano e come invece il sistema di sottrazione delle risorse alla collettività sia complementare alle misure di impoverimento ed esclusione come il nuovo calcolo ISEE.
Gli studenti fiorentini si sono poi diretti verso la facoltà di architettura per tenere un'assemblea e rilanciare la mobilitazione. Per domani, sempre in Toscana è prevista un'assemblea d'Ateneo a Pisa.
Nessun commento:
Posta un commento