Al via in Campania la raccolta delle firme per la Legge di Iniziativa Popolare per un Reddito Minimo Garantito in Campania.
Comunicato Slai cobas per il sindacato di classe – coordinamento nazionale
Questa vertenza è partita mille volte in diverse regioni e mai ha ottenuto
risultati perchè non se ne vuole ancora capire la dinamica e le modalità per ottenere
risultati.
Un percorso diverso fu proposto alcuni anni fa da Taranto, che per questo convince il movimento disoccupati e precari di Napoli a realizzare una assemblea
nazionale – che si tenne a Napoli con ottima riuscita, 300 disoccupati da diverse città del
sud. Questa assemblea lanciò l’idea di una manifestazione assedio a Roma. Ma
i compagni di Napoli disoccupati organizzati banchi nuovi non ne fecero niente, inseguendo chimere di coordinamenti nazionali con gruppetti di trosko
bordighisti del nord.
Ora la vertenza per il salario garantito non è nè può essere una ‘campagna di opinione o firme’ ma la costruzione di un percorso di lotta dura e generale che parte dalle realtà in cui sono davvero in lotta precari e disoccupati, soggetto iniziale della lotta – vedi Palermo, Taranto e anche Napoli – e che con la lotta costruisce la sua forza nazionale.
Quello che occorre è la lotta fuori dalle regole
Costruire una assemblea nazionale al sud, Napoli, Taranto e Palermo vanno
bene.
Partire dalle occupazioni di strade e uffici comunali e poi regionali.
Invadere Roma con una manifestazione che prenda di mira i Palazzi del
governo e che abbia le caratteristiche dell’accampada e dell’assedio e che
richiami a sè masse e movimenti.
Senza un percorso e una accumulazione di forze di questo tipo non c'è gioco. Non
perdiamo tempo, per favore!
Slai cobas per il sindacato di classe – coordinamento nazionale - slai cobasta@gmail.com
30 ottobre 2015
******
Pubblicheremo nei prossimi giorni i testi e il dibattito di quel primo
tentativo.
E’ iniziata oggi – 28 ottobre 2015 – Dopo un periodo
di discussione e di approfondimento politico e legislativo che ha coinvolto un
variegato arco di attivisti e forze politiche e sociali, il Comitato Regionale
per il RMG si appresta a promuovere, articolare e generalizzare questa
campagna/vertenza in tutto il territorio regionale.
Non poteva non partire dall’area metropolitana napoletana questa proposta di mobilitazione e di organizzazione. Non solo perché in questo territorio sono decenni che si manifestano, continuamente, cicli di lotta organizzati dei senza lavoro ma, soprattutto, per il permanere di una situazione economico/sociale che registra, inequivocabilmente, i caratteri strutturali di una disoccupazione e di una precarietà che incide pesantemente nel corpo vivo della società.
Del resto, nell’agosto scorso, la pubblicazione del Rapporto Svimez ha squadernato cifre e dati impressionanti che dimostrano che il Sud d’Italia continua ad essere – al di là delle abituali narrazioni tossiche del governo Renzi – la parte “più grecizzata del paese”.
Inoltre - ed è questo uno dei temi che la discussione e l’iniziativa sociale e sindacale dovranno affrontare – le risultanze del Rapporto Svimez ci segnalano che la storica “questione/contraddizione meridionale” è da intendersi, sempre più, anche a causa dell’immanente azione antisociale dell’Unione Europea, come “questione mediterranea” dove la dinamica dello sviluppo diseguale e combinato del capitalismo disegna nuove stratificazioni produttive e inediti contesti socio/politici.
Una campagna/vertenza per il Reddito/Salario, quindi, che è da concepire e praticare come un ulteriore strumento per ridare voce, forza ed adeguata rappresentanza ai settori popolari e per costruire una stagione di lotta che ritrovi - di nuovo - forme di connessione politica ed organizzative con un blocco sociale frantumato sotto i colpi dell’incidere del corso della crisi.
Non poteva non partire dall’area metropolitana napoletana questa proposta di mobilitazione e di organizzazione. Non solo perché in questo territorio sono decenni che si manifestano, continuamente, cicli di lotta organizzati dei senza lavoro ma, soprattutto, per il permanere di una situazione economico/sociale che registra, inequivocabilmente, i caratteri strutturali di una disoccupazione e di una precarietà che incide pesantemente nel corpo vivo della società.
Del resto, nell’agosto scorso, la pubblicazione del Rapporto Svimez ha squadernato cifre e dati impressionanti che dimostrano che il Sud d’Italia continua ad essere – al di là delle abituali narrazioni tossiche del governo Renzi – la parte “più grecizzata del paese”.
Inoltre - ed è questo uno dei temi che la discussione e l’iniziativa sociale e sindacale dovranno affrontare – le risultanze del Rapporto Svimez ci segnalano che la storica “questione/contraddizione meridionale” è da intendersi, sempre più, anche a causa dell’immanente azione antisociale dell’Unione Europea, come “questione mediterranea” dove la dinamica dello sviluppo diseguale e combinato del capitalismo disegna nuove stratificazioni produttive e inediti contesti socio/politici.
Una campagna/vertenza per il Reddito/Salario, quindi, che è da concepire e praticare come un ulteriore strumento per ridare voce, forza ed adeguata rappresentanza ai settori popolari e per costruire una stagione di lotta che ritrovi - di nuovo - forme di connessione politica ed organizzative con un blocco sociale frantumato sotto i colpi dell’incidere del corso della crisi.
Per informazioni
sull’iniziativa in corso, sui punti di raccolta e sulle mobilitazioni in
Campania:
Per una discussione circa
il recente Rapporto SVIMEZ:
Alcune
domande – e le nostre risposte – che incontriamo nella Campagna/Vertenza che
stiamo conducendo:
Nessun commento:
Posta un commento